Si scrive Cai ma non si legge Club Alpino Italiano. Il Cai che compie quattro anni di vita sta qui per Club Abbadiani Itineranti. Quattro anni e 200 soci, tutti impegnati nell'inseguimento del Maestro p#edac01iletto, quel Claudio Abbado ormai latitante da Milano da 13 anni, e a cui il 22 dicembre l'Università Statale conferirà un riconoscimento «per il suo impegno assiduo a favore della formazione dei giovani in campo musicale». La cerimonia durante il Concerto di Natale coi solisti della Mahler Chamber Orchestra e il pianista Andrea Lucchesini. Ma lui, Abbado, non ci sarà. Ma i fans non si rassegnano. «Se lui non viene a Milano, ci muoviamo noi», spiega Attilia Giuliani, insegnante di Biochimica in Statale, fondatrice e instancabile animatrice del Cai.
Detto fatto. Da Ferrara, a Berlino a Salisburgo, a Cuba. Ovunque, ma con Abbado. Che, vincendo l'innato riserbo, ormai a loro si è affezionato, oscillando fra il considerarli dei matti simpatici e dei quasi-parenti. Comunque sia, ecco il bilancio: 1.200.000 i chilometri percorsi, 2000 i documenti catalogati. E un sito Internet (www.abbadiani.it) tramite cui il Club si è arricchito di due nuovi soci: giapponesi. Sayonara Abbado. (G.Ma.). |