A controcorrente di tutto ciò che dice la stampa, ci siamo interessati agli avvenimenti di EXPO2000 di Hannover. E abbiamo scoperto un programma culturale di una valenza eccezionale, che non è abituale per questo genere di manifestazione. Concerti di tutti tipi, teatro, danza, rock, pop, opera, musiche etniche, tutto è presente per quattro mesi ad Hannover, da Sting ai Berliner. I Berliner addirittura hanno suonato il rock con i Scorpions, il celebre gruppo di hard rock, e qualche giorno dopo la Turangalila' Symphonie di Messiaen. Ma sono soprattutto i sette giorni tematici, con i loro concerti introvabili, che ci hanno spinto a segnalare EXPO2000 sul nostro sito. Lasciatevi sorprendere.

La redazione

DIE SIEBEN THEMENTAGE:

Philippe Arlaud
Thomas Hengelbrock
Deustche Kammerphilharmonie
Balthazar Neumann Chor
Klaus-Maria Brandauer
Hildegard Behrens
Marjana Lipovsek
Marianne Faithfull
Neue Stuttgarter Vokalsolisten
Amina Alaoui
Malmö Symfoni Orchestra
Nomos Quartett
MIchael Jurowski
Schleswig Holstein festival Orchestra
Christoph Eschenbach
Thomas Quasthoff
Ensemble David
Danish National Radio Symphony Orchestra
MIchael Schoenwandt
Thomas Moser
Inga Nielsen
Robert Hale
Ensemble Kroumata
Bamberger Symphoniker
Mario Venzago
Grace Bumbry
Christiane Oelze
Jocy de Oliveira
Egschiglen
François Seigneur
Orchestra Nazionale Giovanile del Venezuela
Gustavo Dudamel
Singapore Dragon Dance
Abraham Adzenyah
Peter Erskine
Celso Machado
....e tanti altri..........





Connettersi al sito di Expo2000
Cliccare su
http://www.expo2000.de

Musica e Cultura

EXPO2000, Il piu' grande incontro musicale del 2000
I Sette giorni tematici
(Die Sieben Thementage)
EXPO2000 Hannover - Una scommessa culturale

Più di 40 concerti al giorno, di tutte le musiche, una quindicina di palcoscenici, una sala da concerto da 1700 spettatori, un'arena da 15000 : ecco la scommessa musicale vinta da EXPO2000 ! Inoltre, un Teatro costruito apposta permette les rappresentazioni di prosa e di danza, senza contare ovviamente la hall 23, quella del Faust iniziato il 21 luglio.

L'idea sostenuta da Tom Stromberg, direttore artistico, e da Brigitte Borsdorf, la giovane a attivissima direttrice della musica, è di offrire non solo la più grande diversità di avvenimenti, ma anche una qualità altissima, affidandosi non solo a grandi nomi di ogni orizzonte (Berliner Philharmonisches Orchester, Ensemble Modern, Ray Charles, Mstislav Rostropovitch, Patricia Kaas e tanti altri), ma anche tanti gruppi di giovani musicisti: Hannover costituisce il più grande raduno di giovani musicisti mai organizzato: non solo per fare musica per il pubblico, ma anche per fare musica insieme (Zusammenmusizieren, secondo la parola usata da Claudio Abbado), e così offrire ad artisti venuti da ogni parte del mondo il palcoscenico più importante dell'anno.

La scommessa è doppia: abitualmente, l'Esposizione Universale punta solo su grandi avvenimenti e grandi nomi capaci di radunare le folle, che non sono sempre "habituées" delle sale da concerto. Ad Hannover, il reparto "Avvenimenti Culturali" è una struttura essenziale del dispositivo generale, perché la Germania ha voluto dimostrare il posto essenziale che la cultura deve avere nel mondo futuro, una cultura variegata, senza concessioni, di cui il programma di EXPO è testimone!

La stampa, soffermandosi esclusivamente su i problemi incontrati da EXPO, non ha mai sottolineato quest'impegno quasi unico nella storia delle Esposizioni Universali: ma stampa e cultura non sembre vanno di pari passo, soprattutto ai giorni d'oggi.

I sette giorni tematici
Prendiamo un solo esempio: Uno degli highlights del programma culturale sono i sette giorni tematici, in cui tutta la programmazione viene costruita attorno ad un tema scelto in legame con il "Motto" dell'EXPO (Uomo, Natura, Tecnologia).

I Sette giorni sono:

7 giugno: B.A.C.H.

