C'è un bellissimo teatro da salvaguardare dai sogni d'architetto, si tratta dello splendido Teatro Galli di Rimini, un Teatro ottocentesco all'acustica eccezionale che stupiva il grande Giuseppe Verdi - che l'aveva inaugurata nel 1857 con "Aroldo". Questo Teatro, bombardato durante la seconda guerra mondiale e lasciato tale quale per anni, deve essere ristrutturato su proposta del Comune di Rimini secondo un progetto vecchio da ormaiquasi15 anni. Benché i bombardamenti abbiano lasciato gran'parte della sala e dei suoi decori intatti, il progetto dell'architetto Natalini (del 1986) prevede di ristrutturare completamente la sala facendone una sala teatro-concerto-conferenze anonima e completamente all'opposto del progetto originale ottocentesco del Poletti, tenendone solo la facciata (come è stato fatto al Carlo Felice di Genova). Una petizione di protesta ha raccolto ventimila firme tra cui quelle di Claudio Abbado, Maurizio Pollini, Carlo Maria Giulini, Romano Gandolfi, Riccardo Chailly, Carlo Bo, Bruno Cagli e tanti personaggi di spicco del mondo della cultura e dello spettacolo.
Il CAI ha contribuito con grande dinamismo a difendere quelli che propongono una riconstruzione all'identica della sala, con le sue caratteristiche acustiche, riservando le novità al palcoscenico e agli spazi tecnici. Troppi errori sono state fatte nel campo "restauro" negli ultimi anni e soprattutto un progetto vecchio di 15 anni non corrisponde più alle esigenze di oggi. Perché abbattere quello che esiste già per sostituirlo con un progetto di qualità estetica e tecnica di gran lunga inferiore ?
Sosteniamo dunque gli sforzi del nostro socio Attilio Giovagnoli mandando centinaia di lettere di sostegno!

Per una informazione più completa, rimandiamo i nostri lettori al Giornale "La Repubblica" del 22 gennaio 2000, cultura, p.38-39, e sottomettiamo al loro giudizio una foto del Teatro originale:

e il progetto previsto contro il quale si sono indignati tanti uomini di buon senso: