ABBADO NELLA STAMPA Il Resto del Carlino W.A.Mozart
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TUTTI I NUMERI DEL FLAUTO MAGICO Si avvicina il giorno della prima, si moltiplicano le prove al teatro Valli dove il 20 aprile andrà in scena “Il Flauto Magico”, con la direzione d’orchestra di Claudio Abbado che per la prima volta si cimenta in quest’opera di Mozart. Esauriti ormai da tempo tutti i posti sia per la prima, sia per la seconda rappresentazione del 22 aprile, l’opera verrà trasmessa in diretta, grazie alla collaborazione tra Teatri e Blumet, su tre grandi schermi collocati al teatro Cavallerizza, dove prenderanno posto gli studenti delle scuole, al teatro Ariosto (i posti erano a prenotazione e sono stati bruciati in due giorni), e in piazza San Prospero, dove l’ingresso è libero e senza bisogno di prenotazione. Si comincia alle 19. Intanto al Valli da mattina a sera si prova: l’opera è tutt’altro che semplice e complesse sono anche le scenografie di Graziano Gregori, che ha immaginato il Flauto dentro a una grande scatola nera piena di sorprese. Basti pensare ai numero di questo evento internazionale: i cambi di scena si succedono a ritmo incalzante, con uno sforzo tecnico che vede il personale impiegato dietro le quinte (una trentina tra macchinisti, elettricisti e attrezzisti) impegnato in un centinaio di movimenti. Si alzano porte, si aprono botole, si calano ponti, avanzano tigri dalle fanuci spalancate….In scena si alternano una ventina tra attori e cantanti, tra i migliori del panorma internazionale: da Nicola Ulivieri e Markus Werba, che si alterneranno nelle rappresentazioni nel ruolo di Papapageno, a Ingrid Kaiserfeld (La Regina della Notte), a Matti Salminen (Sarastro), Rachel Harnisch (Pamina), Cristoph Strehl (Tamino). Il coro è composta da una trentina di giovani appartenenti al Festspielchor di Baden Baden, cui si aggiungono i tre piccoli genii del Tölzer Knabenchor, bambini arrivati pochi giorni fa per non fare perdere loro troppi giorni di scuola. Non è finita, perché a questo gruppone di attori, cantanti e coristi si aggiungono i mimi, una dozzina in tutto, che vestiranno i ruoli più diversi, ma soprattutto quello degli animali della foresta… Per un cast così complesso la costumista Carla Teti ha disegnato 120 costumi: i questi giorni la sartoria del teatro, passata da una a sette persone, sta provando, riadattando, aggiustando, modificando, orlando senza sosta. Dal palcoscenico si passa alla buca dell’orchestra, dove sta provando da giorni la Mahler Chamber Orchestra, fondata dallo stesso Abbado 1997 e formata da una cinquantina di giovani strumentisti (l’età media è di 29 anni) provenienti da 15 paesi europei. Dal 97 ad oggi l'orchestra ha lavorato con i più importanti direttori in giro per il mondo, da Abbado ad Harding, da Christopher Hogwood a Philippe Herreweghe, da Paavo Jarvi a Neville Marriner e collaborato con i migliori solisti.
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