Bolzano e il CAI
Guy Cherqui, 2007/09/14
Da quando è stato fondato il Club Abbadiani Itineranti nel 1995, lo
scopo principale è stato quello di promuovere, sostenere, diffondere e
seguire in ogni modo la straordinaria carriera musicale di Claudio
Abbado e le sue iniziative in campo musicale. Uno scopo perseguito con
discrezione e dettato dalla passione e dall’amore per la musica che da
sempre distingue i nostri soci iscritti. Sono trascorsi 12 anni dalla
fondazione del club e il nostro sito ha raccolto e pubblicato tutti gli
appuntamenti concertistici, sinfonici, lirici che portavano la firma di
Abbado e delle orchestre da lui fondate. Qualcuno di noi segue sempre e
assiste di persona ai concerti nelle varie città italiane ed estere dove
il Maestro ha lavorato per anni con dedizione. Una di queste è Bolzano,
luogo privilegiato per aver accolto tanti anni fa Abbado in Duomo e per
aver realizzato una serie di iniziative a lui collegate, come una
residenza stabile per la Gustav Mahler Jugendorchester, l’Accademia
Mahler, e l’aver ospitato tanti straordinari concerti delle tournée
primaverili ed estive della Gmjo, dell’Euyo e ora anche dell’Orchestra
Mozart. Fin dalla prima volta abbiamo sentito un legame particolare con
la città, luogo in cui si è compreso subito che la musica non era solo
un evento culturale fine a se stesso, da fruire nello spazio di una
sera. Al contrario, anno per anno, ci siamo resi conto del grande sforzo
che l’amministrazione comunale ha fatto, consentendo di dare stabilità e
continuità all’impegno artistico di Abbado e delle orchestre da lui
fondate. Questo ha permesso anche alla nostra associazione di sviluppare
un legame particolare con la città, con gli amministratori, con le
istituzioni pubbliche, grazie al quale sono state realizzate molte
iniziative collaterali intorno ai concerti. Bolzano per noi rappresenta
molto, la vivacità con cui sono accolti i concerti, da parte di un
pubblico straordinario, i rapporti con l’assessorato alla cultura e con
l’assessore Sandro Repetto la direttrice dell’ufficio cultura Anna
Vittorio, la Fondazione Gustav Mahler, la Fondazione Teatro Comunale e
il suo direttore Manfred Schweikofler, la Rai e la regista Nives
Simonetti, l’Istituto Vivaldi e il suo presidente Giacomo Fornari, le
testate giornalistiche. Non sono solo nomi conosciuti per noi, ma sono
le persone che, credendoci, hanno sempre permesso di poter creare
cultura insieme, in nome della musica. Sentiamo di avere con loro un
rapporto privilegiato e a loro abbiamo sempre rivolto parole di
ringraziamento e stima, ricambiando con il nostro il loro entusiasmo
che, se condiviso, permette di diffondere la cultura musicale. Dispiace
invece aver letto sul Corriere dell’Alto Adige un articolo che, a
seguito della rinuncia forzata di Claudio Abbado (solo ed esclusivamente
per motivi di salute) a dirigere il concerto dell’Orchestra Mozart, ci
indica come sostenitori dell’Orchestra Mozart, che però dimenticano
Bolzano e i suoi meriti. Crediamo che questo crei nei lettori l’idea che
manchi in noi la gratitudine per ciò che Bolzano fa. Dispiace perché il
nostro sito da anni pubblica tutte le iniziative realizzate proprio a
Bolzano e il plauso che sempre abbiamo espresso per chi le rende
possibili. Non è nostra abitudine entrare in polemica con chi fa
legittimamente il proprio lavoro di critica sui mass media, da sempre
siamo sostenitori della libertà di pensiero e di critica, ma in questo
caso siamo amareggiati per come l’argomento è stato trattato.
