L'editoriale è di Guy Cherqui, redattore del sito.

Claudio Abbado ha già nascosto la bacchetta...

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Milano Settembre 2002

Cronaca dell'isterico seguace


Milano, 7 settembre


Dopo un anno ricco di momenti musicali forti, non ultimi i concerti e spettacoli di quest'estate, Claudio Abbado ha deciso di fare una lunga vacanza, dedicata soprattutto a se stesso, alla famiglia, alla sua salute, alla preparazione di futuri appuntamenti. Non è la prima volta che interrompe la carriera per prendere un po' di distanza. Chi ha vissuto i due ultimi anni, pieni di impegni ( tra i quali ricordiamo Parsifal, Simon Boccanegra, il ciclo Beethoven, e le Tournée in Giappone, negli USA, in Austria, in Italia) può da una parte essere rassicurato: il ritmo sostenuto da Claudio Abbado ci ha dimostrato che aveva superato l'allarme salute. Pero, giustifica anche un attimo di stasi, di riposo, per cominciare un altro periodo della sua carriera, dopo 12 anni intensi.

Dunque, buon riposo a Claudio Abbado, e arrivederci a Ferrara (15 Febbraio 2003) e a Lucerna (15 Agosto 2003)..

Ma gli Abbadiani non entrano in ibernazione. Ben lontano. Il successo della Mostra, e anche le sue imperfezioni, ci spingono a proseguire questo "work in progress". E' un lavoro lungo, che richiede precisione, collaborazioni amichevoli sia economiche che scientifiche che logistiche. Vorrei salutare ancora il lavoro del Team del nostro caro amico e socio Fabio Bartolini, quello di Rosemary Ripperger e quello di Christa Hintermayer, ma anche Marina Rovera, Deda Pedrazzini, Silvana Patrini senza le quali non avremmo potuto presentare buona parte dei documenti . Vogliamo allargarlo, magari trasformarlo, per farne il nostro biglietto da visita, un biglietto da visita forse da seguaci , non di sicuro da isterici.

Essere abbadiani ci spinge anche a sostenere e onorare le orchestre e gli artisti legati a Claudio Abbado: Mahler Chamber Orchestra, Gustav Mahler Jugendorchester, Berliner Philharmoniker riceveranno di sicuro una visita degli abbadiani quest'anno. Le itineranze continuano perché i seguaci isterici sono anche amici dell'arte e della musica fatta bene. Vorrei al nome di tutti noi salutare i Berliner Philharmoniker che questa settimana iniziano un nuovo periodo della loro attività, sotto la direzione di Sir Simon Rattle al quale abbiamo mandato un telegramma. Certo, comincia qualcosa di nuovo, e diverso: basta guardare i programmi dei Philharmoniker, basta leggere le interviste di Simon Rattle rilasciate alla stampa in quest'ultimi giorni. Ma la diversità è sempre fonte di arricchimento: non dubitiamo che quando Abbado ritroverà nel 2004 i suoi Berliner, saranno diversi forse, ma sempre entusiasti nell'idea di "zusammenmusizieren" per produrre momenti indimenticabili.

Benvenuto, Sir Simon.

Infine, vorrei ringraziare l'amico Enrico Girardi di offrirmi l'occasione di precisare un punto importante. Quest'eccellente giornalista e raffinato musicologo considera "isterismo" le manifestazioni di gioia (fiorita) che accompagnano i concerti di Claudio Abbado. L'amico Girardi ha sbagliato la mira e mi permette pertanto di sottolineare che sono pochi i momenti di espressione di autentica gioia in questo mondo, e che sono pochi i momenti di autentica gioia estetica e artistica nella vita musicale (almeno italiana in questi ultimi anni). Noi abbadiani manifestiamo la nostra gratitudine con fiori. E in fatto di isterismo mi sembra più giusto invitare l'amico Girardi a guardare altrove: gli esempi abbondano, compreso nel mondo musicale e giornalistico.

Come dice un proverbio francese : "Dites le avec des fleurs"