L'editoriale che pubblichiamo è firmato da Attilia Giuliani, Presidente degli Abbadiani Itineranti.

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Milano marzo 2001


Milano, 28 marzo 2001

RELAZIONE DELL'ATTIVITA' DEL CLUB ABBADIANI ITINERANTI RELATIVA ALL'ANNO 2000 E LINEE PROGRAMMATICHE PER L'ANNO 2001

Abbiamo compiuto 5 anni il 7 dicembre scorso e non possiamo che essere soddisfatti del cammino fin qui percorso.
Un elenco dell'attività svolta nel 2000 è forse cosa inutile: parlano i vostri ricordi di viaggi e trasferte varie in cui la musica ascoltata, gli spettacoli visti e le esperienze di amicizie nuove e rinnovate arricchiscono ogni volta ciascuno di noi, aumentando l'entusiasmo e la partecipazione alla nostra vita associativa. Anche il numero di soci è aumentato, raggiungendo il numero progressivo di 272 alla fine del 2000 e subendo un'impennata nei primi mesi di quest'anno, grazie ai fantastici eventi di Berlino, Roma e Vienna cui hanno assistito in totale più di 200 di noi. Ma questa è storia del 2001, che dovremo raccontare alla prossima assemblea, anche se era troppo difficile non ricordarlo qui adesso.
E se non parlano i ricordi, per chi non ha potuto partecipare, parlano le cronache del "wanderer" pubblicate sul nostro sito e redatte dal nostro sempre più encomiabile Guy Cherqui, vera colonna portante dell'associazione come caporedattore del sito web che, lo voglio ricordare per l'ennesima volta, è la nostra carta di presentazione al mondo esterno, come testimoniano le 21.000 visite raggiunte e superate. Non solo: nuovi contatti sono stati stabiliti con amici e simpatizzanti, molti dei quali sono divenuti soci del Club. Se è vero, come ho detto più di una volta, che l'amicizia è uno dei valori essenziali della nostra associazione, tanto che in suo nome spesso sacrifichiamo l'efficienza organizzativa, anche il mondo della rete è uno strumento potentissimo e validissimo per mantenere quelle vecchie e farne di nuove, come si è in realtà verificato. A chi non ha la connessione in rete segnaliamo la possibilità, almeno per chi abita a Milano e dintorni, di poter visitare di quando in quando il nostro sito, utilizzando i computer messi a disposizione del pubblico alla FNAC, in via Torino angolo via della Palla (al primo piano). Nel reparto Classica al secondo piano si possono inoltre ascoltare e acquistare CD, video, DVD (per consigli vari ci si può rivolgere al nostro amico e ora socio sig. Kamel).
La collaborazione con la FNAC come ricorderete è nata nello scorso dicembre quando abbiamo curato la presentazione della nuova edizione del libro "Musica sopra Berlino" di Lidia Bramani e la presentazione della nuova incisione delle nove sinfonie di Beethoven con Abbado e i Berliner (DGG), presentazioni che sono state ripetute a Roma nel febbraio 2001 in occasione del ciclo beethoveniano a Santa Cecilia, sempre con il nostro nome fra gli organizzatori dell'incontro.
Risalendo indietro nel tempo ai primi mesi dell'anno 2000, abbiamo iniziato con una trasferta ad Udine, per una anteprima, offertaci dalla famiglia Nonino, del Così Fan Tutte di Mozart, poi rappresentato a Ferrara in febbraio: questo evento ha fatto registrare più di 200 presenze di abbadiani itineranti, una festa in Teatro dove abbiamo consegnato (in rappresentanza del Rettore dell'Università degli studi di Milano) al Maestro Abbado il premio Athena Giovani e Cultura, conferitogli alla fine del 1999, e infine la nostra assemblea generale che ha rinnovato il consiglio direttivo attualmente in carica fino al 2002.
Poi c'è stata la consueta trasferta salisburghese per il Simon Boccanegra che rivedremo quest'anno a Ferrara con un cast e una regia diversi; in occasione del Festival di Pasqua 2000, abbiamo avuto un incontro con Claudio Abbado per presentargli il nostro sito internet, che ha apprezzato molto (compreso lo scherzo del pesce d'aprile) e per il quale ci ha dato alcuni suggerimenti, fra cui quello di togliere "Maestro" davanti al suo nome?C'era da aspettarselo, del resto non ha bisogno di titoli per essere grande!
