ABBADO NELLA STAMPA

Corriere dell'Alto Adige
2 & 3 Aprile2004
Claudio Abbado e la GMJO a Bolzano



Pubblicchiamo tutti gli articoli scritti dal nostro amico e socio Roberto Rinaldi per il "Corriere dell'Alto Adige" in occasione del concerto di Claudio Abbado il 2 aprile scorso.


GMJO Easter Tour 2004


















 




BOLZANO- Stasera prende via la tournée della Gmjo diretta da Claudio Abbado. Una prima mondiale che per Bolzano è un vanto poter ospitare. Un programma dedicato al congedo di Gustav Mahler, con l’esecuzione della “Sinfonia n. 9” e l’ultimo movimento tratto da “L’Addio” del “Canto della Terra”. La nona sinfonia è da considerarsi un vero e proprio testamento che il compositore austriaco scrisse, in gran parte, nell’estate del 1909, a Dobbiaco, luogo a lui caro per la sua voce interiore. Il 1 aprile del 1910, Mahler comunicò al suo allievo, Bruno Walter, di aver completato la trascrizione della partitura, ma il decesso avvenuto il 18 maggio del 1911, costrinse a Walter ad ereditare il suo posto sul podio del Musikverein a Vienna e dirigere la prima di quest’opera. Esecuzione che lo stesso Abbado ha diretto per la prima volta nella sua carriera, proprio a Bolzano, nel 1986 con l’Ecyo. La sinfonia ha tutte le caratteristiche di una “rassegnata presa di commiato di un irrequieto Mahler” - afferma lo studioso di musica, Moriz Scheyer- “Un canto d’addio dopo aver evocato mutevoli immagini dell’esistenza si congeda da lei”. Bruno Walter segnala anche un “distacco trascendentale”, da interpretare come un elevarsi sopra la vita terrena. Un altro celebre compositore, Alan Berg scrive a proposito della nona: “Il primo tempo è quanto di più sublime Mahler abbia mai scritto. E’ l’espressione di uno straordinario amore per questa Terra, il desiderio di viverci in pace- e prosegue – prima che sopraggiunga la morte”. Claudio Abbado ha scelto di eseguire la sinfonia avvalendosi della revisione critica redatta da Willem Mengelberg, direttore d’orchestra olandese, che è stato un caro amico di Mahler, e tra i primi e più importanti interpreti delle sue opere. Interessante è vedere sulla partitura originale le annotazioni manoscritte che spegno il significato biografico dei singoli tempi della sinfonia. Quattro i tempi: “Andante comodo”, “In Tempo eines gemächlichen Ländlers”, “Rondo – Burleske. Allegro assai” e infine “Adagio”. Il primo movimento si rifà al “Canto della Terra”, emergendo molto lentamente da un’oscurità per sfociare a lampi di luce, e turbamenti drammatici, risolti poi in un tempo molto dilatato ed espressivo caratterizzato da un’atmosfera che sull’epilogo si trasforma in qualcosa di sospeso, rarefatto, reso dal suono del violino solista. Il secondo tempo è caratterizzato dal richiamo a danze popolari, i ritmi sono accelerati, incalzanti, quasi caricaturali per volontà dello stesso Mahler. Il terzo vede la contrapposizione tra il tema della realtà della vita, e la trivialità del mondo evocata attraverso la parodia di suoni motivetti da strada, bizzarri. L’Adagio conclusivo invece si rivela carico di pathos, dove è simboleggiato il dolore con l’utilizzo del pianissimo. Contrasti sonori alternati a struggenti malinconie chiudono questo capolavoro.

Roberto Rinaldi



BOLZANO- Un lungo silenzio, a termine dell’Adagio conclusivo, ha costretto il pubblico ad un’attesa spasmodica, prima di esplodere in un applauso liberatorio, espressione dell’intensa commozione vissuta nello stato d’animo di chi si sentiva investito di una responsabilità fuori del comune: ascoltare musica diretta da un Claudio Abbado in stato di grazia, nell’esaltare le doti superbe di un’orchestra, qual è la Gmjo, in un felice connubio che ha regalato ai presenti un concerto senza paragoni. Questo il racconto del finale, e parlare di ciò significa solamente riassumere due ore di musica portata alla sua essenza più nobile. Un qualcosa di superiore, di trascendentale, capace di insinuarsi nei sensi più profondi dell’uomo. Un obiettivo che certamente si era posto, lo stesso Mahler all’atto della composizione di una partitura dalle caratteristiche autobiografiche, tale è la “Sinfonia n. 9”, in cui convivono sentimenti d’ironica malinconia che cedono in conclusione ad un lucido e consapevole distacco dalla vita terrena, per elevarsi ad un livello spirituale, cui Mahler giunge a compimento dei suoi ultimi anni di vita. Tutto questo Abbado riesce a materializzarlo con un’interpretazione poetica fin dalle prime battute del “L’Addio” tratto dal “Canto della Terra”, vissuto con trasfigurata partecipazione dal contralto Anna Larsson, voce dai colori bruniti, in perfetta sintonia con il podio e il suono ampio, avvolgente, perfino sensuale della giovanissima orchestra. La sinfonia ha regalato una girandola di improvvise accelerazioni, ritmi incalzanti (e una precisione assoluta negli attacchi). I giovani della Mahler hanno colto a pieno il messaggio che Abbado ha impresso con un minuzioso lavoro preparatorio. Un abbandono totale nelle braccia di chi ha saputo dare vita al testamento artistico del compositore.

