Il silenzio di Muti: il silenzio dell’innocente?
Ci dirà il M° Muti quello che ha da dire prima che qualcun altro vuoti il sacco, prima che si venga travolti da rivelazioni che non avremmo voluto ascoltare? Ci dirà come vede il futuro della Scala e ci rassicurerà che le sue scelte valessero lo scatenamento di questa crisi che coinvolge i vertici del Teatro, le sue maestranze, la sua orchestra e che ormai si è estesa alla pubblica opinione e alla politica cittadina?
O dobbiamo pensare che la sua sdegnosa solitudine non sia solo la presa di distanza del sommo artista dalle beghe da cortile di chi gestisce il Teatro e la sua Fondazione, bensì l’imbarazzato silenzio di chi è responsabile della crisi ma ha ragioni inconfessabili da proporre o interessi di cui preferisce tacere?
Quello che noi pubblico di appassionati abbiamo applaudito tante volte è un grande direttore e uomo di cultura che ha soprattutto a cuore il Teatro alla Scala o è anche uomo di potere che fa i suoi giochi e muove le sue pedine approfittando della sua fama e del suo carisma?
Insomma il suo è davvero il silenzio dell’innocente?
Un gruppo di appassionati del Teatro alla Scala