LA VITA DEL CAI

Assemblea dei soci
Marzo 2005

Tra due maratone, quattro salite al loggione e 26 discorsi sulla Scala, la relazione della Presidente






















 


RELAZIONE ANNUALE RELATIVA AL 2004 e linee programmatiche per il 2005


Cari amici, potrei ridurre al minimo questa relazione, rimandando la rassegna dell’anno appena trascorso alle numerose pagine del nostro sito che documentano l’attività dell’associazione, dagli editoriali ai wanderer, alle varie lettere ricevute, alle foto. Il sito è la nostra casa, la nostra finestra sul mondo e la nostra porta per ricevere informazioni dal mondo. La media dei contatti al mese è di 18.292, con una punta di 41915 nell’ottobre scorso e di 1950 in un solo giorno.

Questo successo non è senza una ragione: il sito deve essere continuamente aggiornato e per farlo bisogna avere prima di tutto del materiale da pubblicare e in secondo luogo un redattore (che per noi è un redattore unico, Guy Cherqui) che deve preparare le pagine e caricarle. Quindi è importante che arrivino segnalazioni di ogni tipo da parte dei soci (articoli di giornali, rivista, girnali on line, foto, programmi, comunicati) e resoconti di viaggi, concerti e spettacoli visti.

Ora si impone la necessità di un aggiornamento tecnico del sito e dovremo acquistare alcuni programmi e varare un forum di discussione.

Il 2004 si è aperto con il Così fan tutte a Ferrara e Reggio Emilia; indimenticabile è stata poi la tournée con la GMJO con in programma la IX di Mahler, tournée che ha toccato, dopo Bolzano, Budapest, Bratislava, San Pietroburgo, Reggio Emilia, Trieste e Roma. Approssimativamente possiamo vantare 360 presenze, con alcuni soci (socie per meglio dire) che hanno mancato un solo appuntamento di tutto il tour!!! Incredibile davvero!

Tregua nel mese di maggio, per vedere poi rinserrare le file di un cospicuo gruppo di abbadiani in viaggio a Berlino all’inizio di giugno, per l’atteso ritorno di Claudio Abbado sul podio dei Berliner Philharmoniker; ancora una volta Mahler al centro del programma, con la sinfonia n° 6.

Altra pausa in luglio e in agosto, ormai è diventata una tradizione, circa 400 biglietti acquistati per il Festival di Lucerna, senza contare una prova generale aperta che ha accontentato un’altra fascia di soci e amici che hanno potuto ascoltare l’attesissimo concerto con la coppia Abbado/Pollini.

In settembre un concerto a Ferrara prima del debutto della nuova orchestra Mozart, l’ultima creatura di Claudio Abbado. Ancora una volta l’esito è stupefacente, nella serata inaugurale ci è stata regalata una pirotecnica serie di bis che hanno messo in risalto tutte le parti soliste dell’orchestra e ha portato l’entusiasmo alle stelle.

E infine, a dicembre la sorpresa: tournée con la MCO a Cuba e in Venezuela, solo due nostre socie partono per quelle destinazioni, ma abbiamo il nostro socio e agente all’Avana, Gregorio (assurto tra l’altro agli onori della cronaca in Italia per essere stato citato dal Maestro in un articolo pubblicato dal Corriere della Sera recentemente), che ha fatto gli onori di casa e ha fatto a Claudio Abbado gli auguri di fine anno a nome di noi tutti (come del resto era già successo l’anno prima). Il progetto per cui Claudio Abbado è partito per l’America latina è quello dell’Orquesta de Jovenes Latinoamericanos: Riporto dall’articolo apparso su Repubblica del 10 febbraio scorso: “un´orchestra multiculturale e multirazziale: sono in 285, tutti fra i 15 e i 24 anni, e provengono, oltre che dal Venezuela (90 di loro fanno parte dell´orchestra giovanile Simon Bolivar, che esiste già da anni) da Ecuador, Perù, Bolivia, Colombia, Paraguay, Uruguay, Cile, Argentina, Repubblica Dominicana, Puerto Rico, Costa Rica, El Salvador, Guatemala, Messico, Haiti, Cuba, Brasile, Panama, Honduras e Nicaragua. Una galleria di volti infinita e coloratissima, che sprigiona un´energia e un entusiasmo davvero contagiosi: vederli, ascoltarli, viverci praticamente a fianco la maggior parte del tempo, è un´esperienza unica. Anche Claudio Abbado è stato contagiato: sembra che tragga una forza davvero inesauribile da questi giovani. Vedere la passione, osservare l´entusiasmo di un artista che crede profondamente in quello che fa, lascia senza parole: Abbado li segue, uno a uno, parla e scherza con tutti, dimostra una pazienza zen, sfodera una memoria infallibile per quanto riguarda i singoli nomi. Il giorno che è arrivato a Caracas, è stato organizzato un concerto in suo onore con il gruppo dei "Mano Blanca" (mano bianca). E´ un gruppo misto di giovani sordomuti, che indossano guanti bianchi e fanno musica, per l´appunto, con le mani: accanto hanno un coro che canta, e loro, con una sincronia perfetta, muovono le mani con il linguaggio dei sordomuti, traducendo, letteralmente, parola per parola, il testo della canzone. Il risultato è una danza di mani bellissima: Abbado si è commosso ed è rimasto senza parole, e Alessio Allegrini, primo corno di Santa Cecilia - special guest di Abbado in questa nuova avventura - lo ha definito il concerto più intenso che abbia mai visto”.


