In memoriam Sergio Sablich a 2 anni dalla morte
Guy Cherqui, 2007/03/07
Il CAI ricorda il nostro amico Sergio Sablich, musicologo eccelso, mancato troppo presto, il 7 marzo 2005.
Un
concerto verrà dato in omaggio alla sua memoria a Firenze domani, del
quale pubblicchiamo le due pagini del programma: cliccare sul link Prima pagina e Seconda pagina.
Sotto la biografia completa di Sergio:
SERGIO SABLICH (1951-2005)
Sergio Sablich è nato a Bolzano
il 7 luglio 1951. I genitori, nati entrambi a Fiume, oggi Rijeka in
Croazia, avevano lasciato la città natale nel 1945, dopo aver optato
per la cittadinanza italiana quando Fiume fu ceduta alla Jugoslavija.
Nel
1952, la Famiglia si trasferisce a Firenze, ma Bolzano resterà sempre
un punto di riferimento importante nella vita di Sablich, che in età
adolescenziale trascorre a casa degli zii a Bolzano buona parte delle
vacanze estive e natalizie.
Dopo la maturità classica , si
iscrive alla Facoltà di Lettere & Filosofia dell’Università di
Firenze, dove nel 1976 consegue la laurea , presentando una tesi di
Storia della Musica dal titolo Il “ Doktor Faust” nella problematica
teatrale e musicale di Ferruccio Busoni. Contemporaneamente, si diploma
in Composizione, Musica Corale e Direzione di Coro presso il
Conservatorio “ Cherubini” di Firenze. Infine, all’Università di Monaco
di Baviera si perfeziona in Musicologia.
Dal 1976 è docente di
ruolo di Conservatorio per l’insegnamento di Storia della musica ed
Estetica musicale e sceglie Bolzano, con abilitazione all’insegnamento
in lingua tedesca, quale sede della sua prima attività di docente,
seguita da Ferrara e dal 1989 da Firenze, dove risiedeva.
E’
stato per dieci anni (1976-1985) direttore del Centro Studi Musicali
“Ferruccio Busoni” di Empoli; dal 1986 al 1990, durante la
Sovrintendenza di Giorgio Vidusso, assistente alla direzione artistica e
responsabile delle manifestazioni promozionali e collaterali del
Teatro Comunale di Firenze e del Maggio Musicale Fiorentino.
Dal
1991 al 1998 ricopre l’incarico di direttore artistico dell’Orchestra
Sinfonica di Torino della RAI e dell’Orchestra Sinfonica Nazionale della
RAI, dopo essere stato tra gli artefici della riunificazione delle
quattro orchestre preesistenti in un’unica orchestra, ma nel 1998 lascia
questo ruolo, pur con molti dubbi, per seguire a Roma il Maestro
Giuseppe Sinopoli che lo invita a ricoprire la carica di Sovrintendente
della Fondazione Teatro dell’Opera di Roma, incarico da cui si è
dimesso nel 1999, dopo molte amarezze e delusioni.
A cavallo tra
il 2000 e il 2001 crea e organizza il festival internazionale di musica
sacra “Anima Mundi” a Pisa, ( premiato nel 2006 con il premio Abbiati “
per la qualità del cartellone concertistico e l’ardita intelligenza del
progetto” ), festival ideato insieme a Sinopoli ed a lui dedicato dopo
la prematura scomparsa del Maestro.
Sablich sarà poi Consulente
per la musica della Regione Toscana, e dal maggio 2002 direttore
artistico dell'Orchestra della Toscana (ORT) incarico che sarebbe
terminato nel mese di aprile del 2005, e bruscamente interrotto il 27
gennaio, giorno in cui è stato colpito da ictus cerebrale.
Nel
febbraio 2003 era stato chiamato al Teatro La Scala di Milano come
consulente artistico, esperienza rivelatasi poi nefasta per la non
chiarezza e indifferenza degli interlocutori coinvolti. Sablich ne
soffrirà molto, fino a parlare chiaramente, nei mesi immediatamente
precedenti la sua malattia, di danni biologici legati al malessere della
vicenda Scala.
Sablich ha pubblicato, oltre a numerosi saggi e
articoli, studi e monografie su Ferruccio Busoni (EDT, 1982), Wolfgang
Sawallisch (Passigli Editori, 1989), Richard Strauss (EDT, 1991),
Richard Wagner (Il libro bruno, Passigli Editori, 1992), Goffredo
Petrassi (Suvini Zerboni, 1994), Franz Schubert (il volume L’altro
Schubert, EDT, 2002), Luigi Dallapiccola (L’Epos di Palermo, 2004). Ha
collaborato inoltre alla “Storia della Letteratura Italiana” Einaudi con
un saggio sui rapporti tra letteratura e musica nel Novecento. Su
questo argomento ha tenuto dal 1996 al 1998 un corso biennale come
professore a contratto presso l’Università IULM di Milano. Nell’anno
accademico 2001-2002 ha insegnato Storia della musica del Novecento come
professore a contratto presso l’Università di Pisa ed aveva appena
iniziato una collaborazione con l’Università di Parma per l’anno
accademico 2004-2005.
Ha svolto inoltre attività di critico
musicale, oltre che per “La Nazione” di Firenze, per “Il Giornale” di
Milano e “La Voce” diretti da Indro Montanelli ed ha collaborato con le
principali riviste musicali italiane ( Il Giornale della Musica, Classic
Voice, Amadeus).
Muore a Firenze, dopo 40 giorni di coma, il 7 Marzo 2005, all’età di 53 anni.
Vedere il sito web di Sergio.