l Club Abbadiani Itineranti riproduce un articolo del giornale "La Repubblica" del 27 settembre 2000, quale esempio tipico di informazione "pressapochista", dando tutto sommato poca informazione e molte supposizioni.

Preghiamo il lettore di prendere conoscenza del nostro commento, ma ribadiamo che l'unico desiderio di tutti è che Claudio Abbado e l'Orchestra Filarmonica di Berlino possano continuare ad essere uniti nella musica come lo sono stati negli ultimi anni . Chi ha assistito alle ultime prestazioni dell'orchestra e del suo Direttore sa benissimo che se gli uomini non vanno qualche volta d'accordo tra di loro, gli artisti ci sono sempre apparsi all'unisuono...

Ma forse l'autore dell'articoletto accanto non ha voluto saperlo .

Comunicato del Club Abbadiani Itineranti


La Repubblica, 27 settembre:
BERLINO - Nuovo colpo di scena nel rapporto fra Claudio Abbado e i Berliner Philharmoniker, piuttosto travagliato negli ultimi tempi. Ieri, a sorpresa, ha rassegnato le dimissioni l'intendente dell' orchestra, Elmar Weingarten. "Il signor Weingarten ha accettato di lasciare fino a nuovo ordine la direzione della Filarmonica, affinché la pace regni dentro l'orchestra" recita la laconica ma significativa dichiarazione del ministro della Cultura berlinese Christoph Stoelzl, che ha aggiunto di sperare che "le persone coinvolte arriveranno a accordarsi su una soluzione conveniente". Proprio Weingarten era stato chiamato in causa pochi giorni fa dal settimanale tedesco "Der Spiegel", secondo il quale Abbado aveva ingaggiato con l'intendente una guerra senza quartiere: il maestro italiano "sta rendendo un inferno" la vita di Weingarten, scriveva lo "Spiegel", rifiutandosi in maniera "quasi ricattatoria" di collaborare con lui. Il settimanale non riportava i motivi degli attriti, ma avanzava l'ipotesi che Abbado fosse rimasto talmente "traumatizzato" dai "trionfi berlinesi del suo successore designato Simon Rattle", da cercare un pretesto per lasciare Berlino prima della fine del 2001, data fissata per il suo addio alla Filarmonica. E i dissidi con Weingarten sarebbero un pretesto perfetto, secondo "Der Spiegel". Naturalmente Abbado, ancora in convalescenza dopo l'intervento chirurgico di luglio, si era affrettato a smentire ogni parola delle illazioni della rivista tedesca: dai contrasti con Weingarten alle presunte gelosie per Rattle, che Abbado definisce "un amico". In questo quadro le dimissioni dell'intendente arrivano come una bomba a corroborare le dietrologie dello "Spiegel". Anche se c'è chi rivela che anche il rapporto fra Weingarten e l'orchestra non fosse proprio idilliaco.
Weingarten, che sarà per ora sostituito dal direttore amministrativo Frank Kaersten, ha dichiarato soltanto di "non voler bloccare la situazione": "Non voglio intralciare il cammino di nessuno, desidero che i concerti previsti possano essere tenuti, e che Abbado possa continuare a dirigere l'orchestra". Il maestro, che dovrebbe tornare sul podio di Berlino il 3 ottobre dopo aver cancellato numerosi impegni per la convalescenza, non ha commentato le dimissioni dell'intendente.
Il nostro commento:

1- Si sa benissimo che da tempo il giornale tedesco "Der Spiegel" non è mai stato favorevole a Claudio Abbado. Non è la prima volta che diffonde informazioni o rumori sul i rapporti tra Claudio Abbado e l'orchestra. In questo contesto l'assenza del Maestro dal podio è un occasione bellissima per fare un pò di dietrologia avvelenata. Bella dimostrazione di coraggio e di etica professionale.

2- Si sa altretanto bene che Elmar Weingarten non andava più d'accordo con l'orchestra (non aveva approvato il concerto con gli Skorpions), e che intendeva lasciare la carica in 2002.

3- A questi punti aggiungiamo che L'Orchestra Filarmonica di Berlino, più che altre orchestre, in questo momento pensa all'avvenire della musica classica, ai dischi che vendono molto meno di una volta, alla crisi del mercato classico, e che questa situazione provoca agitazione e inquietudine. Aggiungiamo anche che come in tutti gruppi, nell'orchestra ci sono antagonismi - Ricordiamoci di "Prova d'Orchestra" di Fellini.

4- Sir Simon Rattle ha conosciuto grandi successi con l'Orchestra di Berlino, come con le altre orchestre che dirige, perché è un grandissimo artista. E Claudio Abbado, da grandissimo artista, ha sempre saputo riconoscere i suoi pari. Allora lasciamo le gelosie esprimersi tra i mediocri.

5- Doveva essere un ritorno atteso e festoso quello di Claudio Abbado sul podio dei Berliner, dopo l'operazione subita a luglio e la lunga convalescenza, in occasione del concerto della riunificazione tedesca: e invece spira un'aria piuttosto burrascosa dalle parti della Philharmonie, - come scritto nell' articolo di Repubblica (mercoledi' 27 settembre) che riportiamo -, con le dimissioni dell'intendente, Elmar Weingarten, che seguono la comparsa su un giornale tedesco (Der Spiegel) di un paio di articoli velenosi. Noi non vogliamo entrare nel merito di questioni che non conosciamo, ma ci saremmo aspettati che la malattia e la prolungata assenza di Claudio Abbado potessero servire a sopire antiche incomprensioni, rivalità e malumori, mentre evidentemente è successo esattamente il contrario.
Tutto ciò ci è sembrato un po' meschino e ci ha rattristato, ma non farà desistere una piccola delegazione di "abbadiani itineranti" dall'intraprendere in auto il lungo viaggio verso Berlino con il consueto entusiasmo ...