La cronaca del Wanderer

Il Wanderer può essere tutti noi.

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Cronaca di una serata "ordinaria" ad Amburgo: Il trovatore

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DOSSIERS

L'album dei nostri ricordi, l'archivio della nostra attività, le nostre emozioni, tutto questo alla pagina
Dossiers.

WANDERER'S STORY:
- cronaca 1(Boccanegra - Berlino)
- cronaca 2 (Abbadium Bug)
- cronaca 3 (Ferrara: Così fan Tutte)
- cronaca 4 (Salzburg: Simon Boccanegra)
- cronaca 5 (Aix, Makropoulos)
- cronaca 6 (Orange, Racconti di Hoffmann)
- cronaca 7 (Hannover, Concerto)
- cronaca 8 (Salzburg, Les Troyens) 
- cronaca 9 (Bolzano, concerto Boulez)
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cronaca 10 (Faust di Peter Stein ad Hannover )
- cronaca 11 (Fabio Vacchi a Salisburgo)
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cronaca 12 (I Berliner Salisburgo)
- cronaca 13 (Nono a Venezia)
- cronaca 14 (Il ritorno di Abbado)

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cronaca 15 (Tristan und Isolde , Tokyo 2000)
- cronaca 16 (Requiem di Verdi a Berlino 1)
- cronaca 17 (Requiem di Verdi a Berlino 2)
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cronaca 18 (Beethoven a Vienna)
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cronaca 19 (Beethoven a Vienna)
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cronaca 20 (Beethoven a Vienna)
- cronaca 21 (Falstaff a Salisburgo)
- cronaca 22 (Mahler VII, Berlino)
- cronaca 23 (Simon Boccanegra, Ferrara)
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cronaca 24 (Impressioni dalla tournée Boccanegra)
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cronaca 25 (Impressioni da Cincinnati Opera)
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cronaca 26 (Teatro alla Scala, stagione 2001-2002)
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cronaca 27 (Festival di Pesaro 2001)
- cronaca 28 (Abbado a Lucerna)
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cronaca 29 (Berlino, 27/09/2001)
-
cronaca 30 (NYC)
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cronaca 31 (NYC)
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cronaca 32 (NYC)
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cronaca 33 (NYC)
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cronaca 34 (Parsifal a Berlino)
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cronaca 35 (Berlino: Beethoven - Mendelssohn)
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cronaca 36 (A Berlino per Schumann)
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cronaca 37 (in viaggio verso gli Arcimboldi)
-
cronaca 38 (Parsifal Salzburg)
-
cronaca 39 (Parsifal Salzburg)
-
cronaca 40 (Parsifal Salzburg)
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cronaca 41 (Berlino Aprile 2002)
- cronaca 42 (Berlino Aprile 2002)
- cronaca 43 (Beethoven IX, Rattle,Wien)
- cronaca 44 (Wien Maggio 2002)
- cronaca 45 (Boccanegra, Firenze)
- cronaca 46 (Estate2002)
- cronaca 47( Silvester 2002 a Berlino)
- cronaca 48 (Ferrara Feb.2003)
- cronaca 49 (Reggio E.Feb.2003)

Speciale 1 (Loggione)

PERSONAGGI
Piero Farulli
Romano Gandolfi
Pierre Boulez
Euro2000
Andrea Concetti

La cronaca del Wanderer
N°50

Il Trovatore ad Amburgo



Il Wanderer ad Amburgo

Il 26 marzo scorso (26-3-2003) un wanderer solitario si è trovato ad Amburgo, con delle modeste aspettative da turista, conscio di andare a visitare una città sostanzialmente nuova, ricostruita dopo i pesanti bombardamenti dell’ultima guerra, ma senza il fascino di altre città tedesche, come Lubecca, ad esempio, da cui il wanderer in questione era partito.

E invece il viaggio gli doveva riservare due autentiche sorprese! La prima è stata una vera folgorazione: la vista del famoso quadro di Caspar Friedrich, il Wanderer, sì, proprio lui, il Wanderer che sulla cima della montagna guarda sotto di sé un mare di nubi, il simbolo in pittura del romanticismo tedesco! Sono emozioni rare e questa volta ringrazio la mia ignoranza (non sapevo che il quadro fosse conservato nella pinacoteca di Amburgo) di avermi permesso questo inaspettato vero e proprio tuffo al cuore!

Il Wanderer (che poi è la sottoscritta, l’avete già capito!), gironzola poi per la città e, attraversato il famoso ponte dei Lombardi che divide i due bacini del porto alle foci dell’Elba, capita, guarda caso, al Teatro dell’Opera e si compra un bel biglietto di palco per il Trovatore che va in scena la sera stessa.

In realtà vi sono andata con lo spirito di “collezionare“ semplicemente un altro teatro d’Opera che mancava alla mia lista, e invece è stata un’autentica rivelazione. Raramente si vede uno spettacolo che si capisce pensato e preparato nei minimi particolari, con una cura totale che va dai movimenti di scena al modo con cui si muovono e cantano i protagonisti. E qui intendo cantare come espressione di canto, come aderenza a un concetto di interpretazione originale dell’opera, lasciando stare il giudizio tecnico sulle voci. Ho apprezzato tantissimo il senso di ironia che ha pervaso tutto lo spettacolo, fatto con un’intelligenza rara. Nello stesso tempo, le cadenze e i ritmi, piuttosto lenti, imposti dal direttore, hanno tolto tutto quello che di bandistico ci può essere in Verdi, ma non come stratagemma per cercare di raffinare quello che può benissimo non essere raffinato (voglio dire non con l’intento di correggere Verdi), ma per una scelta di lettura ben precisa, che ha dato secondo me un esito straordinario. Devo dire che tornata a casa ho sentito un po’ del Trovatore di Karajan con i Berliner (Capucilli, Price, Obratzsova, Bonisolli e Raimondi) e poi quello di Giulini (Zancanaro, Plowright, Fassbaender, Domingo, Nesterenko) e pur avvicininandosi quello di Giulini molto di più a quello ascoltato ad Amburgo, soprattutto nella direzione d’orchestra e pur essendo Domingo magnifico, devo dire che nessuno dei due mi piaceva altrettanto come taglio interpretativo. Bravo dunque il giovane direttore, Michael Hofstetter che mi hanno detto specializzato nel repertorio barocco; non so quanto questo abbia contato nelle sue scelte interpretative.

Negli ultimi tempi solo il Don Giovanni di Aix en Provence (Harding/Abbado) mi aveva dato la stessa sensazione di spettacolo originale e curatissimo, dalla regia, al modo di far cantare, alla direzione d’orchestra, in modo che appaia un tutto omogeneo e coerente. Esattamente quello che manca da molto tempo nelle stagioni scaligere/arcimboldiane!

Il vostro “Wanderer per caso”,

Attilia


Il Trovatore, Staatsoper Hamburg, 26 Marzo 2003

Messa in scena (Inszenierung): Tilman Knabe
Scene: Alfred Peter
Costumi: Kathi Maurer
Luci: Michael Bauer

Conte di Luna: Zeljko Lucic
Leonora: Ines Salazar
Azucena: Yvonne Naef
Manrico: Mikhail Davidoff
Ferrando: Orlin Anastassow
Inez: Antigone Papoulkas
Ruiz: Dirk Schmitz

Coro: Florian Csizmadia

Direttore: Michael Hofstetter