Roberto Rinaldi


BOLZANO- L’attesa per il concerto di ieri sera è trascorsa nella più completa trepidazione per l’evento, che alle 20.30, ha preso il via con l’attacco della bacchetta del direttore Claudio Abbado sul podio della Gmjo. La giornata era iniziata con la prova generale alle dieci di mattina aperta ad un pubblico di addetti ai lavori. Studenti del Conservatorio di Bolzano, musicisti provenienti anche da fuori regione, e gli abbonati alla Società dei Concerti, tutti rigorosamente in silenzio per consentire la registrazione della prova. Nell’intervallo si potevano udire esclamazioni di stupore e ammirazione per quanto ascoltato, e anche delusione per la mancata occasione di poter ascoltare tutta la sinfonia. E’ abitudine, infatti di questo direttore di provare per singoli tempi, anche nella prova conclusiva. Il clima comunque era da prima del debutto, per lo più evidenziato nel susseguirsi di messe a punto del suono e dell’acustica. In orchestra si respirava aria di gioia e soddisfazione, specie nelle pause, si è potuto assistere a momenti di festosa allegria: suonando naturalmente. Luigi Mazzuccato violista di 24 anni, diplomato a Bologna, ci spiega: “Abbiamo eseguito una canzone spagnola, molto divertente per i nostri colleghi spagnoli, e anche un “Tanti auguri a te” per festeggiare il compleanno di un nostro compagno violoncellista francese, che il maestro Abbado ha voluto dirigere di persona”. Nulla di più abituale, visto lo stretto legame che intercorre tra i giovani musicisti e il loro direttore, usuale anche in questo genere di manifestazioni d’affetto. “Abbiamo provato per 23 giorni consecutivi, due volte al giorno e ora ci sentiamo pronti per stasera – prosegue Mazzucato, originario di Rovigo – e da lunedì scorso con la guida del nostro direttore”. Quasi 140 ore di prove, da prima per singole sezioni con i rispettivi docenti, poi con l’assistente d Abbado, Cristoph Mueller in quelle con tutta l’orchestra. Da lunedì scorso ad oggi con Abbado, che nelle ultime prove ha diretto a memoria lo spartito. Anna Larrson, il contralto svedese, ha dato il meglio di sé anche nella prova mattutina, festeggiata dai ragazzi con il classico ritmare dei piedi sul palcoscenico, segno di apprezzamento usuale ogniqualvolta che un artista solista si esibisce insieme all’orchestra. Nel frattempo a Bolzano arrivavano richieste di poter acquistare ancora dei biglietti, introvabili da settimane. Un tam tam di telefonate in cerca di un agognato posto. La lista dei delusi, ora dopo ora si è allungata sempre più, rimandando a casa scontenti i ritardatari. Terminata la prova a mezzogiorno, il direttore ha congedato l’orchestra, ampiamente soddisfatto dell’esecuzione di due tempi della “Sinfonia n.9” e del “Canto della Terra”. Pomeriggio libero per riposare negli alberghi, i musicisti venivano ospitati negli hotel Alpi e Città, mentre Claudio Abbado risiedeva all’Hotel Laurin. Alle sette convocazione per tutti al Palasport; questa volta in abito scuro, massima concentrazione, la classica agitazione per il debutto e allo scoccare della mezza dopo le venti, Abbado è salito sul podio. Questa mattina la Gmjo si congeda da Bolzano per trasferirsi a Budapest. Ad Innsbruck l’attende un aereo che porterà i 127 ragazzi e il loro direttore verso un nuovo successo, che vedrà l’epilogo il 14 aprile a Roma con l’ultimo concerto della tournée, al quale è stato invitato il Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi.

