ABBADO NELLA STAMPA Comunicato Stampa W.A.Mozart
Blumet e I Teatri offrono alla città di Reggio Emilia la visione su schermo gigante, in diretta satellitare, dell’opera, in: Piazza San Prospero, Teatro Ariosto e Teatro Cavallerizza. Per la prima volta a Reggio Emilia l’opera lirica esce dalle mura del teatro e approda nelle piazze. Blumet Spa da sempre attenta ai bisogni del contesto sociale della zona in cui opera, da due anni partner dei I Teatri di Reggio Emilia nel REC e Off Opera iniziativa culturale rivolta ai ragazzi delle scuole medie superiori. Oggi insieme alla fondazione i Teatri, rispondono ad una esigenza diffusa, permettere a tutti i melomani di Reggio e Provincia di assistere ad un grande evento musicale, L’iniziativa gode del patrocinio di
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Die Zauberflöte - Il flauto magico L'ultima opera di Mozart andò in scena il 30 settembre 1791 al Theater auf der Wienden, solo poche settimane prima della morte del compositore. L'idea gli venne da Emanuel Schikaneder, cantante, attore, impresario, attento conoscitore del teatro di William Shakespeare, che gli fornì sia il libretto che il luogo per la rappresentazione. Dopo una vita da girovago l'impresario aveva messo radici in questo teatro della periferia viennese, frequentato dalla piccola borghesia cittadina. I soggetti del teatro di Schikaneder si basavano prevalentemente su spunti fiabeschi e fantastici con effetti mirabolanti. Il Flauto Magico riprende, in parte, questo schema, rinforzandolo con i temi peculiari del teatro mozartiano: la fede nell'uomo, l’analisi partecipe e mai moralistica dei sentimenti umani, l'idea alta e incorrotta della giustizia fra gli uomini. Spesso erroneamente criticato a causa della non abituale eterogeneità linguistica che lo contraddistingue, fu invece apprezzato da chi, come Beethoven, vide dietro questo apparente disordine strutturale l'indicazione di una grande ricchezza, portatrice di una profondità non immediatamente evidente. In sostanza si può affermare che questa fiaba, collocata in un antico Egitto di invenzione, racconta di un cammino iniziatico nel quale si possono riconoscere i temi cari a Mozart, in gran parte di derivazione massonica ma non solo, che manifestano la fede del compositore nell'utopia di una trasformazione positiva e ricca di tolleranza nell'umanità. Dietro al perfetto intreccio di azione e contemplazione - Il Flauto Magico è ricco di luoghi, trasferimenti, sorprese, trasformazioni, incanti - dietro questo invidiabile equilibrio sono racchiusi misteri ancora in parte da scoprire. Mozart riuscì a dare all'opera diversi livelli di lettura come avviene in quasi tutti i capolavori dei grandi maestri, unendo differenti stili musicali e dimostrando, allora come ancora oggi, la necessità della sua vocazione sperimentale. Così possiamo trovare nel Flauto Magico la canzone popolare, la tradizione del lied di ispirazione mistica, i virtuosismi vocali della tradizione italiana, facili divertimenti, ma anche pagine sublimi e profonde interrogazioni sull'essere umano. Die Zauberflöte (il Flauto Magico) musica di Wolfgang Amadeus Mozart libretto di Emanuel Schikaneder - singspiel in due atti - ed. Bärenreiter verlag, Kassel - rappresentante per l’Italia Casa Musicale Sonzogno, Milano prima: Vienna, Theater auf der Wieden, 30 settembre 1791 Sarastro : Matti Salminen Maestro Concertatore e Direttore: Claudio Abbado Regia: Daniele Abbado Coproduzione de I Teatri di Reggio Emilia, Teatro Comunale di Ferrara, Teatro Comunale di Modena, in collaborazione con Festspielhaus di Baden-Baden, Germania La produzione Si tratta di una produzione fra le più prestigiose che si possano oggi immaginare a livello mondiale, e dotata di notevole forza mediatica. Claudio Abbado, che dirige l'opera per la prima volta nella sua lunga e prestigiosa carriera, sarà alla guida della Mahaler Chamber Orchestra, l'orchestra da lui stesso fondata nel 1997. La regia è affidata a Daniele Abbado, regista teatrale e d'opera al lavoro dal 1988, il quale ha già messo in scena un Flauto Magico nel 2001 al Teatro Carlo Felice di Genova. Partecipano inoltre Graziano Gregori, uno di migliori scenogarfi italiani e Carla Teti, giovane e brillante costumista. La Mahaler Chamber Orchestra è formata da giovani strumentisti (età media: 29 anni) provenienti da 15 paesi europei. Dal 97 ad oggi l'orchestra ha lavorato con i più importanti direttori in giro per il mondo, da Abbado ad Harding, da Christopher Hogwood a Philippe Herreweghe, da Paavo Jarvi a Neville Marriner e collaborato con i migliori solisti La Tournée Dopo la prima assoluta a Reggio Emilia 20 e 22 aprile 2005, l’opera si sposta a Ferrara (26 e 28 aprile) Baden Baden (Germania) per poi tornare in Italia e in Europa. Nel settembre del 2005 il Flauto Magico verrà ripreso per effettuare la registrazione di un CD con Deutsche Grammophon e di un Dvd Euroarts, che saranno distribuiti sul mercato nel 2006, anno mozartiano a 250 anni dalla nascita.
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