“Lucerna e Abbado? Un’esperienza entusiasmante” commenta Enrico Bronzi, violoncellista di Parma già presente lo scorso anno -. “Io non sono in genere soggetto ad ‘innamoramenti’, - continua Bronzi - ma sono stato colpito, per meglio dire impressionato, da come giorno dopo giorno si formava il suono di questa orchestra che, sotto la bacchetta di Abbado, cresceva di giorno in giorno. Fin dal primo momento tutto scaturiva con naturalezza estrema, con una indicibile semplicità che paradossalmente, invece di togliere tensione, la faceva aumentare. Da sempre ricordo Claudio Abbado per queste doti uniche, volte alla collaborazione totale, alla piena adesione con i musicisti che gli stanno di fronte. Lo ricordo così fin da quando mi volle come 1° violoncello nel ’97 per il Concerto del Tricolore a Reggio Emilia. Da quella volta ho visto come questo suo gesto pulito e naturale riesca ad arrivare lontano, piegando l’orchestra ad ogni sfumatura della musica”.
Dopo quel concerto, durante il quale fu protagonista di un bellissimo solo nella Ouverture del Guglielmo Tell, Bronzi è stato chiamato da Abbado per partecipare alle Festwochen di Berlino con la sua formazione cameristica ‘il Trio di Parma’ e dopo qualche anno vinse il primo premio al Paulo Cello Competition di Helsinky. Dopo Lucerna farà parte anche della nuova orchestra bolognese che sarà intitolata a Mozart, compagine che l’anno prossimo e soprattutto nel 2006 sarà protagonista di un vero e proprio festival offrendo al pubblico concerti sinfonici e anche momenti cameristici. Di alcuni di questi sarà protagonista lo stesso Bronzi che prenderà parte, fra l’altro, al Quintetto ‘La trota’ di Schubert con Giulia Carmagnola al violino ed Alois Posch al contrabbasso. Intanto da metà ottobre comincerà a provare con Abbado il programma del concerto inaugurale dell’orchestra che si terrà il 4 novembre prossimo nel nuovo auditorium a Bologna (programma: Ouverture delle ‘Nozze di Figaro’ di Mozart , l’Ouverture dell’Egmont, la Sinfonia ‘Haffner’ e la Sinfonia Concertante per violino e viola di Mozart).
Giulia Bassi