ABBADO NELLA STAMPA Attorno al concerto di Bolzano 3 aprile 2004
Il nostro dossier
La Repubblica(1) Corriere dell'Alto Adige(1) Corriere della Sera(1) La Stampa Wanderer 63 (Concerto di Bolzano)
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Claudio Abbado non domina, nè tanto meno ipnotizza i suoi musisti e l'atmosfera che si respira alle sue prove è solo creativa. Questo grande feeling si è instaurato a Bolzano tra i giovani talenti della Gustav Mahler Jugendorchester e il loro direttore, nei quindici giorni di preparazione della Sinfonia n.9 di Mahler che oggi (ore 18,30) sarà eseguita al teatro Valli. Insieme, nella gioia di far musica: lui con gentilezza, umanità, rassicuranti sorrisi e loro come 'un corpo sonoro unico, fenomenale inconfondibile', hanno lavorato sodo. Così è stato messo a punto quel capolavo definito come pura espressione dell'inesorabile distacco dalla vita e dalla musica del compositore boemo che si spegnerà due anni dopo la creazione della sinfonia nel 1911. Così la pensava anche il direttore d'orchestra olandese Willem Mengelberg, amico di Mahler, la cui note sia musicali che extra, ai margini della sua partitura, sono state studiate e tenute in grande considerazione da Abbado per la sua interpretazione "L'anima di Mahler canta per l'ultimo commiato: Addio! La sua vita così piena e ricca- è presto conclusa! Egli sente e canta il suo addio alla musica": così scrive Mengelberg a margine dell'ultimo tempo della sinfonia che diversamente da tutte le altre prevede i due movimenti mossi al centro e vicini, mentre si apre e si conclude con due struggenti Adagio. Sono più di 100 i musicisti che compongono quest'orchestra fondata da Abbado nel 1986 a Vienna per sostenere nuovi talenti e lavorare con giovani musicisti, l'intento era quello di offrire a giovani musicisti austriaci la possibilità di suonare insieme a colleghi provenienti dalla Cecoslovacchia e dall'Ungheria; dal '92 è aperta a tutti i musicisti al di sotto dei 26 anni di età. Tra i partecipanti ai concerti della tournée pasquale in cui è inserito l'evento reggiano, c'è un venezuelano e quattro cubani per i quali Claudio Abbado si è adoperato per prolungare il visto di permanenza “Sono talemente bravi questi musicisti che non potevano restare soltanto per il concerto di Bolzano -ha commentato Abbado-. nei giorni scorsi mi sono adoperato per far sì che potessero essere presenti a tutti i concerti compreso quello di Reggio. Sono andato di recente a Cuba per dei progetti musicali ed ero ospite del ministero della cultura”. I musicisti con il loro direttore saranno già al lavoro questa mattina per la prova generale (ore 11) alla quale parteciperanno in prevalenza studenti per iniziativa della fondazione Manodori. Gli incontri con Abbado sono sempre magici e festosi quindi per porre in risalto questa nuova presenza nella nostra città, al termine del concerto dagli spalti voleranno tanti fiori primaverili per salutare e dire un dire un arrivederci a questa splendida orchestra che l'anno prossimo sarà protagonista della produzione reggiana de 'Il flauto magico' sempre sotto la magica bacchetta di Abbado. Giulia Bassi
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