E’ stata una festa!
E’ sempre una festa ritornare a Berlino, specialmente nella zona centrale dove è stato abbattuto il muro. E’ una festa ritornare e scorgere sempre qualcosa di nuovo che la città propone nel suo fermento vitale , nell’architettura, nelle mostre, in ogni forma culturale e specialmente nella musica.
E’ stata una festa rivedere Claudio Abbado ritornare a dirigere i Berliner. Non mi piace usare la parola “evento” perché attualmente ha assunto un significato stereotipato e ogni avvenimento è considerato immeritatamente tale. Ma se ridiamo a questa parola il suo vero significato di “una tantum” quest’ultima apparizione di Abbado è da considerarsi davvero un evento.
Avendo assistito alla replica del 5 giugno mi rammarico di non essere stato presente alla prova generale e alle altre repliche.
Molto interessante il ciclo dei lieder di Martin, e grande merito averle riproposte, attraverso l’intelligente forza interpretativa di Quastoff, sempre sorprendente, quale inaudita rivalsa all’ingenerosa natura.
Seguiva il grande affresco della Sesta sinfonia di Mahler.
E’ stata una festa ritrovare in questa interpretazione di Abbado e dei Berliner quello spirito di cara memoria proprio dei “dilettanti”, ma qui senza dilettantismo: mi piaceva scorgere nel volto degli orchestrali quegli ammiccamenti di compiacimento nel climax dei vari passaggi virtuosistici. Come non mai ho apprezzato il posto in cui mi trovavo, nel settore dietro all’orchestra: ciò mi ha permesso di avere di fronte Abbado, che con il volto, la bacchetta e soprattutto con quella sua magica mano sinistra ci “raccontava” Mahler.
Ed è proprio questo “racconto” che è impossibile spiegare con parole adeguate a chi non c’era; ed è quello che l’auditorio ha sentito e percepito come esperienza musicale straordinaria. Troppi sarebbero i momenti su cui soffermarsi e lascio alla stampa e ai critici, che ne hanno ampiamente scritto, ogni appropriata e professionale considerazione, ma non rinuncio a descrivere l’emotiva sensazione che ho provato, in particolare, nell’andante della sinfonia: ad un certo punto un’ondata di entusiasmo mi ha colto in pieno e ho visto il pubblico e l’orchestra stemperarsi in una fluttuante e quasi dolorosa commozione che mi ha rigato le guance.
Che altro dire…è stata una festa!
Questa magia verrà trasmessa il prossimo 11 giugno alle 20 in Francia e Germania, ed è stata incisa dalla Deutsche Grammophon nell’ambito del progetto Abbado/Mahler/Berliner.
Appuntamento l’anno prossimo, stessa stesura di programma con Berg (7 frühe Lieder) e Mahler Sinfonia n°4 con Renée Fleming: inutile cercare biglietti, è gia esaurito!