LA CRONACA
 DEL WANDERER
N°80


Foto Marco Caselli

Lucerne Festival 2004

La machina musicale
Giulia Bassi 


La Lucerne Festival Orchestra

Auditorio del KKL

13 agosto

Richard Strauss
Vier letzte Lieder
Renée Fleming, Soprano

Richard Wagner
Tristan und Isolde
Atto II
John Treleaven, Violeta Urmana, Mihoko Fujimura, René Pape ...

Lucerne Festival Orchestra
CLAUDIO ABBADO

Menu principale



Lucerna 2004













































































































































































































































































































La macchina musicale

L’anno scorso sembrava un ‘semplice’ ancorché miracoloso esperimento. Ma la prodigiosa macchina musicale della Lucerne Festival Orchestra, messa a punto da Claudio Abbado e costituita da formidabili individualità, quest’anno, se ciò fosse possibile, ha funzionato meglio. Il segreto? Ancora una volta non una parata di star ma veri strumentisti con una voglia di suonare insieme, di confrontarsi con un direttore d’orchestra che loro giudicano possedere idee simili sul modo di lavorare, di costruire la tecnica per un’ interpretazione impeccabile e ancora, la stessa modalità di concedersi al pubblico. La medesima cosa è valsa per il direttore che li ha scelti. E così l’esperimento del 2003, nel 2004 è diventato una realtà inconfutabile, nonostante una certa parte della stampa italiana non ne riesca, o non voglia, coglierne in pieno la portata. I frutti di un capillare lavoro svolto in lunghe prove sono stati ascoltati e visti -perché il concerto si ascolta ma le prove si vedono anche per misurare i ‘traffici’- e hanno mostrato una volontà reale e concreta che ha risposto e corrisposto ad un altissimo senso di responsabilità per quello che stavano facendo. Intendimenti che, anche a distanza di un anno, non si sono spenti ma ulteriormente rinvigoriti in un’espressione di maggior famigliarità tra quelli che sono ritornati, quasi tutte le magnifiche prime parti o ‘capi settore’ che nella loro diversità sono strumentisti superlativi, instancabili cesellatori, validi solisti e ancor più eccelsi orchestrali capaci di trascinare i compagni di strumento.

Se sono così, ci potremmo chiedere, che bisogno avrebbero di provare continuamente: dove per ‘continuamente’ s’intende continuare a studiare anche durante le pause? La risposta al quesito la forniva Natalia Gutman che non ha mai lasciato il suo posto se non alla fine della prova.

Chi è andato a Lucerna ha potuto subito comprendere la diversità, anche rispetto agli altri luoghi dove c’è la musica di Claudio Abbado compreso Berlino. Chi ha frequentato le prove, oltre ad ammirare quanto il direttore aveva da dire, ha ‘familiarizzato’ con gli orchestrali individuandone facilmente la loro caratura. E’ stato lo stesso Abbado ad accompagnare il pubblico alla conoscenza di questi strumentisti che durante la messa a punto dei brani si è confrontato con loro, li ha interpellati come loro hanno interpellato lui E il direttore è riuscito a trasmettere loro, in reciproco scambio, il suo progetto, che è qualcosa al di fuori di ogni comune schema di stillare programmi per un festival. Qui i collegamenti fra musiche e autori s’intrecciano con la volontà di proporre musica da camera e di mettere in risalto le passioni musicali di questi strumentisti come quella per il barocco o il novecento. Il risultato sta nei contenuti variegati dei numerosi concerti con diverse formazioni che culminano negli appuntamenti con l’orchestra.

Sembra un miracolo. Eppure succede, ormai da un anno a cadenza puntuale, nella prima settimana del Festival di Lucerna all’interno dell’accogliente spazio il cui esterno non può non affascinar con l’infinita magica tettoia, l’acqua del lago che s’insinua all’interno del foyer. Qui prende corpo la forza creativa di Claudio Abbado capace di convertire quindi di compattare in senso unitario tanti talenti per fondersi in una massa orchestrale il cui impasto sonoro arriva a imporsi come modello unico e forse irripetibile.
























































































































Le ultime cronache

Cronaca 79: Lucerna 2004: Concerto Beethoven Mahler (3)
Cronaca 78: Baden- Baden: Das Rheingold (Rattle)
Cronaca 77: Lucerna 2004: Concerto Beethoven Mahler (2)
Cronaca 76: Lucerna 2004: Concerto Beethoven Mahler (1)
Cronaca 75: Lucerna 2004: un appuntamento rimandato. (Maria Vittoria Zocchi)
Cronaca 74: Lucerna 2004: e poi arrivò Marke.. (Guy Cherqui)
Cronaca 73: Tribulazioni della Presidente
Cronaca 72: Missioni Impossibili
Cronaca 71: Concerti in Alto Adige
Cronaca 70: Concerto di Berlino 2004 (3)
Cronaca 69: Concerto di Berlino 2004 (2)
Cronaca 68: Concerto di Berlino 2004
Cronaca 67: Due pazze a caccia di GMJO
Cronaca 66: Il Claudio magico a Roma (concerto della GMJO)
Cronaca 65: Abbadiani all'avventura
Così fan tutte (Cronaca n°64)(Osterfestspiele Salzburg 2004)
Gli eredi (GMJO Tour) (Cronaca n°63)(Bolzano 2004)
Così fan tutte (Cronaca n°62)(Ferrara 2004)
Il miracolo della primavera (Cronaca n°61)(Ferrara 2004)
Così fan tutte (Cronaca n°60)(Ferrara 2004)
Abbado a Potenza (Cronaca n°59)
Cronaca di fine stagione (Cronaca n°58)
La Bottega di Abbado (Lucerna 2003)
Mahler Sinfonia n°2 (Lucerna 2003, Abbado)
Brandeburghesi magici (Lucerna 2003, Abbado)
Nascita di un'orchestra (Lucerna 2003, Abbado)
Il Wagner di Abbado (disco DG)
Trovatore ad Amburgo
(Marzo 2003)
La musica come fonte di vita (Abbado, Reggio E. Feb. 2003)
Serate ferraresi (Abbado, Feb.2003)
Wonderful Evening,
San Silvestro a Berlino
(Rattle, 31 dic.2002)

Seguire il Wanderer

Tutte le cronache del Wanderer

I luoghi della memoria

La memoria del sito

Saperne di più
sul CAI


Scriverci
(Per iscriverti, per prenotare)

e-Mail