LA CRONACA
 DEL WANDERER
N°62

Il gioco della vita

Ermanno Gloria

Molto e giustamente è stato scritto sulla recente tournee del "Così fan tutte" e vorrei aggiungere le mie impressioni.

Innanzitutto l'esecuzione da parte dell'orchestra condotta da Abbado è stata fra le più entusiasmanti: quali colori, quali raffinatezze e impeti virili sempre nel rispetto dello stile mozartiano seppur reinventato in un contesto moderno. Purtroppo a tanta consapevolezza del "far musica", a mio parere, la parte vocale non corrispondeva alla stratosferica qualità direttoriale.

La regia di Martone è la stessa di questi ultimi anni, ma sempre valida con l'apporto di ulteriori sapienti particolari. Grazie a questa regia, per la frenetica, ma accorta, recitazione, imposta agli interpreti, per chi non sa cogliere l'aspetto musicale tutto funzionava in una sorta di virtuale perfezione. Nel mio caso, per assistere a quasi tutte le rappresentazioni, e volendo anche essere accorto economicamente, ho visto poco(in galleria) ma ascoltato molto. Le due compagnie di canto in un certo senso si eguagliavano, ma quello che mi irritava era Workman: le intenzioni erano buone, ma la natura non è stata prodiga con questa voce dal fastidioso vibrato alternato da passaggi fissi e da una dizione approssimativa. Non mi bastava poi il carisma di Raimondi, dove specialmente alla prima dava l'impressione di non essere preparato.

Comunque, come è sempre successo nelle occasioni operistiche, anche se i cantanti non erano sempre all'altezza, e dentro di te sentivi esclamare "che peccato.!.." Abbado ha saputo e sa fare il miracolo di elevare il tutto con una sempre rinnovata intensità.