Il 29 Novembre scorso, alla Philharmonie, Claudio Abbado ha diretto per la prima volta Parsifal.

Tutta la stagione è segnata da Parsifal, che verrà rappresentato in forma scenica a Salisburgo (Festival di Pasqua) con i Berliner Philharmoniker e durante l'estate a Edimburgo, in forma concertante a Lucerna (in queste due ultime città con la Gustav Mahler Jugendorchester)


Tappa 1: Gli strumenti di base
Tappa 2: La trama
Tappa 3: Un testo di Claudio Abbado
Tappa 4: Un giorno a Bayreuth
Tappa 5: Un testo di V.Mascherpa

Tappa 6: Un lessico per Parsifal


Inoltre:

Critiche dei giornali tedeschi
Il
Wanderer a Berlino (in francese)

Testo di Ermanno Gloria

Testo di Vittorio Mascherpa


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Verso Parsifal (2)
Parsifal: I personaggi

Parsifal: tenore
Gurnemanz: basso
Amfortas: baritono-basso
Kundry: mezzosoprano (o soprano drammatico)
Titurel: basso profondo
Klingsor: baritono

Blumenmädchen, cavalieri

Parsifal: la trama

La trama di "Parsifal" è apparentemente semplice.

Preludio: presentazione dei "Leitmotive"

I Cavalieri si svegliano

Dialogo Amfortas, Gurnemanz, Kundry

Racconto di Gurnemanz

Arrivo del giovane sconosciuto

Interrogazione di Gurnemanz, conflitto con Kundry

Verwandlungsmusik
Trasformazione a scena aperta delle scene, campane

Cerimonia del Graal

Voce dal cielo

Fine del primo atto.

Siamo a Montsalvat, dove il Graal (calice contenente il sangue di Cristo ) viene custodito dai Cavalieri del Graal. Questi tragono dal Graal la loro forza, che viene rinnovata nel corso di una cerimonia diretta da Amfortas, il "Primus inter pares".
Dall'altra parte della montagna c'è il reame di Klingsor, un cavaliere decaduto che per rimanere casto si era emascolato: cacciato da Montsalvat, esso sogna la rivincita ed ha creato una sorta di "Venusberg" dominato dai piaceri della carne, un luogo magico destinato ad attirare i cavalieri mandandoloro le "Blumenmädchen" (Ragazze fiori). . Amfortas è caduto nelle loro reti, e Klingsor intrappolandolo ha rubato la Sacra Lancia (Heiliges Speer), con la quale ha ferito Amfortas, di una ferita che non guarisce mai....Amfortas ormai tornato a Montsalvat non puo più dirigere la cerimonia del Graal senza soffrire mille morti dalla ferita che si riapre. Montsalvat è in pericolo.

Quando si alza il sipario, siamo in una foresta. Amfortas va al lago a curarsi, mentre Kundry, una strana maga che percorre il mondo alla ricerca di mezzi destinati ad allegerire i suoi dolori e gli porta questa volta un balsamo dall'Arabia. Gurnemanz, l'amico più vicino, che nell'opera ha il ruolo del recitante, della memoria, di quello che sa, racconta la storia avvenuta a giovani cavalieri curiosi di capire d che cosa si tratta, Gurnemanz rivela che la redenzione avverrà da "un casto folle" (der reine Tor).

A questo momento, un cigno sacro del Graal viene ammazzato da un imprudente giovane cacciatore, Gurnemanz interrogandolo pensa che forse si tratta di questo "folle", mentre Kundry rivela che la sua madre è morta, poi cade in un sonno magico..(schlafen..sclhafen...)...Gurnemanz lo porta ad assistere alla cerimonia del Graal.
Le scene cambiano a scena aperta (Verwandlung) e siamo adesso nel tempio del Graal. Assitiamo alla cerimonia del Graal, dove, su richiesta insistente di Titurel, padre di Amfortas, Amfortas svela il Graal per esporlo agli occhi dei cavalieri, con dolori sempre più insopportabili. Momento maestoso e drammatica che colpisce di solito lo spettatore.
Alla fine, tutta raccolta e commovente, Gurnemanz vede che il "folle" non ha colto il senso della cerimonia (weiss du was du sahst?, sai quello che hai visto?), e lo caccia da Montsalvat, mentre una voce dal cielo ricorda che solo il casto folle salverà il Graal. Fine del primo atto.

