Bolzano è una città molto cara al Club Abbadiani Itineranti, luogo dove si è consolidato fin dal 1982 un legame profondo tra Claudio Abbado e l’assessorato alla cultura del Comune, che grazie all’impegno appassionato del suo dirigente, dott. Renzo Caramaschi, ha fatto sì che la stessa città, e non solo, goda della presenza del celebre direttore d’orchestra. Con un’espressione semplicistica ma altrettanto veritiera si potrebbe affermare che là dove c’è Abbado ci sono sempre gli abbadiani, e di conseguenza la città di Bolzano diviene una tappa fissa nel presenziare ai concerti per i tanti iscritti all’associazione. Il Cai compie dieci anni di vita e li festeggia proprio in occasione del concerto in programma il 19 aprile che sarà diretto dal Maestro Abbado alla guida della GMJO, orchestra che ha una delle residenze stabili qui a Bolzano. Per gli abbadiani quindi la partecipazione al primo concerto che inaugura la tournée della prestigiosa formazione giovanile, assume un doppio significato; partecipare in prima persona, come di consueto, ad un evento musicale che regala un viaggio dentro l’universo delle emozioni. Un peregrinare incessante attratti dalla bellezza della musica che si sprigiona in un palasport che per un giorno si trasforma in teatro, sala da concerto, luogo di raccoglimento per onorare lo sforzo e la bravura di tanti giovani capaci di stringersi attorno al loro Maestro. Il secondo significato si esplicita allo stesso modo per celebrare il decennale della costituzione del club, nato con l’intento di seguire il direttore Abbado dopo che egli lasciò il Teatro alla Scala di Milano, per trasferirsi prima a Vienna e poi a Berlino. Il Cai è costituito da più di 400 iscritti provenienti da molte nazioni e si spinge fino in Giappone, Australia, Russia, e raduna uomini e donne d’ogni età. Bolzano è quindi la casa dei festeggiamenti, lo spazio dove ritrovarsi e condividere insieme ciò che si è voluto creare nel corso degli anni da parte dell’amministrazione comunale che ha fondato Musica e Gioventù: un nome molto caro a quanti apprezzano la dedizione di Abbado nei confronti dei giovani che vogliano intraprendere la carriera di musicista. Lo stesso direttore afferma da sempre il concetto di “fare musica insieme”, come principio ispiratore che distingue la sua carriera artistica rivolta verso le nuove generazioni. Motivo per cui gli abbadiani ancora una volta saranno a Bolzano, riconoscibili come sempre per l’entusiasmo che li accompagna. Chi c’era ricorderà sicuramente il trionfo decretato al Nuovo teatro in occasione del Simon Boccanegra con il lancio sull’orchestra e cantanti e il loro direttore di trecento rose, l’omaggio che è diventato una consuetudine e un rito che conclude ogni concerto o rappresentazione.