A maggio c'è stata un'incursione a Berlino di una ventina di noi, che ci ha dato la gioia di rivedere insieme la coppia Abbado/Pollini, gioia rinnovatasi quest'anno, per un concerto alla Philharmonie. Per la maggior parte di noi è stato l'ultimo concerto con Abbado prima della sua malattia; infatti solo due fortunatissime abbadiane itineranti sono state a Buenos Aires per due dei concerti della tournée dei Berliner in America Latina. L'esecuzione della IX sinfonia di Mahler in particolare è stata qualcosa di eccezionale, secondo la testimonianza delle due signore del CAI presenti.
La notizia dell'operazione subita dal Maestro all'inizio di luglio ha fatto parte integrante della nostra vita come associazione; le reazioni di tutti, chi più chi meno, sono state come quelle di chi è in pensiero per una persona cui si vuole molto bene. Le preoccupazioni non sono mancate, in attesa del suo ritorno sul podio, avvenuto a Berlino ai primi di ottobre. Potevamo mancare? Pochi ma rappresentativi abbadiani (del tipo long distance-itineranti) hanno affrontato il viaggio per Berlino in auto in due giorni e mezzo per un concerto all'insegna dell'ironia e della burla, tema portante della programmazione della stagione corrente alla Philharmonie. L'impatto, non nascondiamolo, abbastanza forte del mutato aspetto di Claudio Abbado, molto dimagrito, è stato compensato subito dall'impressione di grande forza e vitalità che sprigionava, felice di essere tornato a dirigere. Del resto, ora lo sappiamo, la musica è stata ed è la sua migliore medicina, pur di fronte ad una malattia tanto grave come un tumore allo stomaco.
Dopo la trasferta berlinese di pochi, all'inizio di dicembre, ecco la trasferta , questa del tipo very long distance, di Guy Cherqui a Tokyo, per l'esecuzione del Tristano e Isotta, un'impresa davvero titanica per una persona appena convalescente, come era allora Claudio Abbado.
Il mese di dicembre, dal quale avevamo iniziato ricordando la presentazione alla FNAC, è sempre ricco di avvenimenti per noi: anche alla fine del 2000 infatti abbiamo partecipato all'organizzazione del concerto di Natale dell'Università di Milano, che ha visto questa volta la partecipazione del Maestro Romano Gandolfi e del coro dell'Orchestra Giuseppe Verdi (di cui fa parte una nostra socia!) nella Petite Messe di Rossini. Nel corso della manifestazione, la seconda edizione del premio Athena Giovani e Cultura è stato conferito a Luca Ronconi per il suo impegno nella formazione di giovani attori nel teatro di prosa. E proprio con l'associazione Amici del Piccolo Teatro di Milano, di cui Ronconi è direttore artistico, abbiamo avviato una collaborazione che ci porterà a presentare alcune delle più significative regie d'opera dei due grandi registi del Piccolo, Strehler e Ronconi appunto, dove il nostro contributo riguarderà soprattutto gli spettacoli che hanno visto Claudio Abbado come direttore. Sempre fra i progetti futuri, ci auguriamo che continui con successo la collaborazione con l'Università di Milano, il cui neoeletto Rettore, prof. Enrico Decleva, ha recentemente dichiarato che la sua musica preferita sono le nove sinfonie di Beethoven dirette da Abbado.
Non dimentichiamo fra l'attività progettata, quella delle consuete trasferte musicali, alle quali cerchiamo di associare, almeno una volta all'anno, un ricevimento con la partecipazione del Maestro. Questa volta abbiamo trovato un'entusiastica adesione alla nostra iniziativa di una festa dedicata ai ragazzi delle Accademie, nate da un progetto di Claudio Abbado, da parte del Teatro di Bolzano, della fondazione Gustav Mahler Musica e Gioventù e dell'assessorato alla cultura di Bolzano. Stiamo già lavorando insieme per la realizzazione di questo progetto, che ha già avuto l'assenso del Maestro lo scorso febbraio a Vienna, e avrà luogo dopo la rappresentazione del Simon Boocanegra a Bolzano appunto, il prossimo 7 giugno. A tutti è rivolto un caloroso invito a scegliere questa sede, che tra l'altro ci ha assicurato i posti migliori per lo spettacolo, per vedere e ascoltare il Simon Boccanegra.
