Tracce della Stampa in occasione del concerto di Reggio Emilia

Claudio Abbado e Anna Larsson salutano il pubblico di Reggio Emilia

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Claudio Abbado a Reggio Emilia
Il resto del Carlino, 28 Febbraio 2003


LA PROMESSA:«UN CONCERTO PER DETENUTE»

«E' un'iniziativa da ripetere, magari la prossima volta chiameremo anche le donne detenute. E un giorno mi piacerebbe suonare anche per i minorenni in carcere». Così Claudio Abbado ha commentato l'inizativa di portare a teatro, per il concerto dell'altro pomeriggio al Valli, otto internati dell'ospedale psichiatrico giudiziario e un detenuto della Pulce. Per Reggio è stata la prima volta. E per gli ospiti dell'Opg un'esperienza indimenticabile, in particolar modo per un vecchio fan che quando era libero seguiva Abbado anche a Berlino. Era stato proprio il Maestro a volere che una parte dei biglietti fosse riservata ai «disagiati». Per questo aveva rinunciato al cachet.


UNA SELVA DI FIORI HA ACCOLTOGLI ESECUTORI MOLTI I VIP PRESENTI IN SALA

Un successo annunciato che si è trasformato prestissimo in un grande trionfo. Il concerto di Claudio Abbado con la Mahler Chamber Orchestra e il contralto Anna Larsson è sbocciato ieri sera al Valli in un teatro gremito ed emozionato, convinto di assistere a uno dei piccoli miracoli che Abbado regala di tanto in tanto per il puro piacere di comunicare con la musica. Teatro affollato e tanto pubblico arrivato per l'occasione anche da fuori Reggio. Più di 70 gli abbadiani convinti, guidati dalla presidentessa Attilia Giuliani, indaffarata a preparare la selva di fuori che, a fine serata, avrebbero sommerso i musicisti dai palchi e dal loggione. La parte di festa dalla platea era affidata a Gianola Nonino e alla figlia, che già hanno ospitato Abbado in occasione dell'omonimo premio: dai loro posti un abbraccio di rose rosse. Tra i vip notati nel foyer Lucio Dalla. «Sono affascinato da Abbado, è irresistibile quando dirige» ha detto ilcantautore che ha assistito anche al concerto Ferrarese di Abbado, qualche giorno fa. «Quando posso lo seguo sempre» ha concluso. In teatro anche Andrea Griminelli, Achille Maramotti, il sovrintendente dell'Arena di Verona Claudio Orazi. Il concerto ha affrontato da subito Mahler. Ne scaturivano suoni evanescenti, a tratti sferzanti, a volte sussurri. Il Mahler di Abbado è unico, tutto nitido. Il canto fluido della Larsson, elegantissima in un vestito di raso azzurro-viola, era perfetto specie nella tessitura grave, un canto molto tenebroso, quasi decadente. Nella seconda parte del concerto tutto Beethoven con la Settima sinfonia. Magnifico il programma di sala dedicato al pianista Carlo Zecchi nel centenario della nascita. Giulia Bassi