LA CRONACA Vittorio Mascherpa
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L´esecuzione della Quinta Sinfonia di Bruckner nella quale Nikolaus Harnoncourt ha diretto i Wiener Philharmoniker il 27 e il 28 agosto alla Sala Grande di Salisburgo, s´annunziava come inserita nella linea di recupero delle tarde varianti che l´Autore austriaco ha apportato alla versione a stampa della sua opera. Non credo che la stragrande maggioranza del pubblico, salisburghese e no, sia in grado d´apprezzare a un primo ascolto queste "finezze"; suppongo, invece, che non possa passare
Il Münchner Kammertheater porta in questi giorni al Landestheater di Salisburgo uno spettacolo diretto dal belga-fiammingo Luk Perceval (cosí in grafia tedesca) e basato sull´Othello shakespeariano. Correttamente, le informazioni programmatiche parlano non di traduzione, ma d´una ri-scrittura intesa a ripetere il significato e l´effetto originario della celebre tragedia. Ne derivano due ore di teatro senza cedimenti di tensione, in cui squarci lirici intensissimi s´alternano a tratti di violenza "melodrammatica". Poiché il teatro di prosa d´area tedesca è, in questi anni, gestualità non meno che parola, poco nuoce alla comprensione dell´insieme la difficoltà della lingua, che fa anche largo uso di slang e modi dialettali. Il contenuto dei dialoghi è, infatti, cosí ben noto anche allo spettatore di cultura medio-bassa, che raccomando lo spettacolo, qualora se ne presenti l´occasione, anche a chi è del tutto ignaro della ingua tedesca. Bravissimi gli attori, approvati in piú occasioni "a scena aperta". La sera di domenica 28, alla "prima" locale, circa il 10% degli spettatori ha abbandonato via via la sala; alla fine, successo pieno con qualche isolato e civile contrasto. |
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