ABBADO NELLA STAMPA Attorno al concerto di Reggio Emilia 10 aprile 2004
Il nostro dossier
La Repubblica(1) Corriere dell'Alto Adige(1) Corriere della Sera(1) La Stampa Wanderer 63 (Concerto di Bolzano)
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"Sono meravigliosi, e le straordinarie qualità del loro modo di suonare si vedono anche dalla loro faccia radiosa. Vedere questi ragazzi provenienti da 25 nazioni stare bene insieme è sensazionale e poi con loro non ho mai avuto un minimo problema di disciplina. Sono felice di averli portati in questo bellissimo teatro al quale sono molto legato" - commenta Claudio Abbado al termine della prova. Come sul palcoscenico conduce con gesti generosi ed avvolgenti questi suoi ragazzi della Gustav Mahler Jugendorchester all'interno delle pieghe più nascoste della Sinfonia n.9 di Mahler, allo stesso modo usa parole di immensa stima nei loro confronti. Le parole gli sgorgano spontanee senza particolari sollecitazioni, li ammira e li coccola con una delicatezza mai impiegata da un direttore di quella statura nei confronti dei suoi orchestrali."Quest'orchestra per come è formata costituisce un messaggio esemplare di convivenza: vivono insieme, si tollerano, respirano insieme. Lo fanno in nome della musica, per questo sembra tutto più facile. Ma ci si rende conto che a volte, quando ci si trova di fronte a intollerenze e a problemi generati dalla varie differenze, è spesso solo una questione di ignoranza". E a proposito di gesti generosi, un attimo di prima di questo scambio di battute, Abbado nel suo camerino ha consegnato alle due musiciste cubane: Désirée Justo Castilla (violino) e Anolan Gonzalez Morejòn (viola) diverse mute per i loro strumenti (30 violini, 16 viole e 8 violoncelli) da portare ai colleghi musicisti nella loro nazione. Questo eloquente gesto fa parte di un progetto che Claudio Abbado e la GMJO porta avanti con alcune realtà musicali di paesi del Centro e Sud America: in particolare con Cuba e Venezuela. L'acquisto delle corde è frutto di un accordo tra I Teatri, Casa musicale Del Rio e Tecnograf, realtà che hanno immediatamente risposto a questo appello da parte del Maestro che con molto piacere ha messo in mano alle due musiciste cubane imbarazzate e un po' commosse la voluminosa scatola delle corde. Poco prima di fronte a un pubblico prevalentemente composto da studenti, in tutto 730, si è svolta la prova del concerto serale: Abbado e i suoi musicisti con tanta scioltezza hanno suonato pressochè l'intera sinfonia inframezzata da poche fermate; come sempre, sono state poche le parole del direttore all'interno di un'atmosfera serena rilassata dove in tutti si leggeva un'inappuntabile concentrazione. Ammirevole la partecipazione degli studenti, nonostante il giorno prefestivo e di vacanza, evidentemente in pochi hanno pensato di rinunciare ad un concerto così speciale: accanto a diverse scuole superiori di Reggio e provincia, hanno partecipato studenti dell'istituto musicale 'Peri' e 'Merulo' e inoltre del Conservatorio di Parma (83 ragazzi), inoltre allievi di alcune scuole medie del progetto 'Opera Domani' e studenti universitari. "La pausa di silenzio tra la fine della nona sinfonia di Mahler e l'inizio dell'applauso è un indice significativo delle capacità di recepire la musica da parte del pubblico". Queste parole di Claudio Abbado sono riportate in un volantino che gli appassionati del Club Abbadiani Itineranti distribuiranno al pubblico del concerto, per far riflettere sulla singolare atmosfera che si crea alla fine della sinfonia con la musica che svanisce in un lungo silenzio. Il tempo delle ultime note della viole sembra infinito, in una situazione ai limiti dell' udibilità e l'applauso del pubblico non parte fino a quando non si è spento nella sala il riverbero di quelle note. In questo modo il club, composto da circa 400 iscritti da tanti paesi fra cui Giappone e un'australiana, ha voluto manifestare la sua presenza: sono stati la presidente Attilia Giuliani e Guy Cherqui curatore del sito (www.abbadiani.it) a voler porre l'attenzione su questo grande momento della sinfonia, e ciò perchè coloro che hanno preso parte agli altri concerti della tournée sono rimasti particolarmente colpiti da come Abbado, in questo finale, riesca a fare 'dialogare' e a unire nel silenzio, l'orchestra con il pubblico. E' il risultato di un gesto leggero quasi evenescente della sua incredibile mano sinistra. A proposito del volantino, leggere anche una lettera ricevuta da uno spettatore che non condivide la nostra scelta.
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