I concerti di Ferrara e di Parigi (Beethoven concerto per pianoforte e orchestra n°1 con Martha Argerich, e Mendelssohn, Sinfonia n°3 "scozzese" sono stati memorabili. Rararamente a parigi (Salle Pleyel) si è visto un tale successo con sala in piedi durante 15 minuti. L'interpretazione di Martha Argerich, alleanza di tecnica di ferro e di naturalezza, ha lasciato il pubblico di stucco. La chiarezza dell'orchestra, la sua fluidità , l'incredibile "performance" degli strumenti solisti (il fagotto, e soprattutto il clarinetto magico di Andreas Ottensamer hanno fatto della la sinfonia "scozzese" un pezzo quasi mai sentito prima, tanto era la novità dell'interpretazione. Una serata indimenticabile.