Introduzione musicale

Monologo di Klingsor

Dialogo Klingsor-Kundry

Parsifal e le ragazze fiori

Duetto
Parsifal/Kundry 1

"Amfortas, Die Wunde!" Parsifal rigetta Kundry

Duetto
Parsifal/Kundry 2

Kundry chiama

Intervento di Klingsor



Finale Atto II


All'inizio del secondo atto, vediamo Klingsor che sta meditando la trappola contro il giovane. Se a Montsalvat non si sa ancora nulla, da Klingsor si sa tutto: si sa che in realtà il giovane è il casto folle destinato a salvare il Graal. Klingsor organizza la stessa trappola che è riuscita con Amfortas. Chiama Kundry, che si sveglia contro la sua volontà, la incanta per farla diventare una seduttrice malefica che scoppia da ridere in un modo agghiacciante. Cosi capiamo che Kundry è lo strumento della vendetta di Klingsor, ma quando non è sotto la sua influenza, essa cerca l'espiazione correndo il mondo per salvare Amfortas.

Si avvicina Parsifal (er ist schön der Knabe....), stordito da quello che vede, circondato da ragazze fiori che cercano a sedurlo. La scena è tra le più significative dell'opera, con il canto di seduzione delle ragazze fiori, presto interotto da grido venuto da Kundry, trasformata in vera dea della seduzione, "Parsifal, weile", il giovane si ferma, capendo che cosi lo chiamva sua madre.

E' l'inizio del duetto Parsifal-Kundry, duetto diviso in due parti: la seduzione dove Kundry è protagonista, il rifiuto, dove Parsifal diventa quello che sa.

Questo duetto che occupa più della metà del secondo atto è il momento più intenso dell'opera. Kundry seduce Parsifal ricordando prima la madre, poi diventa donna: la prima parte si conclude con un bacio: "ultimo bacio materno e primo bacio d'amore".
Parsifal reagisce allora violentemente e sente il dolore della ferita di Amfortas, capisce subito la sua storia, quello che ha visto a Montsalvat, e il senso della sua missione. Passa subito dallo stato dell''ignorante allo stato di quello che sa e capisce tutto. Rifiuta Kundry, rifiuta la seduzione. Kundry prova a convincerlo, usando tutti gli arti della seduttrice, della donna amorosa, della donna infelice, e finisce per chiamare Klingsor ad aiutarla: Klingsor apparisce in fondo con la Sacra Lancia, cerca di colpire Parsifal che si impadronisce della Lancia, con la quale, facendo il segno della croce, cancella il reame di Klingsor. Non c'è più nulla sul palcoscenico che Kundry...Parsifal se ne va verso il suo destino dicendole "du weisst wo du mich wiederfinden kannst" "Sai dove mi puoi ritrovare". Fine del secondo atto

Preludio

Gurnemanz, Kundry, arrivo di Parsifal

Incanto del Venerdi Santo "Karfreitagszauber"

Verwandlungsmusik
Trasformazione a scena aperta delle scene, campane

Monologo di Amfortas


Arrivo di Parsifal ("sei heil...")

Cerimonia del Graal

Finale

Dopo un preludio cupo e funebre, siamo di nuovo a Montsalvat. La situazione è peggiorata. La natura è morta. Tutto è deserto e solitudine. Un grido. E' Kundry, riconosciuta da un Gurnemanz ormai molto invecchiato: questa grida l'unica parola che pronuncerà: "dienen" (servire).

Arriva un cavaliere. Appena Gurnemanz gli fa notare che non deve entrare armato sulla terra consacrata, esso riconosce il giovane che tanti anni fa amazzò il cigno. Ma subito dopo riconosce la Lancia sacra e capisce che il casto folle era lui, che i tempi stanno per cambiare. Gurnemanz battezza Parsifal che battezza a sua volta Kundry che gli lava i piedi con i suoi capelli, mentre la natura si sveglia: "Karfreitagszauber" "Incanto del Venerdì Santo".

I tre si recano nel tempio (trasformazione a scena aperta, come nel primo atto), dove, per l'ultima volta, in occasione dei funerali di Titurel,  Amfortas, disperato e schiacciato dal dolore, ha accettato di svelare il Graal agli occhi dei cavalieri: essi, indeboliti da tanto tempo, non possono più prendere la loro forza nella visione del Graal visto che Amfortas si rifiuta di svelarlo ai loro occhi. Amfortas, ai limiti della follia, non ci riesce: interviene Parsifal, che con la sua Lancia richiude la ferita di Amfortas e prende il suo posto: la cerimonia del Graal può avere luogo: Montsalvat ha un nuovo Rè: Parsifal. L'Opera finisce in un oceano musicale di gioia mistica profonda, mentre Kundry muore (o sviene) colpita dalla grazia.