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La Repubblica: 2 gennaio 2000

Abbado: Salisburgo addio

Un divorzio amaro dal Festival estivo. Il Maestro accusa la dirigenza: "Non hanno mantenuto gli impegni"

VIENNA - Con l'anno nuovo, primo divorzio eccellente nel mondo della musica classica. Il direttore d'orchestra Claudio Abbado ha annunciato ieri, con un duro comunicato, la sua rinuncia a collaborare al Festival di Salisburgo dell'estate 2000, dove avrebbe dovuto dirigere una nuova edizione di Così fan tutte di Mozart e una ripresa del Tristano e Isotta di Wagner.
Abbado, che dirige abitualmente l'Orchestra Filarmonica di Berlino ed è anche direttore dei Festival di Pasqua a Salisburgo, nel motivare la sua decisione ha detto di ritenere inaccettabile sia i piani per le opere sia il sistema di rotazione nell' orchestra.
"Gli accordi non sono stati mantenuti", ha fatto sapere Abbado, secondo quanto scrive l'agenzia austriaca Apa, spiegando che da oltre tre anni faceva presente al direttivo del Festival estivo di Salisburgo quanto ripete da tempo anche ai responsabili dei Filarmonici a Vienna: per motivi artistici non è disposto a accettare il sistema di rotazione dell'orchestra.
A metà dicembre gli è stato invece comunicato che la realizzazione delle due messe in scena non sarebbe stata possibile senza la rotazione degli orchestrali. Inoltre era stato concordato che egli avrebbe partecipato alla decisione finale su scenografia e costumi.
"Solo dopo ripetute richieste" afferma Abbado "ho ricevuto a fine dicembre alcuni bozzetti, per me inaccettabili in quanto non tenevano in nessun conto quanto mi era stato promesso in precedenza. Sono anche venuto a sapere che la scenografia e i costumi erano già in un avanzato stato di produzione. Ritengo questo comportamento inaccettabile e mi sento costretto a rinunciare alla mia partecipazione al Festival estivo".
Abbado ricorda anche di avere già accettato in precedenza diverse novità. "Su richiesta esplicita di Gerard Mortier e Hans Landesman" afferma il direttore d'orchestra"nel programma era stata inserita una nuova produzione del Simon Boccanegra, per la regia di Peter Stein". In seguito, invece, è diventato chiaro che sarebbe stata presentata solo al Festival di Pasqua.
"Questo l'avevo accettato, e avevo addirittura cancellato alcuni dei miei programmi per poter dirigere una ripresa dell' opera a Firenze nel giugno 2002" spiega il maestro. "In precedenza avevo anche accettato senza problemi un anticipo della ripresa del Falstaff dal 2002 al 2001".

Il Corriere della Sera, 3 gennaio 2000

IL RETROSCENA Un groviglio di tensioni ha portato al polemico comunicato con il quale il direttore d'orchestra rinuncia alla rassegna estiva

Un regista choc dietro il caso Abbado-Salisburgo
Il maestro ha detto "no" al Festival che voleva imporgli anche il provocatorio Neuenfels per "Così fan tutte"

 

Come la storia, anche i Festival si ripetono. La querelle fra Abbado e Mortier che ha indotto il primo a ritirarsi dal podio di "Così fan tutte" e di "Tristano", in cartellone coi Wiener Philharmoniker la prossima estate al Festival di Salisburgo, appare un déjà-vu. Nel '96 accadde qualcosa di simile. Riccardo Muti, già scottato qualche anno prima da una "Clemenza di Tito", rifiutata per la sgradita regia dei coniugi Hermann, ruppe definivamente col Festival diretto da Gérard Mortier. Uno scontro che si è riproposto con Abbado. Anche lui furioso contro una gestione che, a suo dire, non ha rispettato gli impegni. Due le principali accuse: i bozzetti ricevuti per la nuova edizione del "Così fan tutte" non sarebbero consoni all'interpretazione concordata con il regista Hans Neuenfels; inaccettabile la rotazione degli orchestrali prevista dal Festival. Spiegazioni dietro alle quali si nasconde un groviglio di tensioni accumulate negli anni. A far da detonatore le prepotenti personalità dei protagonisti. Mortier, carattere difficile, durante la sua gestione a Salisburgo è riuscito a litigare quasi con tutti. Grande estimatore di Abbado sul podio, lo ha sempre temuto come possibile rivale alla direzione, visto il precedente di Karajan che reggeva il timone sia del Festival estivo sia di quello di Pasqua.
Sotto tiro per eccessi di spese, in scadenza nel 2001, Mortier a questo punto si muove in libertà vigilata. A rilanciare la sua immagine gli servono grandi eventi. Come quello di far rincontrare, dopo tanti anni, Abbado coi Wiener su un podio lirico. Complici due grandi opere, "Tristano" già applauditissima a Pasqua '99, l'altra con un allestimento nuovo. E qui cominciano i dolori. Il regista scelto da Mortier, Hans Neuenfels, è senz'altro uno dei nomi più prestigiosi della scena teatrale germanica, autore di regie-scandalo, provocatorie, cerebrali. Un caratteraccio anche lui. Poco incline alla mediazione, non ha certo adattato le sue esigenze a quelle di Abbado. Che, su "Così fan tutte", ha le idee ben chiare. Non a caso, per la sua prima direzione dell'opera mozartiana, dall'8 febbraio a Ferrara, ha scelto la regia, già collaudata al San Carlo di Napoli lo scorso aprile, di Mario Martone. Un'interpretazione intimista e lineare, che mira dritto al nocciolo drammaturgico. Il maestro avrebbe desiderato ritrovarne lo spirito a Salisburgo, pur con un'altra firma. "Sì, a unirci è stata l'essenzialità, questa è un'opera da camera, richiede di raccogliere il più possibile lo spazio per concentrarsi sui sentimenti", spiega Martone, fra pochi giorni a Ferrara con Abbado per le prove.
Infine l'ultimo stridore. Il rapporto del maestro coi Wiener non è stato più lo stesso dopo la sua partenza da Vienna, nel '92. Abbado aveva chiesto un numero di prove superiore a quello offertogli oltre alla garanzia che l'organico sarebbe rimasto lo stesso in tutte le repliche. Richieste respinte.
Quest'estate Abbado a Salisburgo ci sarà, ma solo per i due concerti con i suoi Berliner. Per rivederlo sul podio lirico bisognerà forse aspettare che il testimone passi a Peter Ruzicka, direttore artistico del Festival dal 2002. Ruzicka, già alla guida della Biennale di Monaco, ha fama di uomo di grandi aperture artistiche ma anche di grandi capacità diplomatiche.
Giuseppina Manin,

Lunedì, 3 Gennaio 2000
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