LA CRONACA
 DEL WANDERER
N°95

Giulia Bassi



Primavera 2005

Reggio Emilia

Die Zauberflöte
(il Flauto Magico)

musica di

Wolfgang Amadeus Mozart

libretto di Emanuel Schikaneder - singspiel in due atti - ed. Bärenreiter verlag, Kassel - rappresentante per l’Italia Casa Musicale Sonzogno, Milano

prima: Vienna, Theater auf der Wieden, 30 settembre 1791

Sarastro : Matti Salminen
Tamino : Christoph Strehl
Sprecher : Georg Zeppenfeld
1° Priester : Andreas Bauer
2° Priester : Danilo Formaggia
Königin der Nacht : Ingrid Kaiserfeld
Pamina : Rachel Harnisch
1° Dame : Caroline Stein
2° Dame : Heidi Zehnder
3° Dame : Anne-Carolyn Schlüter
Drei Genien : Tölzer Knabenchor
Papagena : Julia Kleiter
Papageno : Nicola Ulivieri (20 aprile) - Markus Werba (22 aprile)
Monostatos : Kurt Azesberger
1° Geharnischter Mann : Danilo Formaggia
2° Geharnischter Mann : Sascha Borris

Maestro Concertatore e Direttore: Claudio Abbado
Mahler Chamber Orchestra
Festspielchor Baden-Baden
Maestro del coro: Anne Manson

Regia: Daniele Abbado
Regista collaboratore: Boris Stetka
Scene: Graziano Gregori
Costumi: Carla Teti
Luci: Guido Levi

Nuovo allestimento

Coproduzione de I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Comunale di Modena, in collaborazione con Festspielhaus di Baden-Baden, Germania



Menu principale



Inverno 2005














































































































































































































































































































Sorprendente, inarrivabile, perfetta. Così la bacchetta di Claudio Abbado ha condotto il ‘Flauto Magico’ a trionfare sul palcoscenico del teatro Valli forgiando una serie infinita di alchimie mai ascoltate prima, dall’inizio alla fine. Emozioni e suggestioni, incanti e tremiti sorrisi e malinconie ha suscitato, riuscendo pienamente nel suo intento, che è del resto quello racchiuso nella partitura stessa dell’ultimo capolavoro do Mozart: non imprimergli un’etichetta né di favola, né di dramma né di commedia. “La prima grande creazione drammatico-musicale nello spirito del secolo nuovo” è stato definito, ma dalla lettura del direttore d’orchestra e quella del regista Daniele Abbado, in completa unità d’intenti, si è trasformato in un pezzo di teatro moderno, un viaggio con al centro l’uomo di tutti i tempi. L’intesa profonda dettata da un’eccepibile analisi dei particolari senza perdere il senso della sintesi, ha permesso una mirabile narrazione del racconto, nonostante il mistero mai spiegato di una trama irrisolta, facendo risaltare altresì i punti nodali della storia e trasmettendo in ogni momento sempre qualche cosa di denso e di pregnante, da non lasciarsi scappare. L’incontenibile successo della serata è stato il riflesso di un lavoro di sincronie e di ricercati equilibri sul piano vocale, della recitazione e dei movimenti da parte di quanti sono sul palcoscenico. La perfezione voluta, cercata insieme agli interpreti, tutti di straordinario valore, ha dato loro una gestualità naturale mai precostituita che Daniele Abbado ha modellato sui dialoghi

ma anche sulle arie e i concertati con magistrale coerenza: incantevoli a questo proposito le dissolvenze dei dialoghi sulla musica realizzate con rapide sincronie. Le scene di Graziano Gregori, si succedevano come una girandola di quadri con immagini realistiche e astratte ascrivibili a mondi diversi lontani e vicini, interni ed esterni per esplicare il più possibile, con l’ausilio delle luci di Guido Levi sempre morbide e mai sparate, allo stesso modo i costumi di Carla Teti privi di segni forti, il contrappunto ad una storia un poco fiaba. La veridicità di questo racconto che è quello dell’esistenza umana si riflette nel finale quando, la scatola nera si apre e tutti gioiosi, vengono avanti vicino alla buca dell’orchestra, quindi girano le spalle come per uscire dal fondo del teatro. Lì cala il sipario. Poi si riapre con gli artisti che fanno quadrato sulla pedana dove adesso c’è il pubblico che li festeggia e li applaude, incontenibile esplosivo. Nel cast, cantanti belli e del tutto credibili nel loro ruolo a partire da Nicola Ulivieri, attore e cantante, protagonista di un irresistibile Papageno antitetico e complementare a Tamino interpretato da Christoph Strehl, inappuntabile dal punto di vista vocale. Infinitamente dolce la Pamina di Rachel Harnisch, un’autentica forza, Sarastro ruolo sostenuto da Matti Salminen e convincente la prova di Ingrid Kaiserfeld (La regina della notte). Superbo il Festspielchor Baden-Baden, la quarta meraviglia dello spettacolo, dopo i tre bambini del Tölzer Knabenchor, il glockenspiel di Enrico Cacciari e il flauto suonato da Jacques Zoon, strumentista per l’occasione della Mahler Chamber Orchestra, come sempre eccellente sotto la guida di Abbado.

