Milijana, una ragazza bosniaca, che sta per realizzare il sogno della sua vita: ascoltare dal vivo Claudio Abbado

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Storia di Milijana
Storia di Milijana, giovane studentessa di Banjaluka (Bosnia Erzegovina)

Milijana è una ragazza serba che vive in Bosnia, incontrata sul web grazie al nostro sito, su cui è capitata rimbalzando da un indirizzo all'altro della rete, dove già aveva incontrato un'amica, Milena, che a San Paolo del Brasile aveva potuto assistere ad un concerto di Claudio Abbado proprio un anno fa rimanendone colpita più che mai. Ora le due amiche sono socie del nostro Club e Milijana, dopo una vera e propria corsa ad ostacoli contro la burocrazia e le leggi che regolano l'entrata in Italia di stranieri di Paesi che non fanno parte del trattato di Schengen, finalmente ha ottenuto il visto, grazie anche all'affettuoso interessamento di Claudio Abbado, e realizzerà il suo sogno di conoscerlo e ascoltarlo dal vivo.

L'abbiamo infatti invitata ad assistere al Simon Boccanegra di Bolzano e a partecipare alla festa che stiamo organizzando dopo la rappresentazione in teatro, una festa che abbiamo chiamato "Musica e Gioventù" , dedicata ai giovani, sia a coloro che alla musica dedicano il proprio studio e il proprio talento, come musicisti o come musicologi e critici musicali, sia a coloro che semplicemente la amano e la coltivano, ritenendo che sia essenziale alla loro formazione culturale e umana. Un piccolo gruppo di giovani che si sono perfezionati nei corsi dell'Accademia di Bolzano faranno una sorpresa "musicale" al Maestro, mentre, insieme a Milijana, ci saranno altri due studenti universitari, una ragazza di Perugia, Elena, e un ragazzo di Palermo, Alessandro, accomunati dalla grande ammirazione per l'arte interpretativa di Abbado.

Milijana ha vent'anni, ci ha scritto tante lettere piene di entusiasmo e di sensibilità, con un modo insieme fresco e profondo di esprimere concetti, idee e sentimenti, nati tutti dall'ascolto della musica e in particolare dalla musica eseguita da Claudio Abbado, conosciuto per ora solo in esecuzioni registrate. Alcuni di noi, itineranti da una vita, si sono perfino vergognati di scoprire di condividere le stesse impressioni di Milijana, ma avendo nel cuore e nella memoria un numero altissimo di esecuzioni straordinarie sentite dal vivo.
Milijana ci ha scritto che Claudio Abbado significa moltissimo per lei e che nei momenti in cui ha avuto la tentazione di darsi per vinta, durante gli anni della terribile guerra nel suo Paese, la sua musica l'ha riportata indietro alla voglia di vivere, di provare gioia, di credere al futuro. Nessun altro direttore d'orchestra come lui ha saputo farla piangere, o balzare sulla sedia; le ha insegnato ad "afferrare" l'intero universo e a portarlo dentro di sé, per poi condividerlo con gli altri. E' una volta di più la conferma che il "fare musica insieme", concetto tanto caro a Claudio Abbado, non è applicabile solo a chi suona ed interpreta la musica, ma anche a chi l'ascolta e la elabora secondo il proprio sentimento e la propria sensibilità, sentendo il bisogno di comunicare e condividere con gli altri la propria esperienza.
Dal Mattino dell'Alto Adige, 6 giugno:

Si chiama Milijana, è una giovane studentessa di Banjaluka, in Bosnia
Si chiama Milijana, è una giovane studentessa di Banjaluka, in Bosnia Erzegovina, e il suo sogno è sempre stato quello di venire in Italia per conoscere Abbado e ascoltare la sua musica dal vivo. Grazie agli abbadiani e per diretta intercessione del maestro, sarà ospitata a Bolzano domani in occasione della rappresentazione del «Simon Boccanegra» di Verdi. Milijana è una ragazza serba che vive in Bosnia, incontrata sul web grazie al sito www.abbadiani.it, su cui è capitata rimbalzando da un indirizzo all'altro della rete. In questo modo aveva già incontrato un'amica, Milena, che a San Paolo del Brasile aveva potuto assistere ad un concerto di Claudio Abbado proprio un anno fa rimanendone colpita più che mai. Ora le due amiche sono socie del Club e Milijana, dopo una vera e propria corsa ad ostacoli contro la burocrazia e le leggi che regolano l'entrata in Italia di stranieri di Paesi che non fanno parte del trattato di Schengen, finalmente ha ottenuto il visto. E questo grazie anche all'affettuoso interessamento di Claudio Abbado. Milijana realizzerà il suo sogno di conoscerlo e ascoltarlo dal vivo. La giovane parteciperà dunque a Bolzano alla festa che si sta organizzando dopo la rappresentazione in teatro. Una festa che è stata chiamta «Musica e Gioventù», dedicata ai giovani, sia a coloro che alla musica dedicano il proprio studio e il proprio talento, come musicisti o come musicologi e critici musicali, sia a coloro che semplicemente la amano e la coltivano. Un piccolo gruppo di giovani che si sono perfezionati nei corsi dell'Accademia di Bolzano faranno una sorpresa «musicale» al Maestro, mentre, insieme a Milijana, ci saranno altri due studenti universitari, una ragazza di Perugia, Elena, e un ragazzo di Palermo, Alessandro, accomunati dalla grande ammirazione per l'arte interpretativa di Abbado. Milijana ha vent'anni e ha scritto tante lettere piene di entusiasmo e di sensibilità, con un modo insieme fresco e profondo di esprimere concetti, idee e sentimenti, nati dall'ascolto della musica e in particolare dalla musica eseguita da Claudio Abbado, conosciuto per ora solo in esecuzioni registrate. Milijana ha scritto che Claudio Abbado significa moltissimo per lei e che nei momenti in cui ha avuto la tentazione di darsi per vinta, durante gli anni della terribile guerra nel suo Paese, la sua musica l'ha riportata indietro alla voglia di vivere, di provare gioia, di credere al futuro. Nessun altro direttore d'orchestra come lui ha saputo farla piangere, o balzare sulla sedia; le ha insegnato ad «afferrare» l'intero universo e a portarlo dentro di sé, per poi condividerlo con gli altri. E' una volta di più la conferma che il «fare musica insieme», concetto tanto caro a Claudio Abbado, non è applicabile solo a chi suona ed interpreta la musica, ma anche a chi l'ascolta e la elabora secondo il proprio sentimento e la propria sensibilità, sentendo il bisogno di comunicare e condividere con gli altri la propria esperienza.