LA SCALA IN CRISI La Repubblica La Scala attraversa una grande crisi: crisi di fiducia del suo personale verso i dirigenti
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La Repubblica 04-03-05, pagina 55, sezione SPETTACOLI Scala Ora il maestro Muti dica da che parte sta Assemblea dei lavoratori, mentre il caso arriva in Parlamento MILANO - Mentre il caso Scala arriva in Parlamento, con la richiesta di un' indagine conoscitiva sottoscritta dalla senatrice della Margherita Albertina Soliani e da altri rappresentanti dell' Unione, i lavoratori del teatro milanese lanciano un appello a Riccardo Muti: «Maestro, esca allo scoperto. Ci dica chiaramente se sta dalla nostra parte, o se invece intende sostenere le scelte del Consiglio di amministrazione». Riuniti ieri in assemblea, i dipendenti e i rappresentanti sindacali hanno giocato a carte scoperte, chiamando in causa sempre di più il direttore musicale e ribadendo che il Cda della Fondazione e il neo sovrintendente Mauro Meli si devono dimettere. Gli interventi hanno avuto accenti molto duri: le critiche si sono concentrate sulla decisione della direzione della Scala di annullare la produzione del "Dittico", definita una vera e propria "serrata", sulla decisione di Muti per il successore di Fontana, sulla "distanza che si è creata tra il teatro e il suo direttore musicale", sull' assenza da Milano dei grandi maestri e sulla mancanza da troppi anni di un direttore artistico autorevole. Nel comunicato firmato da Cgil, Cisl, Uil e Fials, si evidenzia "la forte critica al ruolo avuto dal maestro Muti in tutta la vicenda, il quale finora non ha ancora ritenuto necessario pronunciarsi su ciò che è accaduto, avallando in questo modo le decisioni prese". Tutti punti che i senatori dell' Unione chiedono di affrontare con una serie di audizioni in calendario da martedì prossimo: la richiesta è di sentire il sindaco di Milano Gabriele Albertini, l' ex sovrintendente Carlo Fontana, Mauro Meli, il maestro Muti e le organizzazioni sindacali. «La decisione del Cda della Scala, con la revoca di Fontana e la nomina di Meli» sostengono i parlamentari «ha scatenato il malumore dei cittadini milanesi e dei lavoratori del teatro, che hanno protestato contro l' arroganza di tale mossa. La Scala non può diventare ostaggio di lobby private, senza che la città possa far pesare la propria voce». (paola zonca)
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