ORCHESTRA MOZART La Repubblica Claudio Abbado con la LFO
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Nasce a Bologna formata da giovani e solisti di fama Abbado lancia l' Orchestra Mozart Suonare insieme è un bisogno l' iniziativa La stagione si aprirà il 4 novembre, poi altri diciassette concerti nel corso dell' anno ANGELO FOLETTO BOLOGNA - «Creare un' orchestra non è un vezzo ma una necessità. Per me, oggi, il far musica non può prescindere dalla collaborazione con musicisti con cui ho in comune la passione e lo spirito per un lavoro di arricchimento e scambio reciproco, al di là delle note e degli orari. Con strumentisti che sappiano ascoltarsi e abbiano voglia di interrogare in modo diverso le partiture: che provino gioia e commozione, prima del pubblico, nel momento in cui insieme si scopre qualcosa di nuovo». Poche parole, senza sottintesi. Bastano a Claudio Abbado per far sì che l' annuncio della nascita dell' ennesima "sua" creatura, l' Orchestra Mozart promossa dall' Accademia Filarmonica e dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Bologna diventi un fatto di grande importanza progettuale e culturale. La piccola formazione mozartiana («spero di eseguire tutte le Serenate», ha promesso Abbado) poggia su un gruppo di strumentisti-solisti tra cui Carmignola, Brunello, Meloni, il Trio di Parma, il Nuovo Quartetto Italiano, qualche elemento dell' Orchestra Mahler e una ventina circa di ragazzi italiani (tra i novanta aspiranti selezionati da Abbado e Claire Gibault che della Mozart è direttore musicale assistente), in buona parte provenienti dall' Orchestra Giovanile Italiana. La stagione, aperta da Abbado il 4 novembre, offre in un anno 17 concerti: 8 con orchestra (tre con Abbado, poi con la Gibault, Carmignola, Lonquich, Gardiner e Pinnock) e 11 con i Solisti. Nell' autunno 2005 inizierà il cartellone del 250enario mozartiano, già inserito del progetto European Mozart Ways. Il battesimo dell' Orchestra Mozart è stato benedetto anche dalla presenza del sindaco Sergio Cofferati che ha introdotto "Caro Claudio", un originale libro-opera d' arte della Colophon di Treviso, ideato da Duilio Courir e Egidio Fiorin, che correda un volume con scritti dedicati al maestro da amici e colleghi. Poche ore prima con la Mahler Chamber Orchestra, Abbado aveva attestato che le sue parole non sono astrazioni, con un' interpretazione di bellezza febbrile. Nella pagina iniziale, l' ouverture delle Nozze di Figaro, il gioco di sottolineature, di accenti e di esplosioni offriva una teatralissima sintesi della vita che pulsa nell' opera completa. I brividi e le fosforescenze accese nello «Scherzo» dal Sogno di una notte di mezza estate di Mendelssohn eseguito come bis, grazie all' impareggiabile estro dell' orchestra e delle sue prime parti, evocavano le magie delle musiche di scena che saranno proposte a Ferrara, con Nicoletta Braschi recitante, tra un mese. Nel concerto tutto in tonalità solari prendeva rilievo esatto la firma d' autore della Prima Sinfonia di Beethoven. Accorta nel distribuire i pesi e cementare i dialoghi tra le sezioni strumentali come nella trama fitta di complicità di fraseggio creata col pianoforte di Murray Perahia nel Concerto K 467 di Mozart.
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