Memorabile
Serata memorabile stasera, lunedì 6 novembre 2006: Gustavo Dudamel riproponeva, sul podio della Scala, il programma del concerto inaugurale, del 25 gennaio 1982, dell'Orchestra Filarmonica della Scala, con la III sinfonia di Gustav Mahler. Oggi il contralto era Christianne Stotijn,
allora la Valentini Terrani; oggi il coro femminile era diretto da Bruno Casoni, allora da Romano Gandolfi. Molti lassu' in loggione stasera
dicevano "io c'ero" e 25 anni dopo è stato ancora un trionfo. Dudamel ha dimostrato una padronanza non comune della partitura, che ha diretto tutta a memoria, dilatando al limite del sostenibile i tempi del movimento finale, che ancor più così suonava come un "inno di morte" (Quirino
Principe nel programma di sala). Interpretazione consapevole, pensata, mai lasciata al caso, lungo tutto l'arco dei 110 minuti (o quasi) in cui si è
sviluppata; a volte forse manca ancora a Dudamel l'esperienza profonda del dolore, che rende lacerante anche la musica e più profonde e marcate le variazioni di ritmo e di colore.
Sull'accordo finale è scoppiato subito l'applauso del pubblico, molto
partecipe e desideroso di manifestare il proprio consenso festoso al
giovanissimo direttore. Noi abbiamo lanciato i nostri fiori gialli e bianchi, in perfetta sintonia con l'addobbo floreale del teatro e prima del concerto, all'ingresso delle gallerie, abbiamo distribuito al pubblico il
fac-simile della locandina del concerto diretto da Claudio Abbado 25 anni fa, quando Dudamel era un bimbo di un anno!
Attilia Giuliani
P.S. Nel coro di voci bianche c'era la nipotina di Claudio Abbado, Francesca, figlia di Daniele, la quale, argutissima e spiritosissima, all'uscita, quando le ho dato la riproduzione del concerto del nonno di 25 anni fa, vedendo sul retro la scritta "Club Abbadiani Itineranti" fieramente ha detto "Ah, bè, mi chiamo Abbado anch'io", come dire che d'ora in poi possiamo metterci a seguire anche la sua promettente carriera di
corista in erba... Auguri Francesca, in quanto a carattere ci siamo già!