Giulia Bassi
(@copyright Il Resto del Carlino)


Non si è mai visto Claudio Abbado così raggiante festoso mentre piovevano i tanti fiori degli abbadiani




































Le ultime cronache

Cronaca 94: Die Zauberflöte, Reggio Emilia (2)
Cronaca 93: Die Zauberflöte, Reggio Emilia (1)
Cronaca 92: Peter Grimes, Osterfestspiele Salzburg (Rattle)
Cronaca 91: Orchestra dei giovani latinoamericani all'Avana
Cronaca 90: Omaggio a Georges Prêtre alla Scala
Cronaca 89: Tristan und Isolde a Napoli
Cronaca 88: Bologna 2004, primo concerto dell'orchestra Mozart (3)
Cronaca 87: Bologna 2004, primo concerto dell'orchestra Mozart (2)
Cronaca 86:  Bologna 2004, primo concerto dell'orchestra Mozart (1)
Cronaca 85: Ferrara 2004 Concerto del 20 ottobre (2)
Cronaca 84: Ferrara 2004 Concerto del 20 ottobre (1)
Cronaca 83: Bologna 2004 Concerto del 28 settembre
Cronaca 82: Lucerna 2004 Curiosità
Cronaca 81: Un bliz a Lucerna (Concerto Pollini)
Cronaca 80: Lucerna 2004: L'orchestra
Cronaca 79: Lucerna 2004: Concerto Beethoven Mahler (3)
Cronaca 78: Baden- Baden: Das Rheingold (Rattle)
Cronaca 77: Lucerna 2004: Concerto Beethoven Mahler (2)
Cronaca 76: Lucerna 2004: Concerto Beethoven Mahler (1)
Cronaca 75: Lucerna 2004: un appuntamento rimandato. (Maria Vittoria Zocchi)
Cronaca 74: Lucerna 2004: e poi arrivò Marke.. (Guy Cherqui)
Cronaca 73: Tribulazioni della Presidente
Cronaca 72: Missioni Impossibili
Cronaca 71: Concerti in Alto Adige
Cronaca 70: Concerto di Berlino 2004 (3)
Cronaca 69: Concerto di Berlino 2004 (2)
Cronaca 68: Concerto di Berlino 2004
Cronaca 67: Due pazze a caccia di GMJO
Cronaca 66: Il Claudio magico a Roma (concerto della GMJO)
Cronaca 65: Abbadiani all'avventura
Così fan tutte (Cronaca n°64)(Osterfestspiele Salzburg 2004)
Gli eredi (GMJO Tour) (Cronaca n°63)(Bolzano 2004)
Così fan tutte (Cronaca n°62)(Ferrara 2004)
Il miracolo della primavera (Cronaca n°61)(Ferrara 2004)
Così fan tutte (Cronaca n°60)(Ferrara 2004)
Abbado a Potenza (Cronaca n°59)
Cronaca di fine stagione (Cronaca n°58)
La Bottega di Abbado (Lucerna 2003)
Mahler Sinfonia n°2 (Lucerna 2003, Abbado)
Brandeburghesi magici (Lucerna 2003, Abbado)
Nascita di un'orchestra (Lucerna 2003, Abbado)
Il Wagner di Abbado (disco DG)
Trovatore ad Amburgo
(Marzo 2003)
La musica come fonte di vita (Abbado, Reggio E. Feb. 2003)
Serate ferraresi (Abbado, Feb.2003)
Wonderful Evening,
San Silvestro a Berlino
(Rattle, 31 dic.2002)

Seguire il Wanderer

Tutte le cronache del Wanderer

I luoghi della memoria

La memoria del sito

Saperne di più
sul CAI


Scriverci
(Per iscriverti, per prenotare)

e-Mail