Il nostro socio Roberto Rinaldi a proposito del concerto del 31 maggio a Ferrara

Concerto Bartoli (1)

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Concerto con Cecilia Bartoli(2)
Alto Adige, 2 giugno 2001


FERRARA – Non possiamo dimenticare il concerto che ha intervallato il trionfo del Simon Boccanegra. Claudio Abbado ha ottenuto un successo personale insieme a Cecilia Bartoli e alla Mahler Chamber. Un concerto di arie tratte da un repertorio poco incline al grande pubblico, eppure capace di attirare l?attenzione di tanta gente che ha affollato il Comunale di Ferrara. La mezzo soprano ha scatenato un prodigarsi di applausi, tanti e ripetuti da vedersi costretta a dare bis e ripetere brani in programma. Di Haydn: Scena di Berenice, magistrale opera dettata da un? espressività di canto, raffinato e ricco di proprietà timbriche, svelate in pieno dal mezzosoprano in gran forma. Con Rossini gli animi si sono ancora più accalorati. Due brani scelti da ?Le siège de Corinthe? e dalle ?Nozze di Teti e Peleo, repertorio in uso della cantante dove meglio lei sa esprimere tutta la sua vitalità e duttilità lirica. Ma il Maestro ancora una volta ha stupito tutti: i pareri in sala dicevano di una conduzione dell?orchestra come se fosse un tappeto volante, leggera, aerea, vibratile, qualcosa di sospeso, tanto da incantare chi era all?ascolto. Un Ouverture da ?Die Zauberharfe? di Schubert eseguita magistralmente, e sufficiente di per sé a giustificare l?evento della serata. Abbado dal volto felice e soddisfatto ha poi chiuso la serata trionfalmente prima con la Sinfonia n. 2 di Beethoven, (ancora una volta reinterpretata ex novo) per la fortuna di quanti hanno ascoltato la versione di Roma e poi a Vienna con i Berliner. Un gioco da ragazzi per i giovani, (solo all?anagrafe) della Mahler, e per Abbado, iscrivere nel registro dei ricordi, i due brani di Schubert da ?Rosamunde?, appena percettibili nei pianissimi e travolgenti nel loro vigore evocativo. Una partitura da fiaba quale è stata tutta la serata.
Roberto Rinaldi