Le occasioni di trasferta si sono arricchite dall'anno 2000 della possibilità di aderire alle proposte dell'associazione Wanderer di Ferrara, con la quale abbiamo organizzato un riuscitissimo viaggio ad Aix en Provence e Orange nella scorsa estate e che ha permesso all'inizio del 2001 ad alcuni nostri soci di assistere ad Amsterdam ad un bellissimo Tristano diretto da Rattle. E ciò anche a dimostrazione che il CAI non vive?di solo Claudio Abbado, ma ama tutta la buona musica, tanto da essersi attivamente impegnato, attraverso alcuni dei suoi soci, nella battaglia, alfine vinta, per la riconquista dei famigerati posti di loggione alla Scala, venduti con il vecchio e caro sistema della coda, il giorno stesso dello spettacolo. Per moltissimi di noi, come abbiamo scritto in un editoriale pubblicato sul sito (editoriale che è stato molto letto ed apprezzato), i posti in piedi di loggione sono stati la via principale che ci ha permesso di conoscere e apprezzare l'arte direttoriale di Claudio Abbado ai tempi della sua direzione al Teatro alla Scala. Questo impegno della nostra associazione è stato molto utile, come la successiva iniziativa della paglia in San Marco (di cui riparleremo nella relazione del prossimo anno) in occasione dell'esecuzione del Requiem di Verdi nel centenario della morte, per presentarci agli occhi delle autorità e delle istituzioni della cultura milanese (compresa la Scala), che ci pensavano fanatici e prevenuti, per quello che realmente siamo, persone colte e sensibili, che oltre ad ammirare Claudio Abbado come interprete, si sentono per affinità elettiva molto vicine al suo modo di concepire la musica e la cultura in genere, un modo lungimirante, fatto di progetti e di sostanza. Questo infatti significa essere abbadiani, un concetto molto diverso dall'apparire come dei semplici fans del Maestro. Quanto all'essere itineranti, certo fa parte integrante dei nostri programmi e lo si può essere chi più, chi meno, e tutti i mezzi sono validi: lasciatemi ricordare, con una punta di vanità, di essermi allenata non poco lo scorso anno anche nell'itineranza?di corsa (due maratone corse in onore del Maestro!).
Concludo con un invito affettuoso a testimoniare sempre di più e meglio la vostra partecipazione all'associazione, collaborando nei modi che vi sono possibili, dal semplice entusiasmo con cui aderite alle iniziative proposte, all'amicizia e alla solidarietà che siete disposti ad offrire agli altri (ad esempio offrire passaggi in auto a chi è sprovvisto di automobile è cosa molto meritoria in seno all'associazione), alla collaborazione attiva che può riguardare un impegno per il lavoro di segreteria, per il lavoro di archivio, per la redazione del sito, per nuove idee e iniziative e infine?la ricerca di una soluzione per una vera e propria sede, la cui mancanza ci pone seri problemi organizzativi.
Un altro grossissimo problema è posto dalla necessità di avere un fondo patrimoniale che serva da garanzia delle attività sociali, come richiesto dalle nuove leggi per le associazioni come la nostra, soprattutto dal momento in cui si sia ottenuta l'iscrizione all'albo provinciale dell'associazionismo, come è avvenuto nel nostro caso. Questo fondo inoltre ci permetterebbe una maggiore possibilità di acquisto anticipato di biglietti vari, pur costituendo una quota di patrimonio sociale da non utilizzare per le spese correnti e per l'esercizio normale. Per questa necessità il consiglio direttivo ha deciso di chiedere a tutti i vecchi soci una tantum un contributo libero da versare entro la fine dell'anno, mentre ai soci che entreranno dal prossimo anno 2001 verrà richiesta una quota di iscrizione oltre alla quota sociale annua.
A tutti un caloroso arrivederci ai prossimi appuntamenti.

La vostra presidente
Attilia Giuliani
Milano, marzo 2001