Fin
dal 1982 Bolzano è il luogo in cui si è consolidato un legame profondo
con Abbado, e per noi è diventata meta d’eccellenza ogni qual volta il
Maestro risiede per dirigere. L’accostamento tra Abbado e Cai non è
casuale. Alla fine del 2005 il Cai ha compiuto dieci anni di vita, e
proprio a Bolzano, nell’aprile 2006, abbiamo potuto festeggiare il
decennale insieme all’amministrazione comunale e a tanti ospiti. Per noi
è stato un momento molto particolare: ascoltare il primo concerto della
Gmjo in tournée, festeggiare la nostra costituzione, ma promuovere
anche la conferenza che riguardava la presentazione dell’incisione in
dvd del Flauto Magico diretto da Abbado con la Mahler Chamber e la
partecipazione di critici musicali nazionali invitati dalla nostra
associazione, tra cui Duilio Courir, direttore di Amadeus. La festa che
ne è seguita all’Hotel Città, dopo il concerto, è stata condivisa con
tutti i ragazzi straordinari dell’orchestra, e i tanti amici bolzanini.
Un evento reso possibile grazie al sostegno del Comune di Bolzano, del
suo sindaco Luigi Spagnoli, dell’assessore Sandro Repetto, di Renzo
Caramaschi, di Giacomo Fornari. In quell’occasione abbiamo anche deciso
di donare dieci biglietti del concerto della Gmjo ai primi dieci
studenti che si sarebbero presentati alla conferenza. Ma vogliamo anche
ricordare anche altri eventi significativi. Risalendo indietro nel
passato, nel giugno del 2001 c’è stata anche la festa “Musica e
Gioventù” al Teatro Comunale di Bolzano in occasione della
rappresentazione del Simon Boccanegra. Dedicata ai giovani in
particolare. Abbiamo ospitato giovani musicisti provenienti da città
diverse, tra cui una ragazza della Bosnia Erzegovina, grazie
all’interessamento personale del Maestro. Un quartetto di musicisti
allievi dell’Accademia Mahler ha avuto il privilegio di suonare alla
presenza di Abbado, mentre il sindaco d’allora, Salghetti, ha consegnato
un dono al Maestro che ha firmato in quell’occasione il “Libro
d’oro”della Fondazione. Questa festa non avrebbe avuto luogo senza il
contributo di tutte le persone citate. Le nostre parole sono state:
“ringraziamo tutti di cuore e chiediamo di essere “adottati” dalla città
di Bolzano anche in futuro per poter seguire sempre le gesta di Abbado,
in un luogo in cui da anni troviamo sempre ospitalità”. Parole che sono
state pubblicate sul nostro sito e rese pubbliche. Un futuro che si è
realizzato. Nel 2002 c'è stata data la possibilità di allestire al
Palasport la mostra fotografica–documentaristica di tutta la carriera
discografica, musicale e artistica di Abbado, in occasione del concerto
della Gmjo. Allestimento che proveniva dai teatri in cui Abbado aveva
diretto l’ultima tournée italiana con i Berliner. Un onore per noi
poterla realizzare e il privilegio per Bolzano nell’accoglierla, ultima
tappa in Europa. A Bolzano riconosciamo il grande merito di creare le
basi per una diffusione musicale tra i giovani, una realtà privilegiata
dove tanti studenti hanno potuto studiare e diventare musicisti.
Conoscendo la grande sensibilità per i giovani, da sempre al centro
della sua attenzione in Abbado, le istituzioni cittadine hanno reso
possibile ciò che in altre parti è fallito o per difficoltà economiche
si è interrotto. Così abbiamo fatto anche nell’offrire il massimo
sostegno all’ l’Orchestra Mozart che seguiamo regolarmente, anche nei
prossimi giorni a Bolzano. Sapere che anche questa orchestra giovanile
possa trovare in Bolzano la stessa accoglienza riservata a tutti gli
altri, ci dà speranza. Se in altre parti d’Italia molte prestigiose
istituzioni musicali sono scomparse, crediamo che Bolzano possa vantare
un primato di città musicale d’eccellenza. Girando per tutta Europa il
nome Bolzano è subito identificato con Abbado e le sue orchestre. E a
Bolzano noi ci sentiamo a casa.