LA CRONACA
Digressione da Lucerna Ermanno Gloria Festspielhaus Richard Wagner Willard White Wotan Orchestra of the Age of Enlightenment
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DAS RHEINGOLD 21 agosto 2004, una breve digressione da Lucerna per recarmi in Germania. In Baden-Baden, elegante citta termale, c’è un teatro, il “Festspielhaus” il cui ingresso è stato ricavato dalla vecchia stazione ferroviaria, e sul retro, al posto i binari, è stato costruito un modernissimo teatro molto capiente e acusticamente perfetto, dove ho assistito all’esecuzione dell’Oro del Reno, prologo della tetralogia di Richard Wagner, in versione concertante. Il mio particolare interesse per questa edizione nasceva dal fatto che Sir Simon Rattle dirigesse l’”Orchestra of the Age of Enlightenment” composta ovviamente da strumenti d’epoca. Abituato a sentire Wagner con poderosi organici orchestrali mi riservavo qualche dubbio, invece l’operazione ha funzionato. Non che in questa situazione mancasse la potenza sonora, anzi, i noti passaggi orchestrali come i due interludi della discesa nel Nibelheim e la successiva risalita di Wotan e Loge, l’esplosione sonora nella maledizione di Alberich, e il finale, nell’entrata degli dei nel Walhalla, venivano eseguiti, forse con meno suono metallico da parte dei fiati, ma questo rivelava un maggior pregio per una dinamica più corposa e conseguentemente più espressiva. Lievemente deludente l’attacco in quanto non nasceva dal nulla quel pianissimo che descrive il progressivo divenire dalla quiete dello stato primordiale, ma forse questo era impedito dalla natura stessa degli strumenti, in particolare dai corni che non trovavano una perfetta intonazione, ma poi tutto è proseguito per il meglio, sotto l’attenta e solida direzione di Rattle, coadiuvato da una schiera di interpreti vocali molto valida. L’esecuzione era, come già detto, in versione concertante, ma con una discreta regia che sottolineava gli avvenimenti più salienti, come ad esempio le entrate e le uscite dei personaggi; gli interpreti maschili in abbigliamento casual: calzoni neri e camicia bianca o nera, ad eccezione di Loge con giacca rossa. Le interpreti femminili in abiti da sera più o meno scollati o brillantati. Mi si passi la frivola annotazione alla pur brava Anna Larsson, dall’imponente statura (molto efficace nella breve, ma importante, apparizione di Erda) che da qualche tempo in ogni concerto porta il medesimo abito, forse per una ragione scaramantica. Willard White, (cantante di colore che Rattle aveva scelto per il noto video di Porgy and Bess di Gershwin) era molto espressivo nella parte di Wotan, anche se talvolta carente nella zona acuta. Disinvolto e adeguatamente ironico il Loge di Kim Begley. Generosa la prestazione della giovane voce di Oleg Bryjak nel ruolo di Alberich. Valida anche la prestazione dell’inossidabile Robert Lloyd, Fafner. Fasolt era Peter Rose nell’espressiva parte del gigante invaghito di Freia. Bene pure Robin Leggate (Mime); Yvonne Naef (Fricka); James Rutherford (Donner); Tim Robinson (Froh) e per finire le tre ondine Kate Royal (Woglinde), Karin England (Wellgunde), Christina Rece (Flosshilde). Terminato il concerto ritorno in nottata a Lucerna per il proseguimento di altri avvenimenti musicali.
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