In quanto all’archivio, la maggior parte del materiale in nostro possesso è già stato trasferito presso Rosy Ripperger, che, come già annunciato lo scorso anno, se ne sta occupando attivamente.

L’organizzazione dell’associazione ha dovuto navigare a vista anche quest’anno ma non ci sono stati grossi inconvenienti, se pensate che è stato organizzato con successo il soggiorno a Berlino per una quarantina di persone e che sono stati distribuiti più di mille biglietti senza errori. Restano le difficoltà di sempre che potranno essere superate con una migliore informatizzazione, che non siamo ancora riusciti a realizzare. Lasceremo questo compito al consiglio direttivo che verrà eletto il prossimo anno! A questo proposito lanceremo entro la fine dell’anno un invito a candidarsi per le prossime elezioni.

Le attività sul territorio di Milano proseguono con le convenzioni con il Piccolo Teatro, l’Orchestra Verdi, le Serate Musicali e l’Università di Milano.

Tra le cose previste per quest’anno, oltre ai soliti viaggi per seguire concerti e spettacoli con Claudio Abbado, c’è una giornata di studio (o convegno o tavola rotonda, vedremo come sarà più opportuno chiamarla) dedicata a Sergio Sablich, coltissimo critico musicale, autore di numerosi libri, e indimenticabile amico e socio, che ci ha lasciati lo scorso mese di febbraio, in seguito a un ictus cerebrale che lo aveva colpito all’inizio di gennaio.

Vi ricordiamo infine che l’associazione compie quest’anno 10 anni (esattamente il 7 dicembre). Conoscendo le nostre forze non abbiamo voluto pensare a manifestazioni particolari; la giornata dedicata a Sergio Sablich sarà già un modo per celebrare questa ricorrenza. Se ci sarà la possibilità cercheremo di realizzare anche uno stampato con il materiale della mostra realizzata 3 anni fa. E’ chiaro che molto di più si potrebbe fare allargando l’attività dell’associazione con altre iniziative, ma bisognerebbe disporre di un gruppo di persone che vi si possano dedicare regolarmente. Una ventata nuova non sarebbe male a questo punto e invito tutti a pensarci: le elezioni del prossimo anno sono l’occasione giusta per rinnovare consiglio e linee guida dell’associazione. Cosa ne pensate?

Per allargare la partecipazione attiva dei soci, oltre al già programmato forum che inseriremo nel sito (insieme ad altre novità, come la possibilità di ascolto di brevi brani musicali), invieremo un questionario prima dell’estate, sia per l’aggiornamento anagrafico, sia per chiedere cosa si vorrebbe cambiare e cosa si vorrebbe introdurre di nuovo nella gestione dell’associazione.

Per finire, ho deciso di ricopiare tali e quali le parole di chiusura della relazione dello scorso anno:


In tutto ciò, in mezzo cioè a tutte queste cose da fare o che possono e devono essere migliorate, vi prego di non cambiare una sola cosa: il cuore del Club, la nostra voglia di stare in un’associazione così particolare per quella particolare affinità elettiva che ci lega a Claudio Abbado e che ha permesso a tanti di noi di allacciare rapporti di vera amicizia che difficilmente si interromperanno. Questa è la vera anima del CAI e per questo può sopravvivere benissimo anche ai difetti di organizzazione; per cui miglioriamo sì la gestione, ma senza perdere la nostra anima!

La vostra Attilia (disposta anche a cedere parte della sua anima, quella abbadiana, al suo successore, basta che si faccia avanti fin da ora!)

Milano, marzo 2005 - Relazione annuale sul 2004 per l’assemblea generale dei soci del Club Abbadiani Itineranti del 29 marzo 2004



























































































































































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