L'editoriale che pubblichiamo è firmato da Guy Cherqui, Redattore del sito degli Abbadiani Itineranti.

Editoriale marzo 2001
Editoriale Gennaio 2002
Editoriale aprile 2002
Editoriale settembre 2002
Editoriale Ottobre 2002
Editoriale Novembre 2002
Editoriale aprile 2003
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Editoriale Settembre 2003
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Editoriale

Milano Gennaio 2002


Milano, 24 Gennaio 2002

Mosso da inedita energia, ho deciso di pubblicare in questo inizio anno una piccola riflessione che potrebbe servire da editoriale. Mi perdoni la presidentessa, lascerò quanto prima lo spazio a disposizione ! Ma vorrei dire la mia su qualche punto che mi sembra importante ricordare. i nperdonino i lettori, il testo è scritto in italiano da uno straniero...con le dovute errori, francesismi...ma tant mieux: è così più esotico...

Il sito

Il sito degli Abbadiani compie due anni, fra poco sarà stato visitato 50000 volte, un'eccezione per un sito di questo tipo, così specializzato. Ma siamo felici di vedere che viene visitato da tutto il mondo, perfino dalle Isole Tonga, con regolarità. Certo, non è ancora perfetto: dobbiamo curare meglio le versioni in inglese, francese, tedesco. Dobbiamo essere più reattivi. Dobbiamo avere una vera squadra redazionale, che scrivi regolarmente, che aggiorni con rapidità: il lettore non sa quante battaglie ci sono tra la presidentessa e il redattore (tipo: "Guy, pubblica questo sul sito" Risposta: "neanche per idea" oppure " Guy, il sito non è aggiornato da 15 giorni, la gente chiede perché" risposta "Diamo tempo al tempo...Claudio è in vacanza, anch'io"...oppure..."Guy, hai dimenticato di pubblicare quello che ti avevo detto" risposta " Ma Tilla, è sul sito da 10 giorni.." Insomma piccoli problemi quotidiani . L'importante per noi è vedere il sito ormai citato in giornali stranieri ed italiani, commentato, qualche volta criticato, ma significa che abbiamo il nostro posto riconosciuto nella rosa dei siti di cui si parla!

2002

Claudio Abbado lascia per sua volontà la Filarmonica di Berlino. Nessuno oserebbe rimettere in questione il primato di questa orchestra nel mondo dopo 12 anni di direzione artistica di Abbado. Cominceremo ad accumulare ricordi: Boris Godunov, Tristan und Isolde, Parsifal, la Settima di Beethoven (quella del 15 aprile a Salisburgo...), La nona di Beethoven (quella del 24 febbraio a Vienna) La Fantasia di Beethoven, il Pelléas et Mélisande di Schönberg, Boccanegra, e Boccanegra, e Boccanegra, Tokyo 2000...vedo già il lettore dire (e il Falstaff? e il Viaggio a Reims? e il Wozzeck? e l'Otello? e la settima di Mahler? e la Nona di Mahler (quella di Lucerna..)....Oui oui...Na ja...Si si.. Tutto ...tutto vien guardato con malinconia...Tempi d'oro passati...alla grande

Passati ? guardiamo al futuro: milanesi, Abbado torna a dirigere a Lucerna, neanche tre ore di macchina da Milano, Seconda di Mahler, Tristano e Isotta, Parsifal....con l'orchestra delle orchestre, formata da amici, da musicisti desiderosi di "zusammenmusizieren", fare musica insieme...Tempi d'oro futuri..alla grande. Il cammino continua. Ormai Claudio Abbado non ha più bisogno di cariche prestigiose : il suo senso del progetto, il suo entusiasmo, il suo genio bastano a dare senso e prestigio a qualsiasi impresa

Milano

Ecco perché le polemiche milanesi hanno poco senso, se non quello della piccolezza e del provincialismo. La politica artistica del sommo Teatro italiano va in tutt'altra direzione: pubblicità, effetto nome, vuoto dei contenuti, cultura da rotocalco. Pero, rimane un grande Teatro, di qualità alta ogni tanto (Otello) medio alta più spesso (Traviata..). Ma dove sono le imprese innovative? Dove è l'effetto trascinante sulla vita culturale della città? Dov'è la programmazione di alta valenza problematica ? Dove sono le regie forti ? Dove sono le interpretazioni musicali di spicco, quelle che ti fanno intravedere un nuovo mondo? Le scelte sono altre.

Allora, cosa farebbe Abbado in questo contesto? Che senso avrebbe che venga per un concerto ad incantare la città una serata ? Se la città desse ad Abbado un progetto musicale importante, le cose avrebbero tutt'altro senso. Ma si mira solo al concerto serale unico e risolutivo, dove si vedranno in fila tutti gli habitués delle serate milanesi, visti mille volte alle Prime scaligere, e recentemente agli Arcimboldi...

No..a me dà solo fastidio quello che sento nei giovani melomani italiani: questi non hanno mai ascoltato un concerto di Abbado, non sanno cosa sia l'entusiasmo provocato all'estero dalle sue interpretazioni, spesso non sanno neanche chi è Claudio Abbado. A 300000 lire il biglietto, chi poteva andare a verificarlo, quando suonava a Roma con i Berliner ?  Nessun giornale italiano ha finora osato scrivere la verità: che oggi Abbado, nel campo artistico e musicale, è diventato il più alto rappresentante della cultura italiana, il più rispettato nel mondo: il punto di riferimento, come poteva esserlo Toscanini al suo tempo, o Strehler più recentemente. Guido Vergani potrà ignorarlo: che importanza, il mondo che conta lo sa.

Allora se questo sito può aiutare a mantenere viva la presenza di Abbado in Italia, ad attirare giovani e non, stanchi dalla musica dei rotocalchi e delle mezzecalzette culturali, allora solo avro il sentimento che abbiamo raggiunto l'obiettivo.

Buon anno! Evviva Claudio !