Da quando è stato fondato il Club Abbadiani Itineranti nel 1995, lo scopo principale è stato quello di promuovere, sostenere, diffondere e seguire in ogni modo la straordinaria carriera musicale di Claudio Abbado e le sue iniziative in campo musicale. Uno scopo perseguito con discrezione e dettato dalla passione e dall’amore per la musica che da sempre distingue i nostri soci iscritti. Sono trascorsi 12 anni dalla fondazione del club e il nostro sito ha raccolto e pubblicato tutti gli appuntamenti concertistici, sinfonici, lirici che portavano la firma di Abbado e delle orchestre da lui fondate. Qualcuno di noi segue sempre e assiste di persona ai concerti nelle varie città italiane ed estere dove il Maestro ha lavorato per anni con dedizione. Una di queste è Bolzano, luogo privilegiato per aver accolto tanti anni fa Abbado in Duomo e per aver realizzato una serie di iniziative a lui collegate, come una residenza stabile per la Gustav Mahler Jugendorchester, l’Accademia Mahler, e l’aver ospitato tanti straordinari concerti delle tournée primaverili ed estive della Gmjo, dell’Euyo e ora anche dell’Orchestra Mozart. Fin dalla prima volta abbiamo sentito un legame particolare con la città, luogo in cui si è compreso subito che la musica non era solo un evento culturale fine a se stesso, da fruire nello spazio di una sera. Al contrario, anno per anno, ci siamo resi conto del grande sforzo che l’amministrazione comunale ha fatto, consentendo di dare stabilità e continuità all’impegno artistico di Abbado e delle orchestre da lui fondate. Questo ha permesso anche alla nostra associazione di sviluppare un legame particolare con la città, con gli amministratori, con le istituzioni pubbliche, grazie al quale sono state realizzate molte iniziative collaterali intorno ai concerti. Bolzano per noi rappresenta molto, la vivacità con cui sono accolti i concerti, da parte di un pubblico straordinario, i rapporti con l’assessorato alla cultura e con l’assessore Sandro Repetto la direttrice dell’ufficio cultura Anna Vittorio, la Fondazione Gustav Mahler, la Fondazione Teatro Comunale e il suo direttore Manfred Schweikofler, la Rai e la regista Nives Simonetti, l’Istituto Vivaldi e il suo presidente Giacomo Fornari, le testate giornalistiche. Non sono solo nomi conosciuti per noi, ma sono le persone che, credendoci, hanno sempre permesso di poter creare cultura insieme, in nome della musica. Sentiamo di avere con loro un rapporto privilegiato e a loro abbiamo sempre rivolto parole di ringraziamento e stima, ricambiando con il nostro il loro entusiasmo che, se condiviso, permette di diffondere la cultura musicale. Dispiace invece aver letto sul Corriere dell’Alto Adige un articolo che, a seguito della rinuncia forzata di Claudio Abbado (solo ed esclusivamente per motivi di salute) a dirigere il concerto dell’Orchestra Mozart, ci indica come sostenitori dell’Orchestra Mozart, che però dimenticano Bolzano e i suoi meriti. Crediamo che questo crei nei lettori l’idea che manchi in noi la gratitudine per ciò che Bolzano fa. Dispiace perché il nostro sito da anni pubblica tutte le iniziative realizzate proprio a Bolzano e il plauso che sempre abbiamo espresso per chi le rende possibili. Non è nostra abitudine entrare in polemica con chi fa legittimamente il proprio lavoro di critica sui mass media, da sempre siamo sostenitori della libertà di pensiero e di critica, ma in questo caso siamo amareggiati per come l’argomento è stato trattato.
Fin dal 1982 Bolzano è il luogo in cui si è consolidato un legame profondo con Abbado, e per noi è diventata meta d’eccellenza ogni qual volta il Maestro risiede per dirigere. L’accostamento tra Abbado e Cai non è casuale. Alla fine del 2005 il Cai ha compiuto dieci anni di vita, e proprio a Bolzano, nell’aprile 2006, abbiamo potuto festeggiare il decennale insieme all’amministrazione comunale e a tanti ospiti. Per noi è stato un momento molto particolare: ascoltare il primo concerto della Gmjo in tournée, festeggiare la nostra costituzione, ma promuovere anche la conferenza che riguardava la presentazione dell’incisione in dvd del Flauto Magico diretto da Abbado con la Mahler Chamber e la partecipazione di critici musicali nazionali invitati dalla nostra associazione, tra cui Duilio Courir, direttore di Amadeus. La festa che ne è seguita all’Hotel Città, dopo il concerto, è stata condivisa con tutti i ragazzi straordinari dell’orchestra, e i tanti amici bolzanini. Un evento reso possibile grazie al sostegno del Comune di Bolzano, del suo sindaco Luigi Spagnoli, dell’assessore Sandro Repetto, di Renzo Caramaschi, di Giacomo Fornari. In quell’occasione abbiamo anche deciso di donare dieci biglietti del concerto della Gmjo ai primi dieci studenti che si sarebbero presentati alla conferenza. Ma vogliamo anche ricordare anche altri eventi significativi. Risalendo indietro nel passato, nel giugno del 2001 c’è stata anche la festa “Musica e Gioventù” al Teatro Comunale di Bolzano in occasione della rappresentazione del Simon Boccanegra. Dedicata ai giovani in particolare. Abbiamo ospitato giovani musicisti provenienti da città diverse, tra cui una ragazza della Bosnia Erzegovina, grazie all’interessamento personale del Maestro. Un quartetto di musicisti allievi dell’Accademia Mahler ha avuto il privilegio di suonare alla presenza di Abbado, mentre il sindaco d’allora, Salghetti, ha consegnato un dono al Maestro che ha firmato in quell’occasione il “Libro d’oro”della Fondazione. Questa festa non avrebbe avuto luogo senza il contributo di tutte le persone citate. Le nostre parole sono state: “ringraziamo tutti di cuore e chiediamo di essere “adottati” dalla città di Bolzano anche in futuro per poter seguire sempre le gesta di Abbado, in un luogo in cui da anni troviamo sempre ospitalità”. Parole che sono state pubblicate sul nostro sito e rese pubbliche. Un futuro che si è realizzato. Nel 2002 c'è stata data la possibilità di allestire al Palasport la mostra fotografica–documentaristica di tutta la carriera discografica, musicale e artistica di Abbado, in occasione del concerto della Gmjo. Allestimento che proveniva dai teatri in cui Abbado aveva diretto l’ultima tournée italiana con i Berliner. Un onore per noi poterla realizzare e il privilegio per Bolzano nell’accoglierla, ultima tappa in Europa. A Bolzano riconosciamo il grande merito di creare le basi per una diffusione musicale tra i giovani, una realtà privilegiata dove tanti studenti hanno potuto studiare e diventare musicisti. Conoscendo la grande sensibilità per i giovani, da sempre al centro della sua attenzione in Abbado, le istituzioni cittadine hanno reso possibile ciò che in altre parti è fallito o per difficoltà economiche si è interrotto. Così abbiamo fatto anche nell’offrire il massimo sostegno all’ l’Orchestra Mozart che seguiamo regolarmente, anche nei prossimi giorni a Bolzano. Sapere che anche questa orchestra giovanile possa trovare in Bolzano la stessa accoglienza riservata a tutti gli altri, ci dà speranza. Se in altre parti d’Italia molte prestigiose istituzioni musicali sono scomparse, crediamo che Bolzano possa vantare un primato di città musicale d’eccellenza. Girando per tutta Europa il nome Bolzano è subito identificato con Abbado e le sue orchestre. E a Bolzano noi ci sentiamo a casa.