ABBADO NELLA STAMPA Corriere della sera
Giuseppina Manin Claudio Abbado I concerti di Ferrara e Reggio Emilia con la Mahler Chamber Orchestra (7)
|
Corriere della Sera, mercoledì 5 aprile 2006 - Spettacoli Il direttore (dopo tre mesi in Sudamerica) è stato protagonista ieri sera a Reggio Emilia di un entusiasmante concerto con la Mahler Chamber Orchestra DAL NOSTRO INVIATO REGGIO EMILIA - Sorridente, in gran forma dopo i tre mesi passati in Sudamerica, Claudio Abbado ha voglia, come dice Mozart, di ridere e scherzare. Durante la presentazione dell' edizione discografica della Deutsche Grammophon dell' incantevole «Flauto magico» da lui qui diretto un anno fa, prima si viene a scoprire che il personaggio di Papageno è stato tratteggiato da Daniele Abbado, regista dello spettacolo, sul modello dello spirito burlone di Roberto Benigni. E poi che Benigni stesso, grande amico di Claudio fin dai tempi dell' indimenticabile Pierino e il lupo, l' avrebbe ingaggiato come attore nel suo La tigre e la neve. «Nessuno sembra essersene accorto, ma in quel film c' ero anch' io» ridacchia il direttore. E dov' era? «Nella parte irachena della storia. Ero vestito da arabo, un tipo strano che parlava un pò con tutti. Abbiamo girato quelle scene in studio. Mi chiamavo Mohamed Abad, compaio anche nei titoli di coda. Del resto, questo è il nome del capostipite della nostra famiglia, gli Abad vengono da quelle zone. Peccato che non mi abbiate notato. Andate a rivederlo e forse mi troverete». (Noi ci abbiamo provato, ma apparentemente non c' è traccia del maestro). Una giocosa provocazione, quasi una sfida enigmistica. Di sicuro il progetto di coinvolgerlo c' è stato. Di sicuro Benigni avrebbe voluto che nelle sequenze del matrimonio con Nicoletta Braschi, accanto a Tom Waits, ci fosse stato anche Abbado-Abad alla guida nientemeno che dei Berliner Philharmoniker. Un sogno quest' ultimo irrealizzato per via di precedenti impegni dell' orchestra. Ma dentro la pellicola, il misterioso Abad forse ci è rimasto impigliato. «Se lo dice Claudio è così, lui dice sempre la verità - assicura sorniona Nicoletta Braschi, interpellata al telefono -. Come produttore del film lo confermo: Claudio Abbado c' è». Di sicuro, la strana coppia Abbado-Benigni tornerà presto all' opera. Complice stavolta Stravinskij. «Abbiamo in progetto di realizzare insieme l' "Histoire du soldat", annuncia il direttore che ieri sera è stato al Teatro Valli, protagonista di un emozionante concerto alla guida della sua Mahler Chamber Orchestra: nella prima parte Schumann, nella seconda la Serenata n.1 di Brahms. A Reggio Emilia il direttore è molto legato. Qui ha ideato con il figlio Daniele il «Flauto», qui tornerà nel 2008 con «Fidelio», regia di Gruber. «Il "Flauto magico" per me è l' opera-sintesi di Mozart - assicura -. E' davvero lo specchio della vita. Con tutti i misteri e i segreti che l' attraversano». Temi tanto più attuali e vicini a noi oggi. «In questo momento in cui la menzogna regna ovunque, solo il sapere, la cultura, possono abbattere le barriere dello sfruttamento e del razzismo - si appassiona Abbado -. La cultura e la musica possono salvare la vita, dare la forza per andare avanti. L' ho sperimentato di persona dopo la mia malattia. Un' altra prova tangibile ne è l' Orchestra Simón Bolívar del Venezuela, geniale invenzione di José Antonio Abreu, che 30 anni fa cominciò a raccogliere i bambini delle favelas e insegnar loro a fare musica insieme. Una gioia ma anche un riscatto sociale. Durante i miei lunghi soggiorni in Venezuela ho lavorato a lungo con questi ragazzi. Fino a oggi sono già 240 mila i giovani coinvolti solo in Venezuela in questa magnifica iniziativa». E questa Orchestra a settembre arriverà in Italia, due sere a Palermo e due a Roma. Sul suo podio si alterneranno Gustavo Dudamel e lo stesso Abbado. Intanto, il 19 aprile il nostro direttore sarà a Bolzano con la Mahler Jugendorchester, mentre a maggio tornerà dai Berliner per «Manfred» di Schumann. Manin Giuseppina
|
|