Roberto Rinaldi



BOLZANO- Il trionfo di Abbado il giorno dopo. Un concerto memorabile che ha lasciato negli animi di quanti hanno potuto assistere, emozioni così pregnanti di significato, da non riuscire a distaccarsene facilmente. Dieci minuti interminabili d’acclamazione. All’uscita del Palasport il giudizio unanime era un solo: “capolavoro assoluto”. Tra i primi a complimentarsi con il direttore d’orchestra, al termine della sua “fatica”, il sindaco Salghetti che ha avuto parole d’elogio: “Un concerto meraviglioso, il primo tempo era travolgente, per non dire del finale, commovente. Una serata indimenticabile”. C’era anche tutta l’Italia della cultura e numerosi sovrintendenti di istituzioni musicali, per nulla disposti a perdere un evento di tale rilevanza. Merito di un Claudio Abbado, concentratissimo e conscio poter elevare la musica di Mahler ai massimi livelli di ascolto; e non per secondaria importanza i giovani, giovanissimi ragazzi della Gustav Mahler Jugend Orchester. Un’orchestra a livelli di prestazione invidiabili che molte formazioni nazionali, si sognano di raggiungere. Il concerto ha regalato momenti di vero pathos: la voce di Anna Larsson, melodia pura con l’esecuzione dell”Abschied” da “Lied von der Erde”, che ha saputo infondere una struggente evocazione del sentimento che Mahler aveva impresso in questo suo capolavoro. Alla contralto svedese, che indossava un abito molto vistoso di colori amaranto, i giovani della Mahler gli hanno offerto una vera e propria ovazione, con tanto di battito ritmato con i piedi. Lei stessa, visibilmente emozionata si è espressa con termini entusiastici per il direttore e l’orchestra:” Nella mia carriera non ho mai sentito suonare un finale così, come questo, Abbado è riuscito a dare una tale intensità a tutta la partitura, senza precedenti”. Quattro tempi per la nona sinfonia, il congedo definitivo dalla vita terrena, di un compositore geniale. Quando morì Mahler, Arnold Schoenberg affermo sull’onda dell’emozione per la sua scomparsa: ”E’ come se la Nona fosse un limite. Chi vuole superare, deve andarsene”. A Bolzano invece l’altra sera la musica di Mahler è rimasta impressa a tutti. “Abbiamo trattenuto il respiro per due ore” è stato il commento di una signora arrivata da Reggio Emilia. Abbado è riuscito a superarsi ancora una volta”. La soddisfazione si leggeva in faccia pure a lui, stanco e stremato alla fine mentre raggiungeva il camerino, stringendo mani a chiunque voleva ringraziarlo. Ringraziamenti che poi sono proseguiti con un ricevimento offerto dal Comune nelle sale dell’università, per tutti gli orchestrali. Una festa tutta riservata a loro e per pochi invitati. Stasera la loro bravura risuona nella Sala Grande dell’Accademia musicale di Budapest. Numerosi abbadiani sono ripartiti già nella notte di venerdì per raggiungere la capitale ungherese. Chi con il treno, chi in macchina, l’importante poter riascoltare questo ennesimo successo del Maestro.

Roberto Rinaldi




BOLZANO- Il dottor Oswald Prinoth è il primario del Centro trasfusionale dell’ospedale di Bolzano. Un medico con la passione per il canto che nel 1994 gli ha permesso di realizzare un “sogno” di molti: quello di esibirsi con Claudio Abbado, in occasione di un concerto per la stagione “Musica e Gioventù”.

Dottor Prinoth in quale occasione Lei ha potuto cantare con Abbado?

“Faccio parte del coro da camera Lechner di Bolzano e nel 1994 ci chiamarano per far parte del concerto che Abbado avrebbe tenuto con la Gmjo. Eravamo 100 coristi e dovevamo integrare il coro di Praga. Fu un grande onore per me poter partecipare a questo concerto, ed essere diretto dal Maestro Abbado”.

“Che cosa provò in quel momento?

“Un’emozione che non dimenticherò mai. E’ qualcosa che potrò raccontare ai miei nipoti”

Si ricorda il programma del concerto?

“Sì certo, era dedicato a Musorgskij. Una notte sul Monte Calvo. I canti e danze della morte. Entrambe le versione per coro e orchestra”.

E di Abbado cosa ci può dire. Quali sensazioni ha colto a stargli vicino?

“Sono rimasto impressionato per la sua serenità, la tranquillità che non perdeva mai durante le prove. Devo dire che è un uomo dalla signorilità senza paragoni. Non abbandonava mai la pazienza e questo ci infondeva grande energia. Solo una volta si permise di far osservare al nostro direttore del coro, che noi coristi non dovevamo tenere lo spartito troppo vicino al viso, ma di guardare anche lui mentre dirigeva. Ha una capacità di cogliere tutto”.

