di Roberto Rinaldi
BOLZANO. Sono stati lunghi giorni di prove condotte sempre però all’insegna di “fare musica insieme e gioire per la musica”, frasi estrapolate dal pensiero di Claudio Abbado che da oltre una settimana è impegnato nella concertazione delle partiture di Beethoven e Mozart, che compongono il concerto che sarà eseguito questa sera alle 20.30 all’Auditorium Haydn, ove si esibirà l’Orchestra Mozart diretta dal suo direttore. Prove che sono sempre un’occasione unica, per chi ha la possibilità di assistervi, “occasione di confronto d’idee e non una lezione da parte di un grande” le definì così Antonella Manacorda, ex primo violino della Gustava Mahler Jugend Orchester. Il programma per il concerto è stato scelto da Abbado con grande attenzione e rigore stilistico, un rigore da sempre contraddistingue questo direttore, che fa della sua vita un impegno per la diffusione e la promozione musicale tra i giovani, e le nuove generazioni, educate alla sensibilità per la musica universale. Tale è l’universalità delle musiche che saranno eseguite, ma è più corretto dire “compartecipate”, per espresso volere del direttore, abituato a fondere il suo talento individuale con la capacità di far comunicare tutti allo stesso livello, in una sorta d’entità unica appassionata. L’inizio è affidato all’Ouverture Coriolano in do min. op. 62 di Beethoven scritta nel 1807, tratto dall’omonimo dramma teatrale. L’orgoglioso Coriolano, condottiero romano rinnegato e in lotta contro la patria, teso a riallacciare i rapporti affettivi con la sua famiglia. Un’opera che rappresenta lo scontro fra l’orgoglio di se stesso e il sentimento patriottico e quello per i suoi cari, il contrasto fra la natura dell’uomo e quello della donna. “Le parole non servono. La musica da sola sa dire molto di più”, fu il commento a proposito. Beethoven lo pensa con una logica strettamente musicale, coerente con l’architettura di un primo movimento sinfonico, ottenendo subito una buona riuscita. Di seguito è la volta del Concerto per fagotto e orchestra K 191 di Mozart, intermezzo tra il primo Coriolano e quello successivo che ne verrà, in questo caso su trascrizione per opera di Mahler. A far risuonare le note mozartiane nel ruolo di solista al fagotto, Abbado ha scelto Guilhaume Santana, giovane musicista quanto già affermato membro di prestigiose compagini, quali i Berliner o la Lucerna Festival. Ritorna ancora Beethoven con la versione Coriolano – Mahler, occasione unica di poter ascoltare e mettere a confronto le due versioni, dove in quella di Mahler le suggestioni sonore sono esaltate. Gran finale con la Terza Sinfonia, l’Eroica, di Beethoven. Opera fatale, frutto del genio del compositore che consiste in una mutazione genetica del linguaggio musicale e dello stile allora in auge. Definita, non a torto, “monumentale” questa sinfonia fu inizialmente dedicata a Napoleone Bonaparte, ma successivamente sconfessata, allorché Bonaparte si fece incoronare imperatore. Dotata di una fantasia musicale che non aveva precedenti, la Terza colpì a tal punto, che all’atto dell’ascolto, il principe Ferdinando di Prussia pregò l’orchestra di ripeterla due volte, talmente impressionato dalla maestosità. All’epoca gli ascoltatori più competenti dichiararono che “in musica non era più possibile procedere oltre”. “Sinfonia eroica composta per festeggiare il sovvenire di un grand’uomo” fu il titolo definitivo che Beethoven diede al suo capolavoro che staserà risuonerà per la gioia di chi sarà presente. Biglietti disponibili alla cassa del teatro Comunale. Telefono 0471 304130.