Tracce della Stampa in occasione del concerto di Reggio Emilia

Un'immagine della Sala del Teatro Valli in occasione del concerto di Claudio Abbado e della Mahler Chamber Orchestra

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Claudio Abbado a Reggio Emilia
La Gazzetta di Reggio, 28 Febbraio 2003


Ovazione senza fine per il Maestro e la Mahler Chamber al Valli

Reggio stregata da Abbado

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di Chiara Cabassa

REGGIO. C'era anche un sorridente Lucio Dalla ieri sera al Valli ad applaudire l'amico Claudio Abbado. Un trionfo annunciato quello che ieri sera si è consumato in un teatro pressoché esaurito con la Mahler Chamber Orchestra ad offrire alla città due ore di grande musica diretta da una bacchetta insuperabile. Tra il pubblico, tanti volti noti tra cui quello di Gianola Nonino, abbadiana di lunga data, pronta a lanciare rose rosse all'amatissimo Maestro.


REGGIO. Erano le 20 quando Claudio Abbado ha fatto il suo repentino e quasi furtivo ingresso al Valli. Mancava ancora un'ora al concerto ma l'affollamento era già notevole. In biglietteria, dove un gruppo nutrito di persone sperava in un posto in piedi (inutilmente essendo rimasti liberi alcuni palchi di III e IV ordine da 120 euro) e davanti all'ingresso dove lo zoccolo duro degli abbadiani si era dato il tradizionale appuntamento. Tra gli ultimi ad entrare, un sorridente Lucio Dalla.

Mi scusi, lei è un abbadiano? «Certo - conferma orgoglioso Dalla - seguo Abbado ovunque, quando posso. Sono appena stato a Ferrara, per esempio. I suoi concerti sono semplicemente affascinanti, come lui del resto».

Lucio Dalla guadagna il foyer tra gli sguardi neppure troppo curiosi della gente. E' come se tra abbadiani non ci fosse bisogno di presentazioni. C'è, naturalmente la presidentessa del gruppo, Attilia Giuliani, docente di biochimica alla Statale di Milano, ma soprattutto fan accanita del Maestro: «Gli abbadiani esistono dal 7 dicembre del 1995 - spiega Attilia, biondissima e con lo sguardo dall'entusiasmo contagioso - e da allora abbiamo girato il mondo per seguire Abbado. Certo, non ci spostiamo in pullman, ma ci ritroviamo comunque». L'ultima tappa? «Ferrara». La prossima? «Lucerna». E in mezzo Vienna, Tokyo, Buenos Aires, Cuba.

Si muovono in perfetta sintonia, gli abbadiani, e girano con curiose sportine, griffate ma anche del supermercato, colme di fiori: rose, lilium, margherite, pare che abbiano saccheggiato tutti i fioristi incrociati strada facendo. In realtà, hanno speso «solo» 200 euro, ma da un grossista. «Sa, a Vienna, abbiamo speso più di 500 euro...»: Attilia si scusa un attimo e corre ad abbracciare una signora strabordante di rose rosse. E' Gianola Nonino, che con le figlie fa parte dello zoccolo duro del gruppo.

L'età media degli abbadiani? «Il più giovane - ci racconta il nostro simpatico cicerone - ha 20 anni, il più anziano oltre 80. La media è comunque bassa... anche se mio marito si lamenta. Sa, tra i soci ci sono anche D'Alema e Cofferati: mi ricordo anche il numero di tessera di Cofferati, la 144, ma i soldi - e scoppia in una risata - non li abbiamo mai visti, e dire che sono solo 52 euro all'anno».

Il concerto sta per iniziare. Gli abbadiani, e tutti gli altri, hanno occupato le relative postazioni. Alla porta del foyer scorrevole che va laconicamente chiudendosi, restano alcune decine di fan delusi. Sperano di accaparrarsi un posto in piedi. Inutilmente.