CORRIERE DELLA SERA
mercoledi, 15 dicembre 1999

MILANO
Un milione di chilometri per «inseguire» Abbado

Si scrive Cai ma non si legge Club Alpino Italiano. Il Cai che compie quattro anni di vita sta qui per Club Abbadiani Itineranti. Quattro anni e 200 soci, tutti impegnati nell'inseguimento del Maestro p#edac01iletto, quel Claudio Abbado ormai latitante da Milano da 13 anni, e a cui il 22 dicembre l'Università Statale conferirà un riconoscimento «per il suo impegno assiduo a favore della formazione dei giovani in campo musicale». La cerimonia durante il Concerto di Natale coi solisti della Mahler Chamber Orchestra e il pianista Andrea Lucchesini. Ma lui, Abbado, non ci sarà. Ma i fans non si rassegnano. «Se lui non viene a Milano, ci muoviamo noi», spiega Attilia Giuliani, insegnante di Biochimica in Statale, fondatrice e instancabile animatrice del Cai.

Detto fatto. Da Ferrara, a Berlino a Salisburgo, a Cuba. Ovunque, ma con Abbado. Che, vincendo l'innato riserbo, ormai a loro si è affezionato, oscillando fra il considerarli dei matti simpatici e dei quasi-parenti. Comunque sia, ecco il bilancio: 1.200.000 i chilometri percorsi, 2000 i documenti catalogati. E un sito Internet (www.abbadiani.it) tramite cui il Club si è arricchito di due nuovi soci: giapponesi. Sayonara Abbado. (G.Ma.).