Viene a sentire il concerto?

“Non potrei mancare assolutamente”.































































































































Ritorno al menu


Data
Aggiornamenti
(da agosto 2003)
07/04/2004 Ferrara2004: Rivista Prometheus (2) Concerto Abbado-Argerich
07/04/2004 Ferrara2004: Rivista Prometheus (1) Così fan tutte 
07/04/2004 GMJO Tour 2004: Il Corriere dell'Alto Adige (3): Interviste a Claudio abbado e ai musicisti
06/04/2004 GMJO Tour 2004: la Repubblica. 
06/04/2004 GMJO Tour 2004: Il Corriere dell'Alto Adige (2): Articoli sul concerto di Bolzano.
18/02/2004 Ferrara2004: Il Corriere dell'Alto Adige (2): intervista a Claudio Abbado
18/02/2004 Ferrara2004: Il Corriere dell'Alto Adige (1)
18/02/2004 Ferrara2004: Il Corriere della sera (2)
18/02/2004 Ferrara2004: Il Corriere della sera (1)
16/02/2004 Ferrara2004: La Repubblica (2)
10/02/2004 Ferrara2004: La Repubblica (1)
10/02/2004 Letto nella stampa: la guida Gramophone dei CD
10/02/2004 Infobox
31/01/2004 Ritorno ai ricordi: il Così fan tutte del 2000 a Ferrara
30/01/2004 Luigi Nono avrebbe 80 anni
25/01/2004 Radio TV
19/01/2004 Classica (Ital.) Gennaio - Febbraio 2004
12/01/2004 Lista dei DVD aggiornata
19/12/2003 Editoriale Dicembre 2003
19/12/2003 Programma della Tournée di Pasqua della GMJO
23/11/2003 Un bel articolo nel "Diario della settimana" (ottobre 2003)
23/11/2003 "Musica sopra Berlino" tradotto in giapponese
18/11/2003 Programma di Lucerna 2004
29/10/2003 Praemium Imperiale a Claudio Abbado: le Foto
29/10/2003 Praemium Imperiale a Claudio Abbado: Il Corriere della Sera (2)
29/10/2003 Praemium Imperiale a Claudio Abbado: Il Corriere della Sera (1)
29/10/2003 Praemium Imperiale a Claudio Abbado: Il nostro resoconto.
15/10/2003 Abbado in Basilicata: La Gazzetta del Mezzogiorno
15/10/2003 Intervista in Avvenire
15/10/2003 Potenza 2003: Una trasferta particolare, cronaca del Wanderer n°59
15/10/2003 Cronaca di fine stagione, cronaca del Wanderer n°58
14/10/2003 Il conferimento della Laurea Honoris Causa a Claudio Abbado: Il testo della Laudatio
14/10/2003 Il conferimento della Laurea Honoris Causa a Claudio Abbado: le nostre foto
05/10/2003 Il libro su Claudio Abbado sta per uscire: l'anteprima del Corriere della Sera
05/10/2003 Il libro su Claudio Abbado sta per uscire: l'anteprima della Repubblica
24/09/2003 Per seguire il forum di discussione sul caso Scala, accesso al sito milanese
18/09/2003 Classica (Ital.) Ottobre 2003
18/09/2003 Due belle lettere di soci: una di Pino e l'altra di Maria Vittoria
13/09/2003 Una foto incredibile!
8/09/2003 Così fan tutte in Febbraio-Marzo: il cast
7/09/2003 Intervista a Claudio Abbado, "Le Monde de la Musique", Settembre 2003 (trad.in italiano)
3/09/2003 Radio TV
25/08/2003 Articolo nel New York Times
25/08/2003 Cronaca del Wanderer 56 "La Bottega di Abbado"
24/08/2003 Cronaca del Wanderer 53 (Wagner-Debussy) in italiano
24/08/2003 Cronaca del Wanderer 55 (Mahler)
24/08/2003 Cronaca del Wanderer 54 (Bach)
22/08/2003 19 agosto: critica del Corriere della Sera
22/08/2003 19 agosto: critica della Repubblica
16/08/2003 14 agosto: critica del Messagero
16/08/2003 Cronaca del Wanderer (in francese) concerto del 14 agosto
16/08/2003 14 agosto: cronaca del Corriere e intervista ad Abbado
16/08/2003 14 agosto: critica del Corriere
14/08/2003 Articolo nel "Messagero"
8/08/2003 Notizie da Lucerna
5/08/2003 Discografia aggiornata

Seguire il Wanderer

I luoghi della memoria

Saperne di più
sul CAI


Scriverci
(Per iscriverti, per prenotare)

e-Mail