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UNA BELLA LETTERA

Abbiamo ricevuto questa bella lettera da un neo iscritto al CAI, che si è unito a noi per la prima volta in occasione dei recenti concerti mozartiani di Bologna:

Da tempo leggo e seguo on line l'attività del CAI ma ieri sera per la prima volta al Manzoni ho partecipato "come uno del CAI" ad un concerto di Abbado (per me due prime volte in assoluto)
La signora Attilia sorridente è stata gentilissima, poi gli altri che ho incontrato in sala seduti a fianco a me che mi hanno trattato con cordialità e premura come se fossi uno di voi da sempre, un po' intimorito e attratto dal mondo della musica vissuto in maniera così appassionata e intelligente.

Eppoi il concerto di una bellezza intensa e gioiosa, di una tale intensità e energia da togliere il fiato: è stato un pomeriggio incantevole che spero di rivivere quanto prima possibile d'ora in poi con il CAI.
Grazie e evviva il divino maestro!

Francesco Armezzani

Questo vuole essere il CAI, un gruppo di amici accomunati dalla stessa passione per la musica in generale e in particolare per un artista che sa comunicarla forse meglio di ogni altro, dandoci ogni volta una carica di energia e di gioia (che come medicina pensiamo sia la migliore !).

Il nostro gruppo non è, come qualcuno - anche fra i giornalisti - pensa , un gruppo di fanatici che rischia di guastare i successi di Claudio Abbado con un entusiasmo eccessivo (così è stato detto!), ma un raro gruppo di persone pensanti, colte e appassionate di musica a 360 gradi, che hanno ricevuto molto da Abbado in quanto a stimoli culturali e che anche grazie a questi stimoli hanno aperto i loro orizzonti. Si direbbe che in un mondo dove il consenso è così pilotato, sia proprio questo che urta di più e per questo come genuini appassionati dobbiamo non farci impaurire da critiche malevole e continuare ad inviare un messaggio di apertura, di ingenuità, di attento e critico ascolto, che è quanto desidera Abbado da chi ascolta la sua musica. E d’altra parte si può capire come l'impegno etico, morale e politico in altissimo senso, l'arte, l'intelligenza e l'umanità di Abbado possano dare fastidio e probabilmente noi diffondendo quei valori contribuiamo ad aumentare quel fastidio. E’ importante continuare a crederci, a quei valori, oltre che per l'arte e per la bellezza, anche per la dolorosa situazione morale in cui è caduto il nostro paese.













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