21 giugno: la Notte della Notte

19 Luglio: Viaggiatori del mondo (Weltenwandern)

10 Agosto: Stelle, Galassie, Utopie

16 Agosto: Il Giorno dei Tamburi

20 Settembre: Children's corner

4 Ottobre: La foresta (Der Wald)

In questi giorni, la musica sarà pressoché monotematica, ma così diversa e così varia da sorprendere il pubblico e costringerlo ad ascoltare quello che non ha mai ascoltato: il tutto simbolizzato la sera da un concerto sorprendente, una specie di Odissea musicale (l'espressione viene dalla stampa tedesca) che fa attraversare tutti tipi di musica in una scenografia specifica che coinvolge sala e foyer concepita da François Seigneur, il celebre architetto-designer francese. Ricordiamo che, il 21 giugno scorso al concerto-fiume della sera/notte, si poteva ascoltare i celebri Neue Stuttgarter Vokalsolisten (Xenakis, Gesualdo), ma anche Marianne Faithfull e il suo Band, ma anche Marjana Lipovsek nelle "Nuits d'Eté" di Berlioz, oppure Amina Alaoui e il suo gruppo di musica arabo-andalusa, un giovanissimo cantante yemenita, e, per concludere, la grande Hildegard Behrens nel terzo atto del Siegfried di Wagner..alle 2.30 del mattino !

Un occhio sui programmi

B.A.C.H: spettacolo multimediale concepito da Philippe Arlaud, sul viaggio meraviglioso di Johann-Sebastian Bach, con Klaus-Maria Brandauer, Michael Volle, il Balthazar Neumann Chor, la Deutsche Kammerphilharmonie diretta da Thomas Hengelbrock, uno dei più promettenti direttori della scuola tedesca.

LA NOTTE DELLA NOTTE: Concerto notturno (tutta la sala era buia, si raggiungeva il suo posto con una lampadina personale messa a disposizione all'ingresso.) Il foyer era fatto di piccoli salotti notturni con lampadine sparse, schermi televisivi e divani) con Neue Stuttgarter Vokalsolisten (Xenakis, Gesualdo), Marianne Faithfull e il suo Band, Marjana Lipovsek , Amina Alaoui e il suo gruppo di musica arabo-andalusa, un giovanissimo cantante yemenita, e, per concludere, la grande Hildegard Behrens nel terzo atto del Siegfried di Wagner con la Malmö Symfoni Orchestra diretta da Michael Jurowski (Che ha suonato, oltre a Wagner, la Sagra della Primavera e l'introduzione all'Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn)

VIAGGIATORI DEL MONDO (WELTENWANDERN): dedicato a nomadi e viaggiatori, il concerto era preparato da un foyer coperto da tende dove si poteva ascoltare artisti e gruppi da paesi "nomadi" (Mauritania, musica tsigana, musica ebrea). Il programma prevedeva niente meno che "Die Winterreise" (Thomas Quasthoff), Amériques, di Varèse (Con la Schleswig Holstein Festival Orchestra diretta da Christoph Eschenbach), un gruppo di musicisti dalla Mongolia (Egschiglen), e Differents Trains, di Steve Reich, fatto dal celeberrimo Nomos Quartett. (Ved. la cronaca 7 del nostro Wanderer)

STELLE GALASSIE UTOPIE: Non si sa ancora come François Seigneur concepirà la scenografia, ma si sa che il concerto propone un viaggio nel cielo divino (Liturgia dell'Ascenzione cantata da l'Ensemble David, venuto dall'Egitto), nelle stelle e lo spazio galattico (Pléiades, di Xenakis, con l'Ensemble Kroumata, e la Musica delle Sphere, di Carl Langaard, con l'Orchestra Nazionale della Radio Danese diretto da Michael Schønwandt), per concludersi con l'utopia, venuta non dal lontano cielo ne dalle stelle, ma ben dagli uomini, con il meraviglioso secondo atto del Fidelio di Beethoven, interpretato da Robert Hale (Pizzaro), Thomas Moser (Florestan)e da Inga Nielsen (Leonora), con il Coro della Radio Danese !

IL GIORNO DEI TAMBURI: Niente concerto in questo giorno, ma tutta l'EXPO sarà coperta da tamburi e da gruppi di percussioni: il più grande raduno di gruppi di percussioni mai visto finora, concerti e spettacoli dappertutto fino alle 4 di notte!

CHILDREN'S CORNER: La scena ai bambini, ai giovanissimi, con la celebre Orchestra Giovanile di Caracas (patrocinata da Claudio Abbado), composta da bambini e giovani delle zone più povere di Caracas, che hanno imparato la musica suonando direttamente in orchestra: di loro Claudio Abbado ha detto: "sono straordinari!"

LA FORESTA: Per questa ultima serata autunnale, François Seigneur prevede nel foyer dell'auditorium (Konzerthaus), tonnellate di foglie morte, nebbia arteficiale e vento . In sala, le foreste vere e quelle dei libri e dei racconti, quelle che sono distrutte dall'uomo (Amazonia) e quelle di cui l'uomo ha paura (la foresta romantica), con un programma fatto da musica dell'Amazonia (gruppo di indiani, ma anche il gruppo di Jocy de Oliveira), di Lieder e melodie cantate dalla grande Grace Bumbry, concludendosi con il "Wolfschlucht"(La gola del Lupo) dal Freischütz di Weber e con il secondo atto di "Hänsel und Gretel" , con Christiane Oelze e la celebre orchestra dei "Bamberger Symphoniker" diretta da Mario Venzago.

Vedere la cronaca n°7 del Wanderer