CONCERTO ALL’AUDITORIUM
ABBADO E LA MOZART IN CATTEDRA
Commosso omaggio a Rostropovich. Grande feeling col pubblico

BOLZANO. Ogni concerto di Abbado a Bolzano è in se stesso un evento, Che non delude mai le aspettative. Così è stato anche ieri sera all’Auditorium di via Dante, con una dose di pathos in più, dovuto alla morte del genio del violoncello, il russo Rostropovich. Le agenzie avevano battuto la notizia fin dalla mattinata di ieri, e Abbado e l’Orchestra Mozart hanno avuto il tempo per preparare un omaggio a quello che è stato uno dei più grandi musicisti di sempre. Così, in apertura di spettacolo, si sono presentati al pubblico (sala strapiena come sempre ) i tre violoncellisti dell’Orchestra, Mario Brunello, Enrico Bronzi, e Benoit Grenet, che, a nome della Mozart e di Abbado, hanno dedicato il concerto al musicista russo scomparso che Brunello, violoncello solista delal formazione, ha chiamato affettuosamente “il nostro grande nonno”. Dedica seguita dall’esecuzione del primo movimento per violoncello solo della Suite in re maggiore di Bach, opera BZWV 1012, trascritto dai tre al volo nel pomeriggio di ieri. A dimostrazione di ciò che Rostropovich rappresentava per il mondo della musica colta. A quel punto lungo applauso del pubblico e via al programma vero e proprio della serata, con l’esecuzione integrale dei Concerti Brandenburghesi di Bach. Una serata di musica di altissimo livello che il pubblico bolzanino ha dimostrato di apprezzare con lunghissimi e ripetuti applausi agli orchestrali e al maestro Abbado, il quale, per gran parte del concerto è rimasto incollato alla sua orchestra, evitando accuratamente il proscenio, applaudendo a sua volta e complimentandosi a più riprese con i vari orchestrali con affetto e gratitudine. Affetto e ammirazione totalmente ricambiati.