Abbado e la gioia di fare musica
Con il Mahler Jugendorchester nel poema di Schönberg All' inizio, il pubblico stipato sui gradoni del Palasport di Bolzano è invitato ad assistere alla proiezione di un video nel quale sono presentati, uno ad uno, i Leitmotive del primo brano in programma, il poema sinfonico Pelléas und Mélisande di Schönberg, sulla falsariga della storica analisi redattane da Alban Berg. L' idea è originale ma delle due, l' una: o l' ascoltatore conosce a fondo quel capolavoro - al quale Paolo Isotta ha dedicato un' ampia riflessione in questi giorni - e dunque anche l' analisi di Berg; oppure non lo conosce punto e difficilmente potrà rintracciare quella ventina di temi nell' esecuzione, dopo averli ascoltati una volta sola. Fortunatamente, però, l' esecuzione è tutto fuorché la dimostrazione sonora di quanto si dice nell' analisi formale. I temi risuonano certo, a cominciare da quello dominante «del destino». Ma l' esecuzione dice quanto peso, e quanta bellezza, vi sia nel divenire di tali materiali, nel loro stratificarsi, snaturarsi, ritrovarsi. E d' esecuzione sontuosa, rapinosa, si tratta, con una cura del suono, dei fraseggi e degli spessori (i famigerati «Temi principali e secondari») che il direttore è capace di definire nel modo più naturale, comunicando per prima cosa la gioia di ritrovarsi a far musica con questi ragazzi meravigliosi. È il concerto d' esordio della tournée che in questi giorni porta Claudio Abbado e il Gustav Mahler Jugendorchester a Monaco, Madrid, Vienna, Parigi e a Torino (il 29). C' è poi in programma una superba Quarta di Mahler, con l' intensa partecipazione di Monica Bacelli per la Vita celestiale. Una Quarta piena di slancio, profondità ed eleganza, con una misura nel «vibrato», nei «portamenti» e nei «rubati» che Abbado sa come chiedere, ma anche i ragazzi come realizzare. Un sogno. Due note a margine. La prima è che a questo concerto han preso parte quattro ragazzi dell' Orchestra mediorientale del Divano nel quadro di una collaborazione tra formazioni giovanili: bella cosa, specie se destinata ad ampliarsi. La seconda è che in un periodo nel quale le istituzioni musicali lamentano di essere trascurate dalla stampa, la GMJO e la città di Bolzano dimostrano invece che quest' ultima è poco gradita, a giudicare dall' accoglienza che le riservano. E questa non è cosa altrettanto simpatica. MAHLERJUGENDORCHESTER dir. Claudio Abbado Palasport di Bolzano
Girardi Enrico
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