PRAEMIUM IMPERIALE Corriere della Sera
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Abbado contro il Cavaliere: incompatibile con l' Europa il suo monopolio dei media Discorso a Tokio: così la cultura scompare L' attacco mentre commentava un riconoscimento in Giappone Bocconi Sergio DAL NOSTRO INVIATO TOKIO - Sembrava un classico ringraziamento. Invece Claudio Abbado ieri a Tokio, nella conferenza stampa per la consegna del Praemium Imperiale, ha compiuto un inatteso affondo nei confronti del sistema politico italiano e, pur senza nominarlo, del premier Silvio Berlusconi. «Sono un musicista, non un politico - ha detto al termine del suo breve intervento - ma di recente ho letto questo testo dello scrittore tedesco Peter Schneider: ""Ci chiediamo se sia compatibile con i valori costitutivi dell' Europa il fatto che, proprio nella sua parte più bella e antica, una persona controlli l' 80% dei media e sia per inciso anche presidente del Consiglio"". Trovo che queste cose siano importanti e vadano conosciute nel mondo». Parole inconsuete. Sia perché Abbado, direttore delle principali orchestre del mondo, dalla Scala ai Berliner, oggi «innamorato» della formazione che ha costruito a Lucerna, non è familiare a simili dichiarazioni. Sia per il contesto: è la prima volta che la politica fa ingresso nel Praemium Imperiale che quest' anno, alla sua quindicesima edizione, vede premiati oltre ad Abbado anche Mario Merz per la scultura, Rem Koolhaas (architettura), Bridget Riley (pittura) e Ken Loach (teatro e cinema). Quest' ultimo ha poi seguito le orme di Abbado, che ha ringraziato per le sue parole, dedicando il premio ad alcuni ex ferrovieri giapponesi che si sono battuti contro i licenziamenti seguiti alla privatizzazione delle ferrovie e ai membri di un tribunale popolare nipponico contro i crimini, che ha denunciato la guerra contro l' Iraq. Il premio - che viene consegnato oggi ad Abbado, presente alla cerimonia con uno smoking Armani - consiste in un diploma, in una medaglia e in una somma di 15 milioni di yen (118 mila euro circa), che devolverà in borse di studio per giovani musicisti. La scelta dei premiati è stata fatta dalla Japan art association, che ha fra gli advisor internazionali Umberto Agnelli, presidente della Fiat. Il quale ieri nel suo discorso ha voluto ricordare, «in un anno come il 2003 di non poche tensioni internazionali», che «l' arte aiuta la pace». Abbado ha poi spiegato: «Ho parlato di un dato di fatto innegabile che ciascuno può interpretare come vuole. Ci sono cose giuste, che non sono né di destra né di sinistra, e che vanno dette perché sono fatti importanti, non solo per l' Italia, ma per il mondo». Ha poi aggiunto che «nel nostro governo abbiamo ministri che non conoscono la ricchezza delle culture fuori e dentro l' Italia; ci sono poi persone che magnificano la guerra umanitaria, che è un controsenso; capita inoltre che da un Paese come gli Stati Uniti, con valori altissimi come la ricerca scientifica, ci siano persone che importano pubblicità e soap opera in Italia propinandole a tutti grazie al possesso delle reti tv. Dalle quali però scompare gradualmente la cultura e la musica, sommerse da spot pubblicitari e altro». Sergio Bocconi * LA FRASE C' è chi importa in Italia pubblicità e soap opera propinandole a tutti grazie al possesso delle tv. Da cui scompaiono cultura e musica, sommerse dagli spot
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