Un grande Parsifal

Vacanze ridotte questa volta per Claudio Abbado. Dopo prove aperte a Monaco di Baviera con la Gustav Mahler Jugendorchester, preparata con l'aiuto di professori dei Berliner Philharmoniker, il sipario si è alzato ad Edimburgo. I nostri inviati sono unanimi: si tratta di grandi serate: il suono dell'orchestra è diverso, ovviamente di quello dei Berliner, ma tutti hanno notato l'entusiasmo e la precisione di questi giovani, che sottolineano l'esperienza indimenticabile del lavoro con Claudio Abbado. Verificata ancora più che mai l'espressione "volare con la musica" : tutti quelli con i quali i nostri soci presenti in Scozia hanno parlato dicono la stessa cosa. Si tratta di un momento particolare della loro vita.

Per quanto riguarda quello che succede in scena, la regia di Peter Stein è stata leggermente modificata (e poco apprezzata dalla stampa), e sul palcoscenico più raccolto del Festival Theatre, rende di più. I cantanti sono eccelsi, in particolare la Urmana. E la direzione di Claudio Abbado, che sembra a tutti riposato e in gran forma, rimane sempre eccezionale per la precisione e le scelte particolari, che danno una nuova direzione alla storia dell'interpretazione del capolavoro wagneriano.

Il pubblico scozzese non sembra abituato a stare in silenzio dopo il primo atto, e alla fine, non ritiene il suo entusiasmo: l'effetto silenzio voluto da Claudio Abbado non è completo.

Pero..pero: una volta di più , qualche amica ci ha detto che non è stato superato il miracolo del 1 dicembre 2001, a Berlino.