ABBADO NELLA STAMPA Corriere della Sera Claudio Abbado
Gregorio Martinez Sanchez Segnaliamo che Gregorio Martinez Sanchez è un socio fedele del CAI: il primo socio cubano, da parecchi anni, ! Molte reazioni nella stampa, ma anche tra i nostri soci di fronte a questa opinione di Claudio Abbado, firmatario dell'appello pro Castro. In quanto CAI non vogliamo prendere posizione a riguardo, pero pubblicchiamo elementi del dibattito. Claudio Abbado non ha mai nascosto le sue opinioni politiche, che rispettiamo. C'è da dibattere, non c'è da mescolare l'artista e l'uomo: pero l'azione dell'artista in America del Sud è pienamente coerente con le sue idee politiche.
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Il maestro Abbado, tra i primi firmatari dell’appello pro Castro, risponde alle critiche «Cuba, Paese all’avanguardia. Lo sa anche Veronesi» di CLAUDIO ABBADO Girando il mondo, in tanti anni di lavoro, ho sempre cercato di trovare i lati positivi di ogni cultura. Per imparare qualcosa di nuovo, per crescere: in fondo siamo tutti un po’ ignoranti. Prima Vienna, poi Berlino e Londra, e poi ancora il Venezuela e Cuba: in queste e altre tappe ho cercato costantemente di venire a contatto con gli aspetti più validi, più forti, più importanti di quei Paesi. L'uomo, per sua natura, è portato invece a distruggere o fare emergere quasi esclusivamente i lati negativi delle altre civiltà. Mi sembra lo si stia facendo ora con Cuba. Lo farà perché lo ritiene giusto. Ma la ricerca medica all’avanguardia non è l'unico aspetto fortemente positivo di quest’isola. A Cuba, forse i potenti se lo dimenticano, non esiste l’analfabetismo, che è invece assai diffuso in molte altri parti del mondo. A Cuba con un po’ di terra libera, non ci si mette a speculare: loro preferiscono fare degli orti enormi, che serviranno poi a tutti (esempio che è stato ripreso poi da altre nazioni). Sono tornato recentemente all’Avana e ho visto che in cinque anni ci sono stati miglioramenti dal punto di vista del restauro per case e piazze. A dicembre ho portato la Mahler Chamber Orchestra per dei concerti, a gennaio l’Orchestra Giovanile Simon Bolivar, di cui facevano parte anche 44 cubani. C’è uno scambio bello e proficuo fra il Venezuela e Cuba. Uno scambio legato alla musica e al balletto. Il Venezuela è più avanti dal punto di vista della formazione musicale, grazie al sistema di Antonio Abreu che coinvolge 240.000 (duecentoquarantamila!) giovani salvati dalla strada e Cuba invece è più avanti dal punto di vista del balletto: il loro è uno scambio culturale per imparare a vicenda, per crescere, come dicevo prima. Il fatto poi che ho portato quei 44 musicisti cubani a Caracas e che l'anno prossimo li porterò con tutta l'orchestra in Europa, smentisce che i cubani non possono uscire. Cinque anni fa sono stato a Cuba con la Mahler Jugend Orchester e abbiamo portato materiale, corde e strumenti musicali, che lì mancano, perché, non dimentichiamolo, è un paese povero e in quanto povero andrebbe aiutato, non attaccato. C'è poi un gruppo di bravissimi musicisti cubani, 'Ars Longa', che ho voluto sostenere e che vengono regolarmente invitati al Festival Gesualdo in Basilicata. Li abbiamo fatti conoscere l'anno scorso attraverso una tournée che ha toccato anche Bari, Matera, Roma e Bologna. Insomma Cuba è anche questo, non è solo Guantanamo, che è invece una prigione americana. Mi chiedo anche perché non si parla quasi mai di nuove idee e realtà italiane, a mio avviso, molto importanti per l'ecologia e per l'ambiente, come i treni con nuovi locomotori che trasportano i Tir, o altri camion, attraverso il Brennero, da Monaco di Baviera a Innsbruck, Bolzano, Trento, Verona con nuovo innesto dal Veneto all'Emilia Romagna. Oppure di quella cittadina vicino a Trento che sta realizzando un progetto impostato sul traffico e riscaldamento totale con l'utilizzo di energie naturali (pannelli solari, idrogeno). Questa cittadina ha vinto fra l'altro il primo premio per il miglior progetto in Europa. Claudio Abbado
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